IL COMMENTO DELLA PARTITA


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/03/04 - Eurolega :  Efes Pilsen Istanbul vs FORTITUDO  72-70

 

Quando gioca la Skipper l’incertezza regna sovrana, a distanza di oltre 6 mesi dall’inizio del campionato nessuno, ma proprio nessuno, è in grado di azzardare pronostici o anche solo intuire l’andamento della gara che coinvolge appunto i nostri, nemmeno il valore dell’avversario è probante …

Non è certamente un segnale positivo, si rischia spesso la conflittualità tra chi è abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno e chi invece lo considera mezzo vuoto, non concede margini di analisi molto ampi, ma questo è il destino della Skipper 2004 e ce lo teniamo ben stretto, in fondo sfidiamo chiunque a non ritenersi anche solo parzialmente soddisfatto dello stato dell’arte

Oggi si poteva festeggiare il pressoché certo approdo alle FF, la seconda volta dopo la sfortunata esperienza di Monaco,ma è mancato un pizzico di convinzione, potevamo uscire con la vittoria in pugno, abbiamo invece racimolato quello che ormai in diversi definiscono pareggio, fermo restando che a noi piace vincere e le sconfitte risicate ci lasciano sempre l’amaro in bocca

L’ottimista guarda sereno al domani, basta ribaltare il risultato al ritorno, basta aggiungerci una delle due trasferte abbordabili che restano, il pessimista invece si interroga sulle medie dalla distanza dei nostri tiratori, ormai ago della bilancia della stagione, si chiede come è possibile subire sempre e comunque sotto canestro e pensare di andare avanti in qualsiasi manifestazione, scossa la testa quando legge che la difesa passa dai 92 punti subiti a Livorno ai 72 di Istanbul con facilità, anche se in fondo le buone reazioni nervose dei ragazzi lasciano intravedere uno spicchio di luce in fondo al tunnel 

Insomma, una Skipper che non convince, ma che non demerita, incostante in tanti uomini, ma con il sentore che il meccanismo si avvii da un momento all’altro, momenti di impotenza tecnica alternati ad altri di dominio incontrastato, situazioni enigmatiche individuabili solo nella scarsa esperienza di parte della squadra

Questo lungo preambolo serve per spiegare, almeno in parte, come è possibile credere nel viaggio premio in Israele nonostante un avvio di gara balbettante fino al -14, un ritorno prepotente per il +4 dell’intervallo sbugiardato da un lungo periodo senza canestri, seguito a sua volta da una striscia vincente per tornare al +4 ad una manciata di minuti dal termine

A questo punto è subentrata la scarsa attitudine alla gestione del ritmo, solo palle perse o tiri dagli spogliatoi, fino alla perla degli ultimi secondi, secondo noi gestiti come peggio non si poteva

Smodis in lunetta riporta le squadre in parità, mancano circa 15 secondi alla fine, due falli ancora da spendere per la Skipper prima di entrare nel bonus e immediato time out

Giusto, secondo noi, non rischiare il supplementare, ma assolutamente si doveva cercare il tiro della vittoria, commettere i due falli in un amen e disporre dell’ultimo possesso, invece si è scelto di tergiversare, commettere il primo fallo a circa 7 secondi dalla fine e non mandare in lunetta Tunceri che, allo scadere, incontrastato, appoggia al vetro per il più facile dei canestri

Il dubbio di aver gettato alle ortiche una occasione rara resta, come purtroppo restano impressi i momenti imbarazzanti dove i lunghi avversari, non certo annoverabili tra la crema d’Europa, spadroneggiavano in area senza opposizione alcuna, gli esterni a bloccare i rifornimenti ai due temuti mori e un Nikolic qualunque a raccogliere una doppia doppia assolutamente decisiva

Onestamente non crediamo di avere in dote un talento tale da garantirci per diritto divino una delle quattro poltrone disponibili, ciò non toglie che la dea bendata stavolta ci ha concesso un’occasione non da ridere e restare a guardare ancora una volta, soprattutto dopo aver toccato con mano la vittoria in casa della favorita, sarebbe una delusione cocente

Bene Basile, molto bene Vujanic, anche se solo in fase di realizzazione, siamo ancora distanti dal concetto di playmaking, ovvero gestire i ritmi e coordinare i compagni, ma almeno stavolta si è messo la squadra sulla spalle ed è andato fino in fondo, suoi i canestri dell’allungo finale, purtroppo sua anche la stupida palla persa nell’ultima azione offensiva e sua anche la pessima difesa su Tunceri, nei secondi finali

Poco o nulla dal resto della truppa, sempre più relegato a compiti difensivi Delfino, e guardando le statistiche meglio così, in ombra Smodis, non a suo agio troppo vicino a canestro (ragazzo, questo serve, oggi), indecente VDS, mentre uno sprazzo di Lorbek nel primo tempo ha dato il via al primo riaggancio, senza però trovare riscontri nel secondo tempo 


Cosa dicono le cifre :

Non si può negare che oggi la Skipper non ci abbia provato, quando tutte le voci statistiche sono negative e perdi per un canestro subito all'ultimo secondo, devi aver messo in campo altro, quello che solitamente le nude cifre non colgono e stavolta qualcosa in più del solito c'è stato

Evidentemente sono gli 11 canestri da tre contro i soli 4 dei padroni di casa ad averci tenuto a galla fino alla fine, ma non basta, parte delle difesa ha retto, sarebbe bastato avere 5 minuti di diversa intensità da parte di VDS e tutto sarebbe cambiato, impensabile uscire da un campo dove solo pochi eletti hanno saputo vincere tirando col 42,8% da 2, perdendo, more solito, la battaglia a rimbalzo ed avendo un computo perse/recuperate negativo, senza parlare della valutazione globale, 83-66 per l'Efes

Decisamente buono l'11/28 dalla lunga, pari al 39,2%, anche se Basile ha finito senza più benzina ed una paio di tiri da distanze proibitive anche per lui hanno sporcato il suo score e rubato un sogno a noi tutti ...

Up & Down:

Up Vujanic, come detto in apertura, devastante come attaccante puro, ma povero in fase di costruzione ed eccessivamente farfallone quando ormai si intravedeva lo striscione dell'arrivo

Down, assolutamente down, VDS, per diverse azioni è parso un ragazzino delle giovanili solitamente usato solo in allenamento, chiamato a sostituire i titolari e privo di qualsiasi idea da mettere sul tavolo per arginare i suoi pari ruolo 

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

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