IL COMMENTO DELLA PARTITA


25/03/04 - TIM Cup  : U. Olimpija Lubiana
vs  FORTITUDO 73-86

 

Avevamo in un qual modo richiamato i ragazzi ad ottemperare ai loro doveri e pensiamo che non potessero disputare partita migliore da questo punto di vista, lo stesso allenatore ha preferito seguire percorsi noti e affidabili, senza inventare nuove alchimie, con tutti i rischi del caso

Da tempo il dito era puntato verso l'eccessivo uso del tiro dalla distanza, secondo noi dovuto a diversi fattori, una trazione decisamente anteriore con guardie tiratrici molto pericolose, ma anche la mancanza di abili giocatori di post basso, gente a cui appoggiare il pallone per alternare le giocate e mettere in crisi le scelte difensive dell'avversario, quando sei troppo prevedibile, capitano le palle perse vittime dei raddoppi, vedi sconfitta di Instanbul

Lo stavano dimenticando quasi tutti, noi qualche richiamo lo si era fatto, in questo roster la figura più adatta a riconoscersi nel profilo tracciato in precedenza risponde al nome di Hanno Mottola, il finlandese giudicato troppo morbido, ma pur sempre uno dei protagonisti per eccellenza della perfetta prima parte di stagione e la sua mancanza, almeno dal punto di vista offensivo, la si è sentita maggiormente oggi quando è stato l'uomo che ha cambiato il volto della partita e si è capito cosa vuole dire attaccare potendo contare su due dimensioni e non solo sulle bordate dalla lunga

Mai sorpresa è stata più piacevole di vedere lo scandinavo strappare rimbalzi, stoppare con ferocia inaspettata, subire sfondamenti mentre nella sua parte del campo ci deliziava con movimenti felpati che onestamente avevamo dato per dispersi e sui quali pensavamo di non poter più contare ...

Capiamoci, l'avversario non era dei più temibili, abbiamo solo fatto quello che si doveva, rimane però molto piacevole vedere la tua squadra asfaltare gli avversari sul campo nemico con grande autorità e la perfetta gara del finlandese va sottolineata come meritano i suoi 22 punti con una valutazione finale di 25

Avendo aperto il campo, non si potevano certo permettere raddoppi sistematici, gli sloveni, Vujanic si è divertito come non mai a battere con grande continuità il suo avversario diretto per poi andare fino in fondo

L'inizio del serbo è stato sontuoso, le sue penetrazioni, le mani fatate di Basile e la pulizia tecnica di Mottola sono stati la chiave di svolta della gara, il meraviglioso primo quarto, ben 32 punti segnati a 17, è frutto di questo lavoro bidimensionale dell'attacco, supportato da una difesa attenta dove, una volta tanto, anche Smodis ha fatto la voce grossa

Buone cose da tutti, quindi, da rivedere la prestazione di Pozzecco, ma noi abbiamo questa fissa, tanto diversi sono i due playmaker, che quando uno rende al meglio l'altro non entra in partita, i sistemi di gioco con in campo uno piuttosto che l'altro sono quasi opposti ed è normale che quando funziona uno dei sistemi, l'altro arranchi

Ottimo potere disporre di alternative, niente da ridire allora sulla maturità dell'ex varesino che mai come quest'anno dimostra di essere capace di pensare prima alla causa del gruppo, poi al suo ego personale

Dobbiamo per forza trovare qualcosa di negativo anche in una facile vittoria e allora spostiamo il tiro sull'argentino principale, quello che sta attraversando, problemi fisici da non sottovalutare, il peggior momento della sua pur breve carriera italiana

Il buon Delfino in questo momento è ad un bivio importante della sua vita, la chiamata, secondo noi troppo alta, dei Pistons gli sta impedendo una crescita lineare, gli ha fatto pensare che non ci fossero difetti strutturali da correggere e lo ha convinto a proporsi sul campo in un ruolo che oggi non è in grado di sostenere e soprattutto non serve al tipo di squadra che si trova attorno

La Skipper è piena zeppa di guardie che giocano fuori dalla riga dei 6,25 mentre pecca in uomini in grado di farsi trovare pronti sugli scarichi, che sappiano tagliare forte verso canestro per battere i raddoppi che spesso vengono predisposti sugli esterni, che possano utilizzare la potenza fisica per sfruttare gli eventuali missmatch sotto canestro, tutte doti che sono presenti nello scheletro del nostro ...

Peccato che Carlos abbia deciso di giostrare pure lui oltre la fatidica linea, che non faccia MAI un taglio come si deve verso il ferro per cercare invece l'1 vs 1 faccia a canestro, quasi sempre concluso con tiri ad alto coefficiente di difficoltà, in arretramento ...

Da qui le pessime percentuali, secondo noi per cercare una identità NBA da point guard che non riteniamo essere nelle sue corde, sta perdendo di vista quello che madre natura gli ha offerto, duecento centimetri di grandissimo potenza, una dote a rimbalzo più consona al ruolo di ala piccola e una mobilità laterale sconosciuta ai pari altezza, tutte doti che non servono quando vuoi occupare lo spot di guardia, dove trovi si giocatori più bassi e più leggeri, ma più veloci e dove devi vincere il confronto sulla base della tecnica individuale e le mani del nostro, come i suoi movimenti in palleggio, sono ancora insufficienti per fare la differenza

LLo aspettiamo a braccia aperte, ci mancherebbe, ma se si vuole arrivare fino in fondo, occorre che i Delfino, i Mottola, offrano alla causa il loro 100% e con un Delfino a questi livelli e non al suo meglio, preso a campione il finale contro il Pau per chiarire come vorremmo giocasse ogni sera, quando l'avversario sarà di uno spessore diverso dal Lubiana, non ci resterà che guardare gli altri festeggiare ...

Tanto per non mettere pressione, mercoledì ci aspetta la madre di tutte le partite interne, vincere o perdere contro l'Efes non è la stessa cosa, tutta la stagione passa da qui, vediamo di non perdere il servizio, pubblico incluso, il Paladozza deve diventare una bolgia, vorremmo evitare di lasciare qualcosa di intentato prima di uscire con la schiena a pezzi

Cosa dicono le cifre :

A proposito di festeggiamenti, applaudito a dovere il ritorno di Mottola, stappiamo champagne per ricordare la novità del giorno, la supremazia (facciamo finta di non aver visto i 13 rimbalzi offensivi degli sloveni) sotto i tabelloni

Dopo una vita si torna a mettere la testa fuori dall'acqua, 34-31, pochi ma buoni ...

Eccellenti al tiro, ma sulle medie solite, la differenza la fanno quelle concesse, gli sloveni hanno tirato col 42,8% da 2 e col 29,1% da 3, scarsi loro, bravi noi, chi può dirlo, stavolta la difesa ha inciso come poche volte finora e tanto ci basta

Up & Down :

Un graditissimo ritorno, forse alla sua migliore di sempre in maglia Skipper, Mottola stupisce tutta Lubijana e anche gran parte di Bologna ...

L'occasione era ghiotta per dare un segnale, i minuti a disposizione diversi, ma Mancinelli ha lasciato a desiderare, troppe volte fuori posto o in ritardo, alla fine se lo score riporta solo 7 minuti giocati, non è solo colpa delle decisioni tattiche del coach

 
 

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