Come per la gara
di apertura nel nostro campionato, anche per la prima in Europa si è
trattato decisamente di un match difficile, giocato ad un
livello minore del solito e con un esito per nulla scontato.
L'approccio con
l'arbitraggio tipico della Eurolega, decisamente diverso da quello
che si incontra nei campi del nostro paese, è stato delicato, tanti
giocatori con problemi di falli nella prima parte di gara e una
difesa solo parente di quella solita. A questi dati, se si aggiunge la
serata no di Basile, una serie di air ball senza arte ne parte e il
battesimo in Coppa per Rancik, apparso distratto ai più,
appare comprensibile la fatica fatta per uscirne indenni.
L'uomo della provvidenza stavolta è
Mancinelli, non avendo risposte positive dal quintetto solito, il
coach ci ha provato con un manipolo di ragazzotti pieni di
entusiasmo e il dinamismo di Stefano, proposto nello spot di 4, ha fatto la
differenza, un break tutto suo che ha dato la scossa ai compagni che
da questo momento hanno iniziato a difendere forte e sfruttato al
meglio la stanchezza di Perry, l'unico giocatore ateniese che non si
riusciva ad arginare.
Presto per valutare Bagaric, da
rivedere Rancik e magari nostalgia di altri tempi per i due reduci
dalla finale olimpica, più dannosi che altro nella "loro" Atene.
Cosa dicono le cifre :
Fuori dai canoni
il 57,8% da 2 concesso, troppi i 45 punti del
primo tempo figli di un inizio poco attento, per fortuna che i pochi
tiratori da fuori che mette in campo l'Olympiacos hanno tenuto fede
alla loro fama e si sono attestati su un 19% da 3 che
ci ha permesso di restare incollati in attesa della splendida
prestazione di Mancio.
Non vogliamo calcare troppo la mano,
alla fine presentarsi al Pireo e perdere solo 11 palloni è un
sintomo di buona organizzazione e lo stesso computo dei rimbalzi, un
discreto +3, premia un gruppo che ci pare unito come non mai
Up & Down :
Fatica ancora a giostrare con
regolarità da ala piccola, ma quando può scatenare la sua atipicità
nel ruolo di ala forte, MANCINELLI è davvero un'arma in più
per coach Repesa.
Difficile giudicare lo stato di forma
di BASILE, canestro lo fa, a volte, spesso lancia mattoni,
però in difesa è tornato a ringhiare come ai tempi buoni, non può
affrontare più i playmaker, ma sulle ali piccole e sulle guardie è
ancora una presenza, i suoi 5 recuperi sono stati ossigeno puro. |