HANNO SCRITTO DI NOI...
 


Tratto da
"BASKET & BASKET" - Dicembre 1996


Istruzioni per viaggiare in Europa

(a cura del Club-Agenzia Quelli che... la Fortitudo)

di Franco Faccenda

 

ATENE (26 settembre) - Non pervenuta. Non ci siamo andati. Se il nostro socio Giorgio legge quest’articolo ha già capito cosa deve fare se vuole vincere l’Eurolega.

MADRID (3-5 ottobre) - Partenza in aereo da Bologna nel pomeriggio del Giovedì e arrivo nella capitale spagnola all’Hotel Colon (gli iberici sperano che a noi la coppa sia indigesta).

Arrivo al palazzo che i ragazzi stanno facendo riscaldamento (ho fame ! non c’entra niente ma io c’ho fame lo stesso). Frosini ha male alla spalla e si allena tirando di sinistro e ci prende più di Stefano quando tira di destro. Sul biglietto hanno scritto Bolonia, ma noi non abbiamo sbagliato partita, anche se così la pensano quelli dell’Estudiantes che vedendoci entrare al Palazzo con il nostro gruppo di mogli e mariti, figlie e figlie, zii e zie, ci guardano come fossimo usciti in mutande sulla Piazza Rossa il giorno di Natale.

La partita finisce come ovvio (se no stavamo a casa!), ma, quello che è più importante, è che finisce in "rissa". No, non la solita rissa tra gente che di basket non capisce nulla, ma tra tifosi italiani e spagnoli che fanno a gara per scambiarsi le sciarpe in un gemellaggio non programmato ma che dovrebbe fare capire tante cose a gente che si rifiuta di capirle.

Ben predisposti dalla vittoria finale affoghiamo i nostri "piaceri" tra litri di sangria e paella di vario tipo. Cari Crotty, Myers & co., voi avete vinto il vostro match, ma il nostro match comincia adesso.

Venerdì e Sabato, sono infatti dedicati alla visita della città e allo shopping inframmezzati dal solito ritrovo eno-gastronomico che a Madrid è di grande rilevanza.

Sabato sera, contenti due volte, torniamo a Bologna non senza avere imparato che:

1. non fatevi ingannare dal primo "duty-free" che trovate!

2. non dubitate sul fatto che siete arrivati per primi: la Fossa arriverà comunque !

3. non ci sono tori che possono incornare il matador Fortitudo!

4. non scordatevi la roba quando passate sotto il rivelatore di metalli e bombe varie: il recupero può essere lento e faticoso!

5. gli aerei non aspettano i ritardatari!

6. forse il pilota del volo tiene per un’altra squadra!

ZAGABRIA (16 ottobre) - Tesi dell’accusa: imputati Daniele, Roberto, Franco, alzatevi. Vi abbiamo pagato la trasferta. Abbiamo portato Tele+ in sede, abbiamo comprato le pizze e le birre, abbiamo cercato tra le varie immagini del Palazzo di Zagabria il nostro striscione che dovevate srotolare nel posto più opportuno... Non lo abbiamo visto. I nostri informatori parlano di jugoslave alte almeno cm.185 e visita a Porto Rose dove lo striscione sarebbe servito per altri scopi.

Tesi della difesa: ma che Porto Rose e jugoslave! ...8 ore e un quarto di viaggio, ecco cosa ci è capitato! Prima abbiamo dovuto soccorrere una carcassa finita in un dirupo che quando l’abbiamo raccolta non siamo riusciti a capire quale dei due fosse la Renault 19 e quale il guidatore. Poi in fila per 80 km. dietro una colonna di aiuti umanitari (infermiere irlandesi con una grinta e un fisico da giocatori di rugby). Arrivo al palazzo che la partita è già iniziata. Ingresso dalla parte sbagliata. Striscione srotolato fischi incredibili (non siamo sicuri ma pensiamo di avere provato a metterlo in mezzo alla loro Fossa)! Capito un tubo di quello che ci diceva la Milicja (detta anche Polizia)! Però ci siamo divertiti un sacco anche se abbiamo perso.

Accusa: Perso? ...Ma se abbiamo stravinto!

Difesa: Beh, ecco, ehm, sapete a Porto Rose, no, volevamo dire, in albergo, cioè, al casinò, oddio! ...

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