
Il
giovane si fa notare anche nelle varie nazionali di categoria, ma non fa
intravedere che marginalmente il grande potenziale nascosto nelle sue
piedi, quel primo passo che ha fatto onde nei parquet di tutta
Europa, rendendolo un attaccante devastante
Dal punto
di vista difensivo pare essere uno di quelli che si annoia nell'attesa di
passare nell'altra metà campo e le poche palle recuperate lo testimoniano,
anche se il fisico, 190 cm ben modellati, sembra una garanzia di
successo anche in questo fondamentale
Noi
sappiamo già fin d'ora che Repesa è vigile e attento e porterà il
giovane sulla retta via, quindi non ci preoccupiamo, vero ?
La sua
prima stagione col
Partizan è ottima, in un gruppo pieno di veterani, ricordiamo molto
bene lo sfortunato Scepanovic, il nostro produce 14,7 punti
nel proprio campionato, conditi da altri 13,5 nelle 12
partite di Eurolega

Buone
percentuali,
53% da 2, 47% da 3, cifre che calano
leggermente nel campionato continentale, ma che aiutano ad inquadrare il
tipo, più guardia che play, uno che ha nella penetrazione il suo punto di
forza, nonostante un tiro da fuori non disprezzabile
Quella
stessa estate assistiamo alla presa di coscienza degli addetti ai lavori
Viene
assoldato tra le truppe scelte dall'ennesimo sergente di ferro delle
armate slave, in questo caso Pesic, che lo convoca nei 12
fidi pronti a fare a fette il mondo intero alla competizione iridata di
Indianapolis
Nel bel mezzo il nostro anticipa il volo negli USA
per indossare un cappellino, gesto banale se non fosse
quello di una delle squadre NBA più famose, anche
se leggermente fuori dal giro che conta, infatti i
New York Knicks lo scelgono al secondo giro,
numero
36

Doveva
essere un viaggio premio, si trasforma in una vetrina entusiasmante, in
doppia cifra nei minuti giocati, un ottimo 12/17 da 2,
seguito da un discreto 9/24 da
3, con il cammeo dei 12' in campo, suggellati da 7
punti figli di un 2/2 da 2 e 1/2 da 3, nella
finalissima vinta contro uno zoppicante Ginobili
Tutto di
un fiato arriviamo fino all'inizio della stagione scorsa, i veterani
lasciano, chi va in Germania, chi solletica le fantasie dei seguaci
dell'aquila scudata, così al rampante Milos vengono offerte le
chiavi della squadra
Come
ripaga di tanta generosità il
giocatore-vicepresidente-icona-ah_se_ci_fosse_ancora_lui ?
Rinfrancato dall'iscrizione all'Eurolega, nonostante una squadra
non competitiva e forse nemmeno costruita pensando al grande palcoscenico
continentale, il nostro porta in scena uno show elettrizzante che dura per
14 partite, alla fine delle quali si legge 25,7 punti ad
allacciata di scarpe, ottenuti tirando col 42,7% da 2, col
40,7% da 3 e un interessantissimo 84,3% ai liberi
su un numero incredibile di tentativi, ben 160, frutto di una media
di 9,7 falli subiti a partita
La marcia trionfale trova il suo apogeo nelle tre
partite di finale, magari l'avversario non è il più
ostico possibile, magari la Yuba League depredata
dai mille campioni non è un gran test, ma Milos
lascia i suoi fans mentre gioiscono di uno scudetto
vinto 3-0, dopo aver segnato circa 17
punti ad alzata di palla in soli 18', con un
8/11 ai liberi,
3/6 da 2 e un delizioso 13/19 da
3 che fa crescere in tutti noi la voglia di
campionato

Adesso camminiamo nella storia moderna, viene
ufficializzata la firma del contratto, un contratto che
arriva da lontano, per la seconda volta consecutiva il
nostro General Manager si fa contagiare dal
titolo di miglior marcatore della massima competizione
europea e compie il blitz nel momento in cui le nevi si
stanno per sciogliere, un momento forse nemmeno tanto
facile, per i nostri colori, ma Savic insiste
La sua Fortitudo 1.0 naviga in acque tumultuose e
magari la testa è piena di dubbi sulla stabilità del
progetto che infatti uscirà dalla fase di beta test solo
con la 1.1, ma lo stesso plana dalle parti delle
tavole di legno del Pionir, il mitico impianto
belgradese, per convincere il giovane che a Bologna
dalle parti di Piazza Azzarita il suo show
sarebbe apprezzato in modo particolare
Che dire,
caso
Milos ...
Forse il
tuo
13 si è liberato, Emilio lascia un buco nei nostri cuori, ma
lui per primo sa che il miglior modo per riempirlo, quel buco, è giocare
quella pallacanestro sulla quale anche New York ha scommesso