IL COMMENTO DELLA PARTITA


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/03/04 - Eurolega : FORTITUDO vs  Efes Pilsen Istanbul 76-75

 

Abbiamo riflettuto a lungo, ammettiamo di essere del tutto di parte, ma non riusciamo a trovare uno sport più bello, emozionante e gratificante della pallacanestro ...

Chi ama questo sport sa che le delusioni sono all'ordine del giorno ( chi più di noi è a conoscenza dell'argomento ?) come sa anche che ogni partita non è mai banale, spunti notevoli si trovano sempre e nell'arco dei 40 minuti l'occasione per sentirsi l'adrenalina scorrere in tutto il corpo alla massima velocità prima o poi arriva

Delle volte però si esagera e uno si chiede perchè diavolo la Skipper non si decide a vincere una gara che sia una di una decina di punti, comandata dall'inizio alla fine senza che niente o nessuno metta a rischio le coronarie dei tifosi

Vincere o morire, dentro o fuori, non c'era altra via d'uscita per centrare il grande obiettivo di tornare alle Final Four, una sconfitta avrebbe sancito l'ennesimo regalo ai "gufi" sparsi ovunque in giro per la città, mentre la vittoria da sola non sarebbe bastata, c'era bisogno di 3 punti almeno, per non rimandare il verdetto all'ultima trasferta sui pirenei

Non si può dire che non ci abbiano provato, i ragazzi, ma a circa 15 secondi dalla fine, Granger ad infilare i liberi del +2 Efes, le speranze erano praticamente azzerate ed il panico stava lentamente assalendo uno per uno i presenti, tranne un incosciente, a cui da tempo era stato attribuito il ruolo di Capitano ...

Il destino è beffardo, a volte basta una palla di carta a modificare la storia, il gioco si ferma per un istante, si sgombra il campo ed invece che far arrivare la palla nelle mani di Vujanic, adesso marcato stretto, questa arriva in quelle di Basile che senza perdersi in ragionamenti contorti fa quello che meglio gli riesce nella sua professione, tirare da distanze proibitive e segnare il canestro della vita, quello che lascia ancora aperta la porta della speranza

Il Palazzo è ammutolito, la tensione è stata troppo forte, in pochi sono lucidi a sufficienza per capire che non importa il mancato ribaltamento della differenza canestri, non è ancora possibile staccare il biglietto aereo per Tel Aviv, ma questo ennesimo tiro ignorante ci regala un'altra settimana di passione, a questo punto diventa obbligatorio battere i francesi del Pau

Dicevamo dello strano silenzio, è durato una manciata di secondi, quelli che sono serviti per svegliarsi dall'incubo, la verità marchiata a fuoco nell'incredibile gioia dei ragazzi, nel viso trasfigurato di Smodis, per comprendere l'enormità dell'impresa di Basile ...

Cosa succederà domani, onestamente ci importa poco, non vogliamo negare che ci crediamo con tutto il cuore, nella vittoria di mercoledì prossimo, ma noi insistiamo nel dare al tipo di vittorie, a come si costruiscono, la loro importanza e gare come questa non possono essere dimenticate, dopo anni di mercenari legati a doppio filo al dio denaro, vedere gente che gioca non solo per specchiarsi, ma anche per dare gioia a chi li ama, ci ripaga di anni passati e futuri di delusioni

Di Basile abbiamo parlato anche troppo, il ruolo di Capitano nel basket ha poco senso, se non quello di andare nelle mani di quel giocatore che meglio degli altri incarna lo spirito della maglia che indossa, il capo branco che guida gli altri verso la retta via e Gianluca ci dimostra ogni giorno che passa di meritarsi questa fascia come pochi altri

Come anche Smodis, da diverse settimane sta recuperando dal punto di vista fisico una stagione inutile come quella passata nella palude virtussina durante il crollo degli dei e sta occupando quel ruolo di leader occulto che noi gli avevamo prospettato, quello che le "famose" scimmie gli stavano frenando

La vera, stupefacente, novità è da ricercare in Mottola, l'uomo che non ti aspetti e che ha rivoltato come un guanto il nostro approccio alla partita, ottimo in difesa, suo e nostro punto debole di sempre, un punto di riferimento fondamentale in attacco ed una continuità che credevamo persa per sempre

Nel momento in cui Ford non viene ingaggiato, VDS si ferma per un guaio muscolare, senza i minuti preziosi del finnico, che non regge per tutto l'arco della gara, non gli chiediamo troppo, la storia avrebbe avuto un epilogo molto differente

Da qualche tempo avevamo anche lanciato messaggi non certo subliminali a Delfino, la stagione sta arrivando al suo clou e non è permesso a nessuno di assistere impassibile, la Skipper non può prescindere dalle sue prestazioni da campione, incostante fin che si vuole, ma l'argentino è un giocatore di grande qualità e Carlos ha risposto da par suo

Difesa, rimbalzi, energia, anche punti pesanti, non ha fatto mancare niente e nessuno può negare che ci sia pure la sua firma in questa serata incredibile, dove il bambino che è in Vujanic, inutile ritornare sul concetto, nella sua breve vita da professionista di partite al calor bianco come questa non ne ha mai viste, ha fatto ancora capolino ...

Non ci resta altro da dire che chi è combattuto tra il restare a casa o il venire a vedere questa Skipper dal vivo, non ha scuse, non pretendiamo di essere creduti sulla parola, ma emozioni di questo tipo non le provavamo dal primo anno di Scariolo, Fumagalli ed Esposito, fate voi ...

Cosa dicono le cifre :

In partite come queste le cifre vanno totalmente nel dimenticatoio, non ci si trova il cuore di Basile, l'energia di Delfino, la serenità di Mottola e l'orgoglio contagioso di Smodis, l'unica voce che anche solo parzialmente raccoglie tutto questo è la valutazione globale, vinta dai nostri per 92-68, unica spiegazione di una vittoria in una partita che ci ha visto inseguire praticamente per 40 minuti

Del resto le solite armi, le buoni percentuali da due, 60,7% e una difesa di nervi che ha portato i turchi a segnare da vicino solo il 46,6%, l'altra cifra a cui possiamo attribuire il merito alle gesta di cui sopra

Up & Down :

Su tutti, nessuno escluso

Lasciamo la scelta a chi legge, nessuno dei ragazzi ha demeritato e a nessuno di loro va negato un pizzico di gloria, il loro mattone lo hanno portato tutti, persino Pozzecco, autore del canestro che poteva regalarci le Final Four, la tripla del primo vantaggio, va inserito nel novero degli eroi, nonostante si sia fatto prendere la mano e regalato nuovamente l'inerzia all'Efes con un paio di azioni suicida ...

 
 

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