Avevamo in un qual
modo richiamato i ragazzi ad ottemperare ai loro doveri e pensiamo
che non potessero disputare partita migliore da questo punto di
vista, lo stesso allenatore ha preferito seguire percorsi noti e
affidabili, senza inventare nuove alchimie, con tutti i rischi del
caso
Da
tempo il dito era puntato verso l'eccessivo uso del tiro dalla
distanza, secondo noi dovuto a diversi fattori, una trazione
decisamente anteriore con guardie tiratrici molto pericolose, ma
anche la mancanza di abili giocatori di post basso, gente a cui
appoggiare il pallone per alternare le giocate e mettere in crisi le
scelte difensive dell'avversario, quando sei troppo prevedibile,
capitano le palle perse vittime dei raddoppi, vedi sconfitta di Instanbul
Lo stavano dimenticando quasi tutti, noi qualche richiamo lo si era
fatto, in questo roster la figura più adatta a riconoscersi nel
profilo tracciato in precedenza risponde al nome di Hanno Mottola,
il finlandese giudicato troppo morbido, ma pur sempre uno dei
protagonisti per eccellenza della perfetta prima parte di stagione e
la sua mancanza, almeno dal punto di vista offensivo, la si è sentita
maggiormente oggi quando è stato l'uomo che ha cambiato il volto
della partita e si è capito cosa vuole dire attaccare potendo
contare su due dimensioni e non solo sulle bordate dalla lunga
Mai sorpresa è stata più piacevole di
vedere lo scandinavo strappare rimbalzi, stoppare con ferocia
inaspettata, subire sfondamenti mentre nella sua parte
del campo ci deliziava con movimenti felpati che onestamente avevamo
dato per dispersi e sui quali pensavamo di non poter più contare ...
Capiamoci, l'avversario non era dei
più temibili, abbiamo solo fatto quello che si doveva, rimane però
molto piacevole vedere la tua squadra asfaltare gli avversari sul
campo nemico con grande autorità e la perfetta
gara del finlandese va sottolineata come meritano i suoi 22 punti
con una valutazione finale di 25
Avendo
aperto il campo, non si potevano certo permettere raddoppi
sistematici, gli sloveni, Vujanic si è divertito come non mai a
battere con grande continuità il suo avversario diretto per poi
andare fino in fondo
L'inizio del serbo è stato sontuoso, le sue
penetrazioni, le mani fatate di Basile e la pulizia tecnica di Mottola sono stati la chiave di svolta della gara, il meraviglioso
primo quarto, ben 32 punti segnati a 17, è frutto di questo lavoro
bidimensionale dell'attacco, supportato da una difesa attenta dove,
una volta tanto, anche Smodis ha fatto la voce grossa
Buone cose da tutti, quindi, da rivedere la prestazione di Pozzecco,
ma noi abbiamo questa fissa, tanto diversi sono i due playmaker, che
quando uno rende al meglio l'altro non entra in partita, i sistemi
di gioco con in campo uno piuttosto che l'altro sono quasi opposti
ed è normale che quando funziona uno dei sistemi, l'altro arranchi
Ottimo potere disporre di
alternative, niente da ridire allora sulla maturità dell'ex varesino
che mai come quest'anno dimostra di essere capace di pensare prima
alla causa del gruppo, poi al suo ego personale
Dobbiamo per forza trovare qualcosa
di negativo anche in una facile vittoria e allora spostiamo il tiro
sull'argentino principale, quello che sta attraversando, problemi
fisici da non sottovalutare, il peggior momento della sua pur breve
carriera italiana
Il buon Delfino in
questo momento è ad un bivio importante della sua vita, la chiamata,
secondo noi troppo alta, dei Pistons gli sta impedendo una crescita
lineare, gli ha fatto pensare che non ci fossero difetti strutturali
da correggere e lo ha convinto a proporsi sul campo in un ruolo che
oggi non è in grado di sostenere e soprattutto non serve al tipo di
squadra che si trova attorno
La Skipper è piena zeppa di guardie
che giocano fuori dalla riga dei 6,25 mentre pecca in uomini in
grado di farsi trovare pronti sugli scarichi, che sappiano tagliare
forte verso canestro per battere i raddoppi che spesso vengono
predisposti sugli esterni, che possano utilizzare la potenza fisica
per sfruttare gli eventuali missmatch sotto canestro, tutte doti che
sono presenti nello scheletro del nostro ...
Peccato che Carlos abbia deciso di
giostrare pure lui oltre la fatidica linea, che non faccia MAI un
taglio come si deve verso il ferro per cercare invece l'1 vs 1
faccia a canestro, quasi sempre concluso con tiri ad alto
coefficiente di difficoltà, in arretramento ...
Da qui le pessime percentuali,
secondo noi per cercare una identità NBA da point guard che non
riteniamo essere nelle sue corde, sta perdendo di vista quello che
madre natura gli ha offerto, duecento centimetri di grandissimo
potenza, una dote a rimbalzo più consona al ruolo di ala piccola e
una mobilità laterale sconosciuta ai pari altezza, tutte doti che
non servono quando vuoi occupare lo spot di guardia, dove trovi si
giocatori più bassi e più leggeri, ma più veloci e dove devi vincere
il confronto sulla base della tecnica individuale e le mani del
nostro, come i suoi movimenti in palleggio, sono ancora
insufficienti per fare la differenza
LLo aspettiamo a braccia aperte, ci
mancherebbe, ma se si vuole arrivare fino in fondo, occorre che i
Delfino, i Mottola, offrano alla causa il loro 100% e con un
Delfino a questi livelli e non al suo meglio, preso a campione il
finale contro il Pau per chiarire come vorremmo giocasse ogni sera,
quando l'avversario sarà di uno spessore diverso dal Lubiana,
non ci resterà che guardare gli altri festeggiare ...
Tanto per non mettere pressione,
mercoledì ci aspetta la madre di tutte le partite interne, vincere o
perdere contro l'Efes non è la stessa cosa, tutta la stagione passa
da qui, vediamo di non perdere il servizio, pubblico incluso, il
Paladozza deve diventare una bolgia, vorremmo
evitare di lasciare qualcosa di intentato prima di uscire con la
schiena a pezzi
Cosa dicono le
cifre :
A proposito di festeggiamenti, applaudito a dovere il ritorno di
Mottola, stappiamo champagne per ricordare la novità del giorno, la
supremazia (facciamo finta di non aver visto i 13 rimbalzi offensivi
degli sloveni) sotto i tabelloni
Dopo una vita si torna a mettere la
testa fuori dall'acqua, 34-31, pochi ma buoni ...
Eccellenti al tiro, ma sulle medie
solite, la differenza la fanno quelle concesse,
gli sloveni hanno tirato col 42,8% da 2 e col 29,1% da 3, scarsi
loro, bravi noi, chi può dirlo, stavolta la difesa ha inciso come
poche volte finora e tanto ci basta
Up & Down :
Un graditissimo ritorno, forse alla
sua migliore di sempre in maglia Skipper, Mottola stupisce
tutta Lubijana e anche gran parte di Bologna ...
L'occasione era ghiotta per dare un
segnale, i minuti a disposizione diversi, ma Mancinelli ha
lasciato a desiderare, troppe volte fuori posto o in ritardo, alla
fine se lo score riporta solo 7 minuti giocati, non è solo colpa delle
decisioni tattiche del coach |