Un passo avanti, un ulteriore
passo indietro, una fase di stallo ?
La vittoria nell'inutile
posticipo, gara trasmessa in differita ad un orario più
consono ai fans di Marzullo che altro, non ci offre
intriganti sorrisi, imbarazzante il primo tempo, più che
discreto il secondo, gara vinta più di forza che di tecnica,
notati sprazzi di bel
gioco, ma il tutto legato alle sorti dei singoli, il gioco
corale non si nota ancora e certi quintetti allucinanti non
ci lasciano dormire sonni tranquilli
Il segnale che maggiormente
ci conforta arriva dalla risposta emotiva al rientro dopo
l'intervallo lungo, ci poteva stare uno scoramento generale,
alcune scorie della sconfitta contro Pesaro magari non erano
state del tutto eliminate, ma l'impegno e il carattere
mostrato in quei 10 minuti di passione, 22-8 il parziale,
hanno riscattato l'indegna prima frazione di
gioco
Di
tempo ne è trascorso parecchio, ma l'ultima gara interna di campionato,
pur vinta contro la Lauretana, ci è tornata prepotentemente in mente,
al via presuntuosi in attacco e permissivi nelle retrovie, ma ripresa caratterizzata da un approccio
difensivo di diverso spessore e due punti messi in saccoccia
anche grazie alla carica che ti porta il giocare davanti al pubblico di
casa
Demeriti dei giocatori,
quintetti poco affiatati, scelte tattiche imprudenti, non ci
è ancora chiaro un granché, tranne il fatto che l'ultimo dei
nostri problemi è segnare e che nel momento in cui le
percentuali al tiro ci premiano, basta una manciata di
minuti di difesa sporca e cattiva per mettere sotto tutte
le squadre che ci seguono in classifica, peccato che questo
sistema non sia premiante anche contro chi ci precede, anzi
...
Si diceva dei singoli, in
apertura e allora lasciamo molto volentieri la scena
al miglior Vujanic degli ultimi tempi, non certo il
leader assoluto di una squadra che per scelta del tecnico
non deve dipendere troppo da un solo uomo, ma sulla strada
giusta per un recupero di fiducia nei propri mezzi,
sicurezza che
ci è parso mancare in alcuni frangenti
Non lo vediamo ancora dettare
i ritmi come vorremmo, anche quando gli viene concessa la
bacchetta del direttore d'orchestra non è splendido come ad
inizio stagione, forse la stessa Skipper deve ancora
ritrovare quella fluidità di gioco che con Mottola a segnare
in abbondante doppia cifra arrivava con più regolarità,
con il finnico sulle tacche si aggiungeva una dimensione che oggi manca e
forse attaccare 40
minuti senza mai appoggiare la palla in post basso costringe
i tiratori a cercare
soluzioni individuali con maggiore frequenza che in passato
Stasera
il
tiro dalla lunga gli è entrato con costanza, sono tornati i 20
punti che mancavano da alcune giornate, per gli assist e le
penetrazioni vincenti possiamo attendere, finalmente lui e
Basile hanno la possibilità di giostrare a lungo in coppia e
stanno dimostrando di trovarsi con discreta facilità
In crescita anche Smodis,
niente di fantascientifico, la solita azione di disturbo che
stavolta ha coinvolto un altro, Meneghin, che di serenità in
campo non ne ha mai fatto una bandiera, ma tanta difesa,
buoni rimbalzi, qualche canestro nel momento di maggior
sforzo e
persino un tap-in volante che testimonia una condizione
fisica in costante crescita, diverse belle giocate che in
assenza del suo alter ego finlandese che in un modo o nell'altro
ci manca sono servite a mettere a distanza di sicurezza una
delle pretendenti ad un piazzamento tra le prime quattro
Stavolta abbiamo sorvolato
nostro malgrado sui motivi oscuri, per noi, per i quali
siamo l'unica squadra al mondo che preferisce inserire i
panchinari all'inizio per poi alternarli con i titolari
