Un uomo
solo al comando, la sua maglia è ...
No, mi
sa che stiamo sbagliando sport, qui si parla di basket
e allora che ci azzecca un belga, uno che le solite
penne assetate di pseudonimi amano definire il Leone
delle Fiandre ?
C'azzecca,
eccome se ci azzecca, se il soggetto in questione è
alto 214 cm, vola alto in cielo, stoppa e schiaccia
che è un piacere e il suo nome è Tomas Van den Spiegel
Arriva
a Bologna nell'estate 2001, quasi per
caso, in Fortitudo si sta cercando di cambiare
faccia, ormai una costante
Il mitico
capitano sta elargendo sorrisi a tutti pensando alle
coste calabresi, l'allenatore dello scudetto mandato
a spendere per qualche parola spesa
di troppo e confermato alla faccia dei sondaggi Meneghin,
l'uomo che come nessun altro ha chiamato a raccolta
l'intero popolo dell'Aquila, peccato sia stato
per un linciaggio virtuale mai visto su questi schermi
Fa giusto
in tempo a farsi vedere dal sottoscritto in un paio
di allenamenti estivi, che il ginocchio salta per aria
ed interrompe la scalata verso le alte vette di questo
ciclista prestato alla palla a spicchi
Nato il
10/08/1978 a Ghent, Belgio, si
fa conoscere con la maglia dell'Ostenda, nella
stagione 2000-2001 sta in campo 23,7 minuti
nelle 26 gare disputate nel proprio campionato
nazionale, segna 12,4 punti e spazza dai vetri
8,2 rimbalzi
Disputa
anche la Suproleague, scherzo della natura della
FIBA, manifestazione nata per contrastare l'emergente
Eurolega, in 20 gare conferma buoni numeri,
sta in campo 26,2 minuti, segna 10,1 punti
con 6,9 rimbalzi

Sono numeri
rilevanti, pensando al tipo di scuola, quella belga,
che non eccelle certo nel basket, si intravedono grandi
margini di miglioramento, si capisce però che il restare
a lungo in campo, leggi problemi di falli, non è il
punto forte del nostro
Parte
il campionato, lui guarda e si impegna nel tentativo
di tornare quello di prima, ma non c'è spazio e viene
rispedito al mittente
Intanto
la solita rivoluzione, ma va, messa in atto in Via
Nannetti porta proprio uno dei giocatori chiamati
a coprire il ruolo per cui era stato ingaggiato lui,
a reggere le sorti della nuova Skipper
Manca
un lungo, Savic temporeggia, si vocifera di un
costosissimo contatto con Gurovic, ma alla fine,
quarta di campionato, viene tesserato Tomas,
i tempi sono maturi e al massimo si sarebbe aggiunto
un giocatore che si allenava con la squadra da tempo
Da allora
nessuno pensa più a lui come un uomo da Liegi-Bastogne-Liegi,
tutti hanno negli occhi lo show innescato dal Pozz,
il suo miglior amico sul parquet, uno assisteva e l'altro
finalizzava, entravano ed uscivano insieme, come un
sol uomo
Da libro
cuore l'impatto del dinamico duo nel derby, roba
anche loro l'unica vittoria nella serie finale contro
la Benetton
La stagione
è quindi finita con la consapevolezza di avere un giocatore
che vale certo di più dei 5,6 punti ma anche
un high di 17,
in soli 12,5 minuti di utilizzo, un uomo dal
quale ci si aspetta un ulteriore scatto in avanti
Troppo
pollo, in certe occasioni e 40 schiacciate su
87 canestri segnati sono un limite da abbattere,
ma la storia e i muri, i limiti, sono fatti per essere
abbattuti ...
Abbattiamoli,
allora ...
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