IL COMMENTO DELLA PARTITA


03
/03/04 - Eurolega : FORTITUDO vs  U. Olimpija Lubiana
84-76

 

Un brodino ...

La vittoria è stata importante, in un girone a 4 è obbligatorio non perdere mai il servizio, è stato quindi gestito al meglio un calendario del tutto favorevole che pretende il bis nella prossima gara interna contro i francesi del PAU prima di andare a far visita ai turchi dell'EFES, per capire chi tra le due è in possesso delle carte migliori

Non è stata di certo una gara tutta luci, diverse ombre, le solite, sono aleggiate anche questa sera sul parquet amico, diversi dubbi sono ancora lontani dall'essere sciolti, ma è del tutto inutile cercare sempre il pelo nell'uovo e lamentarsi ad alta voce anche quando si è fatto il proprio dovere, oggi l'imperativo era vincere e così è stato, in maniera netta ed inconfutabile

Che il momento non sia dei migliori è evidente, il caso del giorno è la repentina uscita di scena di Alton Ford, arrivato sabato in piena bufera virtualmente non ancora scemata e protagonista di una clamorosa retromarcia di cui nessuno è in grado di dare una spiegazione precisa, ovvio in questi casi riscontrare discrepanze tra le dichiarazioni delle due parti in causa, il giocatore da un lato, la società dall'altro, l'unico risultato tangibile è che da troppo tempo si attende l'aggiunta di questo benedetto centro di ruolo e si rischia di cadere perlomeno in una situazione di imbarazzo evidente

Tra una incursione non preventivata, un gruppo di alticci tifosi sloveni ha inscenato un attacco con vetrata infranta e rissa di rito sedata dall'arrivo della polizia e qualche mugugno sulle scelte tecniche del coach in quel di Forlì è iniziata la vera salita verso i traguardi più ambiti, alla ricerca delle poche conferme che il mediocre stato di forma offre ai tifosi dell'aquila

Basile, Pozzecco e VDS hanno continuato da dove erano rimasti, uno a fare reparto da solo, il Capitano è l'unica arma sempre carica nel tiro dalla distanza, gli altri due a far venire il solito mal di testa a chi deve cercare di arginare i loro giochi a due, fossero in grado di aggiungere anche lo scarico per il tiratore dal perimetro, avremmo uno dei migliori p&r del continente

Il lato oscuro di questa forza è però uno delle pietre miilari, in negativo stavolta, della stagione

Le magie di Pozzecco solleticano i palati fini dei tifosi, ma non portano solidità difensiva, anzi, l'incredibile capacità dei due di segnare canestri facili agisce da calmante per gli agonisti (averne ...) e rende sterile la già avvizzita vena dei nostri, li porta inconsciamente a pensare che il sudore speso nella propria metà campo potrebbe pure essere superfluo, si corre quindi il rischio di specchiarsi nello stagno e trovarsi irresistibili quando proprio non sarebbe il caso

Impossibile incolpare il dinamico duo, ma la contemporanea presenza di Mottola e Guyton fa assumere alla nostra linea difensiva i tratti delle città fantasma dei western d'annata, un bella facciata che nasconde solo un paletto a reggere il tutto, una finzione che chiunque decida di andare fino in fondo scopre con interesse ...

Lineare la tipica gestione Repesa, ma bisogna capire che l'ingaggio di AJ è farina del suo sacco, se le rotazioni tra gli esterni stanno perdendo di colpi e di efficacia è perché il moro è invisibile quando attaccano gli altri e in una squadra che pecca in questo fondamentale, forse sarebbe stato più giusto aggiungere un mastino, un trascinatore, uno in grado di suonare la carica e spronare i compagni a mettercela tutta, non un attaccante puro che se non entra in ritmo è del tutto deleterio, soprattutto se come compagno di squadra si trova il finlandese che è la sua copia carbone, due giocatori che aiutano la squadra solo facendo canestro, ma che stanno offrendo una produzione offensiva tipo il PIL di un paese del terzo mondo

Va quindi preservato come un fragile vaso cinese il nostro 12&14 show, ma vorrebbe supportato da un casting di altro peso che a questo punto dobbiamo scordarci e allora anche lo staff tecnico dovrebbe prenderne atto, inutile insistere sul perché la Skipper attuale non sia una squadra in grado di dare 20 punti a nessuno che non si arrenda al primo ostacolo, vedi Napoli, inutile sperare di mordere i garretti agli attaccanti avversari con lo stesso quintetto che vola in campo aperto, non abbiamo gli uomini adatti, mettiamocelo ben in testa

I nostri assomigliano di più al sistema portato alla gloria dal grande Clay, volteggiare come una farfalla e pungere come un ape, sta a chi siede sulla panchina trovare il giusto mix tra queste doti, innate in diversi dei nostri e le poche portate in dono da gente come Prato, unico della rosa a difendere SEMPRE con l'ardore che vorremmo, l'anima della squadra è decisamente votata a dare il meglio di se con la palla in mano, sbagliato secondo noi cadere ancora a lungo nell'equivoco della Fortitudo University, la gambe, il fiato e la fotta che accompagnano i ragazzi che frequentano i College americani sono realisticamente altra cosa rispetto al nostro DNA ...

