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Tratto da
"IL CORRIERE DELLO SPORT-STADIO"
- 13 Marzo 2001


Myers annuncia il vero Meneghin

Il capitano della Paf: "Vedrete Andrea fare 30 punti"

di Salvatore Maria Righi

 

Cappellino e felpa blu, pantaloni grigi della tuta. E soprattutto maniche rimboccate e olio di gomito, un autografo dietro l’altro, Carlton sorridi qui per favore? Foto e firme come ciambelle. L’altra sera Carlton Myers ha dovuto tirare fuori la pazienza dei giorni migliori, quelle delle lunghe ore in palestra a Rimini col mentore Claudio Papini. Intorno, al primo piano dell’hotel Calzavecchio di Casalecchio, centinaia di persone. Tutto il gruppo "Quelli che... la Fortitudo", sede sulla vicina Porrettana e cuore rigorosamente biancoblù. Hanno invitato squadra e staff a cena, come l’anno scorso, cercando di non cadere in lapsus cabalistici. Una bella festa, allora, con tanto di torta, discorsi, regali e perfino qualche sorpresa. La prima in realtà è stato uno scoop. Un’intervista esclusiva di Giovanna Recalcati a Gianmarco Pozzecco, di quelle che piacciono a Marzullo. Su tutto e su tutti. Senza freni, con molto pepe e soprattutto con grande amore. Poi il benvenuto a Meneghin, protagonista come tutti gli altri di uno strano "sogno all’incontrario". Una partita ad occhi aperti nella quale succedevano cose strane (Fucka con la mole di Shaquille, la signora Recalcati in panchina, Charlie a passare lo spazzone), ma soprattutto il Menego faceva un trentello. Myers allora ha preso la palla al balzo e ha servito un assist per il compagno, finito come tutti i biancoblù al centro di una sottile presa in giro. Ogni giocatore, al momento di ricevere il regalo, è stato costretto a sorbirsi il personale score dell’ultimo derby, quello del –37, ovviamente ancora aceto sulle ferite del popolo biancoblù. "Volevate un Meneghin da 30 punti?" ha chiesto il capitano alla platea, al momento di ricevere il pacchetto dono (tazza e mega-tovagliolo personalizzati, ovviamente biancoblù). "E lo avrete!". Parole spese dentro la sala, ma forse gridate anche fuori: magari per quelli che "quei due non vanno d’accordo". Rincuorata dalle parole di Myers, che si è divincolato dagli ultimi flash e autografi con una dedica ("Ah, un’ultima cosa: vi voglio bene"), la sala ha poi proseguito a chiamare uno per uno tutti i propri giganti, seduti stretti attorno al tavolo centrale. La regia della festa, una di quelle serate che potete trovare solo a Basket City (difatti vengono accuratamente e amorevolmente celebrate anche sulla sponda bianconera), ha poi mandato in onda spezzoni di repertorio. Freschi (la partita dello scudetto a Treviso) o più datati, come i derby al PalaDozza quando in Fortitudo c’erano ancora Esposito e Djordjevic. E mentre Recalcati ha ribadito che nessuno ha dubbi sul concetto di convivere coi cugini ("Sappiamo benissimo cosa vuol dire il derby per voi, anche se non avete certo perso l’occasione di ricordarcelo..."), qualcuno si è sbilanciato in promesse non mantenute. De Pol e Basile infatti avevano lanciato l’idea di un duetto alla chitarra, che il Sandrino nazionale pare maneggiare con notevole perizia. La platea ha invocato l’assolo, ma i due hanno sfumato l’invito lasciando (pure loro) una scia di autografi. E come i colleghi, e lo stesso Charlie, la promessa non detta di chiudere l’anno solare nello stesso modo in cui è iniziato, a fine maggio o giù di lì. Per arrivarci, però, la Paf sa che ha una strada ancora parecchio lunga. E oggi pomeriggio si prepara ad un’altra tappa, quella nella tana del bravissimo ex Luca Dalmonte. La comitiva biancoblù decolla alle cinque con volo di linea, da Napoli poi trasferimento ad Avellino in corriera. Difficilmente Vrankovic salirà a bordo, anche se lavora in parte con la squadra. Ieri erano fermi Zukauskas e Ruggeri per qualche linea di febbre, ma sono arruolati per il viaggio in Irpinia. Oggi, infine, alle 13 a 'Pressing Biancoblù' ospiti Gaetano Curreri e Claudio Pilutti.

© Quelli che... la Fortitudo

 

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