IL COMMENTO DELLA PARTITA


07/03/04 -  TIM Cup  :  
FORTITUDO vs Metis Varese 
98-85

 

Un passo avanti, un ulteriore passo indietro, una fase di stallo ?

La vittoria nell'inutile posticipo, gara trasmessa in differita ad un orario più consono ai fans di Marzullo che altro, non ci offre intriganti sorrisi, imbarazzante il primo tempo, più che discreto il secondo, gara vinta più di forza che di tecnica, notati sprazzi di bel gioco, ma il tutto legato alle sorti dei singoli, il gioco corale non si nota ancora e certi quintetti allucinanti non ci lasciano dormire sonni tranquilli

Il segnale che maggiormente ci conforta arriva dalla risposta emotiva al rientro dopo l'intervallo lungo, ci poteva stare uno scoramento generale, alcune scorie della sconfitta contro Pesaro magari non erano state del tutto eliminate, ma l'impegno e il carattere mostrato in quei 10 minuti di passione, 22-8 il parziale, hanno riscattato l'indegna prima frazione di gioco

Di tempo ne è trascorso parecchio, ma l'ultima gara interna di campionato, pur vinta contro la Lauretana, ci è tornata prepotentemente in mente, al via presuntuosi in attacco e permissivi nelle retrovie, ma ripresa caratterizzata da un approccio difensivo di diverso spessore e due punti messi in saccoccia anche grazie alla carica che ti porta il giocare davanti al pubblico di casa

Demeriti dei giocatori, quintetti poco affiatati, scelte tattiche imprudenti, non ci è ancora chiaro un granché, tranne il fatto che l'ultimo dei nostri problemi è segnare e che nel momento in cui le percentuali al tiro ci premiano, basta una manciata di minuti di difesa sporca e cattiva per mettere sotto tutte le squadre che ci seguono in classifica, peccato che questo sistema non sia premiante anche contro chi ci precede, anzi ...

Si diceva dei singoli, in apertura e allora lasciamo molto volentieri la scena al miglior Vujanic degli ultimi tempi, non certo il leader assoluto di una squadra che per scelta del tecnico non deve dipendere troppo da un solo uomo, ma sulla strada giusta per un recupero di fiducia nei propri mezzi, sicurezza che ci è parso mancare in alcuni frangenti

Non lo vediamo ancora dettare i ritmi come vorremmo, anche quando gli viene concessa la bacchetta del direttore d'orchestra non è splendido come ad inizio stagione, forse la stessa Skipper deve ancora ritrovare quella fluidità di gioco che con Mottola a segnare in abbondante doppia cifra arrivava con più regolarità, con il finnico sulle tacche si aggiungeva una dimensione che oggi manca e forse attaccare 40 minuti senza mai appoggiare la palla in post basso costringe i tiratori a cercare soluzioni individuali con maggiore frequenza che in passato

Stasera il tiro dalla lunga gli è entrato con costanza, sono tornati i 20 punti che mancavano da alcune giornate, per gli assist e le penetrazioni vincenti possiamo attendere, finalmente lui e Basile hanno la possibilità di giostrare a lungo in coppia e stanno dimostrando di trovarsi con discreta facilità

In crescita anche Smodis, niente di fantascientifico, la solita azione di disturbo che stavolta ha coinvolto un altro, Meneghin, che di serenità in campo non ne ha mai fatto una bandiera, ma tanta difesa, buoni rimbalzi, qualche canestro nel momento di maggior sforzo e persino un tap-in volante che testimonia una condizione fisica in costante crescita, diverse belle giocate che in assenza del suo alter ego finlandese che in un modo o nell'altro ci manca sono servite a mettere a distanza di sicurezza una delle pretendenti ad un piazzamento tra le prime quattro

