IL COMMENTO DELLA PARTITA

 

06/01/05-  Eurolega :  Efes Pilsen vs  FORTITUDO 79-73

 

Non sono mancate voglia ed applicazione, non si può certo recriminare sul cattivo atteggiamento della squadra nel suo complesso, ma è evidente che siamo davanti ad una vera e propria crisi di gioco e di idee.

Diverse cose stanno cambiando, Repesa si è accorto che quintetti troppo leggeri non possono più funzionare una volta svanito l'effetto sorpresa e sta andando alla ricerca di nuovi equilibri con gli effetti collaterali scontati, gli schemi variano, i nuovi meccanismi lenti ad ingranare e i giocatori con meno personalità, leggi capacità di crearsi un tiro da soli, a vagare persi per il campo ...

La sconfitta di Treviso ha segnato un nuovo punto di partenza, la fine di un momento magico che non poteva durare a lungo e l'inizio di una nuova era che solo il tempo dirà se altrettanto positiva della precedente o cosa.

Di certo oggi la scelta di non sostituire degnamente Delfino la si sta pagando con gli interessi, una volta risvegliati dal sogno ci stiamo rendendo conto di essere un paio di piste dietro alle primissime d'Europa, sia per la qualità dei singoli sia per l'esperienza media, ma nulla vieta di accontentarsi degli evidenti miglioramenti palesati dai giovani e di attendere con altrettanta pazienza la potenziale crescita di Bagaric, oggetto misterioso, ma pur sempre uomo su cui lavorare con grande speranza.

A queste condizioni, affrontare squadre come l'Efes sul suo campo, ai suoi ritmi, è impresa non alla nostra portata, non almeno fino al momento in cui i trascinatori di inizio anno, Douglas e Rancik, ci faranno capire di poter dire la loro a questi livelli, in incontri in cui la fisicità, fattore a loro non congeniale, la fa da padrona.

Vujanic è tornato ad essere gioia e dolori, lontano anni luce dal regista classico, resta un ottimo attaccante, ma nel momento in cui è al timone di una squadra che non sa che pesci pigliare e si affida ai siluri di Basile come unico schema efficace, i suoi punti, sempre sufficienti, non servono, se non si innescano i compagni, si rischia di insaccare i 18 punti più inutili di sempre.

Detto che Douglas continua imperterrito a giostrare nelle stesse zone di Basile e a non fornire uno straccio di gioco senza palla efficace, resta da chiedersi dove finiscano i difetti di costruzione del gioco e dove inizi la latitanza, voluta o meno, dei nostri lunghi ...

Gli obiettivi restano sempre gli stessi, nelle prime quattro ovunque in Italia e nelle Top16 in Europa, risultati alla portata, ma poco altro, ci diventa difficile pensare di poter fare lo sgambetto alle grandi come pure Treviso, che solitamente riesce a  metterci sempre la pezza, aggiungendo il solito innesto di gennaio.

Siamo sempre più convinti che ci mangeremo le mani pensando all'occasione buttata al vento quando, presentandosi con la giusta convinzione, si poteva tenere lontana l'avversaria di sempre.

Cosa dicono le cifre : 

Una volta tanto i rimbalzi non sono stati preda facile degli avversari, 37 a 32 per i nostri, ma è un dato bugiardo, è da ricercare proprio al centro dell'area il motivo principale della sconfitta. Con grande pazienza, pallone dopo pallone i mille rifornimenti ai lunghi hanno dato i loro frutti e insistendo in questo gioco hanno preso in mano le redini dell'incontro, sia con lo sgusciante Nikolic che con il più prestante Prkacin.

Impalpabile Bagaric, sparito Lorbek dopo le prime buone cose, non pervenuti i loro colleghi, tutto il peso della partita è stato lasciato in mano agli esterni che una volta ancora hanno fatto capire che i tiri in avvicinamento non sono il loro pane ...

La difesa chiusa a riccio dell'Efes non aiutava, ma il 42,5% al tiro da due è percentuale con la quale non si va molto avanti quando affronti certi tipi di squadre.

Up & Down :

Se dobbiamo trovare qualcosa di diverso dal grande cuore del Capitano allora andiamo sul giovane BELINELLI, anche lui perso nei meandri di gerarchi poche chiare, ma capace di lampi di talento unico.

Quando si dice che la gara l'hanno fatta i lunghi avversari e il tuo centro titolare porta alla causa un bel -7 di valutazione in 13 minuti, abbiamo detto tutto della prestazione di BAGARIC, sempre più alle prese con il passo del gambero, uno in avanti, due indietro.

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

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