Una disfatta su
tutta la linea, siamo stati letteralmente piallati, i giocatori di
Siena, o meglio il loro splendido atteggiamento mostrato sul campo,
ci hanno dato un pesante lezione, non fatichiamo a dire che ci hanno
umiliato sotto tutti i punti di vista, atletico, tecnico e tattico
Essenzialmente sono venute in
superficie tutte le magagne che avevano fatto capolino nell'ultimo
periodo, un'attitudine difensiva rivedibile, una circolazione di
palla da ricostruire e, dato che maggiormente ci preoccupa, le
certezze di un tempo evaporate
Repesa
non ce la raccontava giusta da qualche tempo, troppo intento a fare
il pompiere invece che cercare nuove strade per riportare in
carreggiata la Skipper, perlomeno ammettere che l'ingaggio di Guyton
è stato finora un buco nell'acqua, più che per deficienze specifiche
del giocatore, per un ruolo che oggi è troppo inflazionato,
attendiamo con ansia il ritorno ad una condizione fisica accettabile
di Basile per un giudizio definitivo, ma è evidente che sarebbe
stato più utile un giocatore di peso specifico differente, un'ala da
alternare al povero Delfino, per il quale non esistono al momento
alternative credibili
Ieri sera il nostro attacco è stato
decisamente sbranato dalla durezza del gioco fisico imposto dai
verdi senesi, ma è stato nell'altro lato del campo che si è
registrato il vero crollo, non scopriamo oggi che la Skipper deve
correre e godere di decenti percentuali dall'arco, ma la morbidezza
mostrata, soprattutto se paragonata alla cattiveria degli avversari,
atteggiamento del tutto encomiabile per partite di questo genere,
non poteva essere il viatico per l'impresa
Niente di male, cifre alla mano non
abbiamo, dopo l'exploit iniziale, meritato il primo posto pur se in
coabitazione e non è scandaloso trovarsi a rincorrere avversari più
pronti e preparati di noi, bisogna però guardarsi bene dentro e
capire cosa sta succedendo, se siamo davanti alla crisi spesso
rimandata da una vittoria occasionale, una crisi di idee e di
energie da allontanare piano piano oppure se il reale valore di
certi giocatori è stato per lungo tempo sopravvalutato da una
partenza condizionata da un'ottima preparazione e dal fatto che nei
primi mesi di gioco si tende a dare meno importanza alla difesa e
certuni tra le nostre fila ne hanno beneficiato oltremisura
Senza
voler per forza trovare dei colpevoli, notiamo con una certa
inquietudine che a furia di far giocare Vujanic da guardia il serbo
ha perso il controllo della squadra, ormai è colui che finalizza e
non colui che detta i giochi e questo fatto sta pesando su tutto il
gioco d'insieme, per lunghi mesi il gioco dentro e fuori si era
sviluppato con una certa coerenza, Mottola spesso diventava il
giocatore su cui appoggiare la palla, ora anche questo sistema non
funziona e non crediamo sia tutto legato al calo repentino di forma
del finlandese
Altro concetto evidente sono le
rotazioni studiate e volute dal tecnico, difficilmente Repesa
propone quintetti fissi, ma i cambi sono mirati, purtroppo in questo
momento gli sono scappati dalle mani, ne ha perso il controllo, tra
Mottola e Smodis regna ancora troppa confusione e non sa come far
coesistere Pozzecco e Guyton, non si fida di Mancinelli e nel
momento in cui scende Delfino il caos sovrasta tutto
Ci teniamo a precisare che non stiamo
intonando un de profundis, sottolineiamo solo che questa
seconda parte di stagione ci vede in affanno e se ad una prima
analisi lo stato di salute può apparire come uno dei principali
motivi del pessimo rendimento complessivo, noi riteniamo il male sia
più sottile e nel caso curabile, bisogna tirarsi su le maniche e
rimettere mano ai piani estivi, tornare su gerarchie più definite
che la grande stagione di Pozzecco non ha certo aiutato a chiarire e
picchiare duro su quelle, inutile iniziare girandole di cambi al
primo momento di sbandamento quando non sembra ci sia nessuna logica
alle spalle
Abbiamo
due play e questi vanno ruotati tra loro, Guyton deve diventare
un'arma tattica, ma solo a determinate condizioni, da panico la sua
difesa contro un colosso come Vanterpool, come deve essere chiaro
chi cambia Delfino e ancora più decisivo sarebbe individuare i
titolari dei ruoli di ala grande e centro
In un certo modo il quintetto di
inizio stagione con Belinelli dentro e Smodis fuori ha risolto tanti
di questi problemi, il finlandese era sereno e sparava le sue
cartucce pronto a rientrare ai primi colpi a salve del compagno con
Vujanic a spaziare in lungo e in largo per il campo
Variate queste
rotazioni, venuto a mancare il rendimento medio, persa qualsiasi
struttura di difesa di squadra, è ora di tornare in palestra a
lavorare duro per ripartire, i primi due obiettivi sono raggiunti,
le finali di Coppa Italia che nessuno pretende di vincere, ma solo
di onorare al meglio e l'accesso alle Top16, tra l'altro in un
girone molto debole e proprio per questo ci dispiacerebbe che la
squadra si sfilacciasse proprio adesso
Cosa dicono le
cifre :
Una Little Big Horn come questa è difficilmente riconducibile alle
nude cifre, ma ci tocca ricordare le 23 palle perse da una squadra
che nelle 35 partite precedenti ne perdeva circa 14 a partita e il
solito disarmante gap a rimbalzo, un -17 che mette la parola fine a
qualsiasi tentativo di difesa
Up & Down :
Tutti affondati e nessun superstite,
qualche guizzo di un paio dei nostri non è abbastanza per salvarli
dalla disfatta, serve solo un esame di coscienza per ripartire da
capo e cosa meglio della fase finale di Coppa Italia per trovare
stimoli sopiti ? |