Stavolta abbiamo sorvolato nostro malgrado sui motivi oscuri, per noi, per i quali siamo l'unica squadra al mondo che preferisce inserire i panchinari all'inizio per poi alternarli con i titolari costretti a rischiosi recuperi, ma due buone vittorie in fila permettono di soprassedere, tanto più che Belinelli sembra giovarsi dei minuti iniziali, in questo modo si confronta con i grandi nei momenti di massima intensità e non solo in inutili tempi spazzatura, sistema alternativo, ma che in effetti ci fa capire che altrimenti gli toccherebbe il solo compito di agitare asciugamani dall'inizio alla fine e probabilmente siamo davanti ad una cambiale da portare all'incasso con soddisfazione nei prossimi anni

Varese resta una squadra alternativa, manca di un esterno dopo il consensuale divorzio da Nesby, non possiede lunghi di ruolo oltre al grande, in tutti i sensi, progetto siberiano e forse è in attesa di ingaggiare un centro straniero, unica spiegazione valida alla luce del passaggio di Zanus Fortes in LegaDue

Questa sera si è dimostrata davvero poca cosa sotto i tabelloni dove lo splendido VDS di oggi ha spadroneggiato da par suo, schiacciate, rimbalzi offensivi, stoppate e davvero tanta presenza, quella che servirà come il pane già mercoledì nella sfida con l'ex di turno, il buon vecchio Mate Skelin, l'uomo a cui Tomas guardava le spalle solo qualche mese fa

All'appello mancherebbe anche Delfino, autore di una gara sufficiente, ma che non ci ha soddisfatti in pieno, sempre discreto in copertura e pronto a mangiarsi il campo in tre falcate dopo il rimbalzo con però un problema non da poco a difesa schierata dove il nostro continua a vagare con idee confuse, recitando a braccio

Un timido risveglio di Guyton ha permesso l'allungo finale, la partita era in ghiaccio da tempo, ma in questo modo si sono evitati i minuti finali tipo gara contro gli sloveni, ma da AJ ci attendiamo tanto di più, come sospendiamo ogni tipo di valutazione per Pozzecco, evidentemente incontrare Varese lo condiziona oltremisura

Cosa dicono le cifre :

Il 62,2% da 2 e il 46,7% da 3 finale concesso alla Metis testimonia efficacemente come la difesa resti il nodo cruciale da sciogliere per capire le ambizioni di questo gruppo, con questo atteggiamento non si va da nessuna parte e se per una volta ci siamo fatti forte dei buoni risultati ottenuti nelle voci che storicamente ci vedono ad inseguire, tiri da fuori e rimbalzi, non significa che se non si cambia registro ci attende un finale di stagione in netta salita

Come dicevamo, una volta tanto si è vinto sotto le plance, 33-23, un divario che onestamente non vediamo tanto spesso e si è tirato da oltre i 6,25 con ottime percentuali, anche in questo caso il 48,3% su ben 29 tentativi è sensibilmente meglio della media stagionale che si attesta sul 35% circa e storicamente quando segniamo da fuori con continuità ci sentiamo più sicuri, anche se bisogna cercare di non abusarne

Singolarmente vogliamo segnalare il 100% al tiro di VDS che mette tiri ad alta percentuale, infatti i suoi 4 canestri sono il frutto di 4 schiacciate, ma senza un vero gioco spalle a canestro manca terribilmente una seria alternativa al dinamismo del belga

Up & Down :

Dopo secoli riproponiamo Vujanic quale uomo della partita, subisce McCullogh quando questi si posiziona in post basso, sua grande qualità, ma in attacco non demorde e un suo canestro da 3 ci consente di arrivare all'intervallo con un distacco inferiore ai 10 punti e con un altro scrive il primo vero sorpasso, da quel momento Varese cede di schianto e non metterà più la testa avanti

Repesa ci regala l'ennesima emozione e inserisce in quintetto Belinelli e Prato, ma se il giovane italiano ci fa vedere di che pasta è fatto, l'argentino, non pronto ad entrare a freddo, combina più danni che la grandine

Sarà per una prossima volta ... 

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

TORNA ALLA PAGINA INIZIALE