Dato ormai per scontata l'isteria totale di Smodis, ieri sera bloccato a terra da Delfino (pessimo nonostante Dumars fosse in parterre) per evitargli danni peggiori, al suo quarto fallo era già pronto a farsi giustizia sommaria, restava da verificare la reazione di Vujanic, l'imputato principale del mancato accesso alla finale di Coppa Italia

Sbagliato gridare al miracolo della guarigione, Milos è ancora lungi dall'essere il campione che ci ha regalato su di un piatto d'argento le teste di Siena e Treviso e nemmeno lontano parente del diavolo di giocatore che abbiamo ammirato in giro per l'Europa, ricordiamo sempre con grande stupore una sua perfomance assurda contro Pesaro di circa due anni fa, ma da ragazzo di carattere ha subito messo in chiaro il suo punto di vista, 7 dei primi 8 punti della serata, 10 nel primo quarto dove la Skipper ha messo la seria ipoteca per la vittoria finale e ha consigliato un bel sospiro di sollievo per chi scrive

Siamo ancora in inverno, come per le condizioni climatiche di Bologna pare che il sereno stia facendo capolino e il tempo tenda al bello, ma proprio come i cumuli di neve ci ricordano che la bufera non è ancora del tutto passata, ci sono ancora tanti tasselli da inserire al posto giusto e il cammino è ancora lungo e tortuoso, a partire dalla difficilissima, avendo visto il tipo di gioco che praticano, sfida con gli ex Meneghin e De Pol

Cosa dicono le cifre :

Arriva l'ennesimo giocatore di quantità, ma di scarsa qualità e arriva l'ennesima figura extra lusso per il centro ospite, stressante insistere su questo punto, non abbiamo gli uomini per frenare i muscolari e il nostro destino prevede come un peccato da espiare a vita la sofferenza nella lotta sotto le plance, anche oggi, contro un avversario che più sotto dimensionato non si può, alla voce rimbalzi leggiamo uno scarto negativo di -6

Inquietante lo spazio vuoto nelle caselle specifiche relative al giocatore Smodis Matjaz ...

Punteggi individuali equamente ripartiti, percentuali di valore, fossero queste ogni sera, un valido 57,5% da 2 e un eccellente, per noi, 40,0% da 3, con la "chicca" di Pozzecco che in 20 minuti segna 13 punti, sbagliando un tiro a scarta i soliti 7 cioccolatini, con VdS come ricevitore principe

Incoraggiante la ripartizione dei minuti, in tanti sugli spalti storcono il naso, ma leggere che solo il belga volante si è pappato oltre 30 minuti di gioco è un segnale confortante, a nostro avviso

Up & Down :

Un uomo solo al comando, il 14 sulla schiena, vola, schiaccia, stoppa, prende rimbalzi in attacco, difendesse anche e possedesse un minimo di tiro dai 4 metri, lo vedremmo nelle telecronache di Sky, come ora in Eurolega, ma il sottofondo e le telecamere avrebbero un sapore diverso, a stelle e strisce

Fossimo davvero negli USA, a VDS nessuno toglierebbe il premio come giocatore più progredito dell'anno

Purtroppo l'unica anima yankee della squadra è ad oggi il vero buco nero in cui spariscono mesi di lavoro e decine di vittorie confortanti, ogni qual volta l'ex Hoosier mette piede in campo, cala il sipario sulla bella squadra, ottimamente organizzata di qualche tempo fa e viene alla ribalta una compagnia di guitti senza arte ne parte

Dispiace anche stavolta, Guyton, che attendiamo con pazienza, oggi incapace di uscire da un blocco che sia uno, ma che abbiamo ancora negli occhi mentre segna il canestro contro Roma (quello del blocco assassino di Skelin, solito tentativo di fare controinformazione di una certa parte degli addetti ai lavori) dove il nostro in una frazione di secondo si libera, riceve e segna da 7 metri in caduta libera, sta deludendo come nemmeno il peggior Goldwire

E abbiamo detto tutto ....

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

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