costretti a rischiosi recuperi, ma due buone vittorie in
fila permettono di soprassedere, tanto più che Belinelli
sembra giovarsi dei minuti iniziali, in questo modo si
confronta con i grandi nei momenti di massima intensità e
non solo in inutili tempi spazzatura, sistema alternativo,
ma che in effetti ci fa capire che altrimenti gli
toccherebbe il solo compito di agitare asciugamani
dall'inizio alla fine e probabilmente siamo davanti ad
una cambiale da portare all'incasso con soddisfazione nei
prossimi anni
Varese
resta una squadra alternativa, manca di un esterno dopo il
consensuale divorzio da Nesby, non possiede lunghi di ruolo
oltre al grande, in tutti i sensi, progetto siberiano e
forse è in attesa di ingaggiare un centro straniero, unica
spiegazione valida alla luce del passaggio di Zanus Fortes
in LegaDue
Questa sera si è dimostrata davvero poca cosa
sotto i tabelloni dove lo splendido VDS di oggi ha
spadroneggiato da par suo, schiacciate, rimbalzi offensivi,
stoppate e davvero tanta presenza, quella che servirà come
il pane già mercoledì nella sfida con l'ex di turno, il buon
vecchio Mate Skelin, l'uomo a cui Tomas guardava le spalle
solo qualche mese fa
All'appello mancherebbe anche
Delfino, autore di una gara sufficiente, ma che non ci ha
soddisfatti in pieno, sempre discreto in copertura e pronto
a mangiarsi il campo in tre falcate dopo il rimbalzo con
però un problema non da poco a difesa schierata dove il
nostro continua a vagare con idee confuse, recitando a
braccio
Un timido risveglio di Guyton
ha permesso l'allungo finale, la partita era in ghiaccio da
tempo, ma in questo modo si sono evitati i minuti finali
tipo gara contro gli sloveni, ma da AJ ci attendiamo tanto
di più, come sospendiamo ogni tipo di valutazione per
Pozzecco, evidentemente incontrare Varese lo condiziona
oltremisura
Cosa dicono le cifre :
Il 62,2% da 2 e il 46,7% da 3
finale concesso alla Metis testimonia efficacemente come la
difesa resti il nodo cruciale da sciogliere per capire le
ambizioni di questo gruppo, con questo atteggiamento non si
va da nessuna parte e se per una volta ci siamo fatti forte
dei buoni risultati ottenuti nelle voci che storicamente ci
vedono ad inseguire, tiri da fuori e rimbalzi, non significa
che se non si cambia registro ci attende un finale di
stagione in netta salita
Come dicevamo, una volta
tanto si è vinto sotto le plance, 33-23, un divario che
onestamente non vediamo tanto spesso e si è tirato da oltre
i 6,25 con ottime percentuali, anche in questo caso il 48,3%
su ben 29 tentativi è sensibilmente meglio della media
stagionale che si attesta sul 35% circa e storicamente
quando segniamo da fuori con continuità ci sentiamo più
sicuri, anche se bisogna cercare di non abusarne
Singolarmente vogliamo
segnalare il 100% al tiro di VDS che mette tiri ad alta
percentuale, infatti i suoi 4 canestri sono il frutto di 4
schiacciate, ma senza un vero gioco spalle a canestro manca
terribilmente una seria alternativa al dinamismo del belga
Up & Down :
Dopo secoli riproponiamo
Vujanic quale uomo della partita, subisce McCullogh
quando questi si posiziona in post basso, sua grande
qualità, ma in attacco non demorde e un suo canestro da 3
ci consente di arrivare all'intervallo con un
distacco inferiore ai 10 punti e con un altro scrive il
primo vero sorpasso, da quel momento Varese cede di schianto
e non metterà più la testa avanti
Repesa ci regala l'ennesima
emozione e inserisce in quintetto Belinelli e Prato, ma se
il giovane italiano ci fa vedere di che pasta è fatto,
l'argentino, non pronto ad entrare a freddo, combina più
danni che la grandine
Sarà per una prossima volta
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