IL COMMENTO DELLA PARTITA


22/02/04 - TIM Cup  : MontePaschi Siena
vs  FORTITUDO 93-70

 

Una disfatta su tutta la linea, siamo stati letteralmente piallati, i giocatori di Siena, o meglio il loro splendido atteggiamento mostrato sul campo, ci hanno dato un pesante lezione, non fatichiamo a dire che ci hanno umiliato sotto tutti i punti di vista, atletico, tecnico e tattico

Essenzialmente sono venute in superficie tutte le magagne che avevano fatto capolino nell'ultimo periodo, un'attitudine difensiva rivedibile, una circolazione di palla da ricostruire e, dato che maggiormente ci preoccupa, le certezze di un tempo evaporate

Repesa non ce la raccontava giusta da qualche tempo, troppo intento a fare il pompiere invece che cercare nuove strade per riportare in carreggiata la Skipper, perlomeno ammettere che l'ingaggio di Guyton è stato finora un buco nell'acqua, più che per deficienze specifiche del giocatore, per un ruolo che oggi è troppo inflazionato, attendiamo con ansia il ritorno ad una condizione fisica accettabile di Basile per un giudizio definitivo, ma è evidente che sarebbe stato più utile un giocatore di peso specifico differente, un'ala da alternare al povero Delfino, per il quale non esistono al momento alternative credibili

Ieri sera il nostro attacco è stato decisamente sbranato dalla durezza del gioco fisico imposto dai verdi senesi, ma è stato nell'altro lato del campo che si è registrato il vero crollo, non scopriamo oggi che la Skipper deve correre e godere di decenti percentuali dall'arco, ma la morbidezza mostrata, soprattutto se paragonata alla cattiveria degli avversari, atteggiamento del tutto encomiabile per partite di questo genere, non poteva essere il viatico per l'impresa

Niente di male, cifre alla mano non abbiamo, dopo l'exploit iniziale, meritato il primo posto pur se in coabitazione e non è scandaloso trovarsi a rincorrere avversari più pronti e preparati di noi, bisogna però guardarsi bene dentro e capire cosa sta succedendo, se siamo davanti alla crisi spesso rimandata da una vittoria occasionale, una crisi di idee e di energie da allontanare piano piano oppure se il reale valore di certi giocatori è stato per lungo tempo sopravvalutato da una partenza condizionata da un'ottima preparazione e dal fatto che nei primi mesi di gioco si tende a dare meno importanza alla difesa e certuni tra le nostre fila ne hanno beneficiato oltremisura

Senza voler per forza trovare dei colpevoli, notiamo con una certa inquietudine che a furia di far giocare Vujanic da guardia il serbo ha perso il controllo della squadra, ormai è colui che finalizza e non colui che detta i giochi e questo fatto sta pesando su tutto il gioco d'insieme, per lunghi mesi il gioco dentro e fuori si era sviluppato con una certa coerenza, Mottola spesso diventava il giocatore su cui appoggiare la palla, ora anche questo sistema non funziona e non crediamo sia tutto legato al calo repentino di forma del finlandese

Altro concetto evidente sono le rotazioni studiate e volute dal tecnico, difficilmente Repesa propone quintetti fissi, ma i cambi sono mirati, purtroppo in questo momento gli sono scappati dalle mani, ne ha perso il controllo, tra Mottola e Smodis regna ancora troppa confusione e non sa come far coesistere Pozzecco e Guyton, non si fida di Mancinelli e nel momento in cui scende Delfino il caos sovrasta tutto

Ci teniamo a precisare che non stiamo intonando un de profundis, sottolineiamo solo che questa seconda parte di stagione ci vede in affanno e se ad una prima analisi lo stato di salute può apparire come uno dei principali motivi del pessimo rendimento complessivo, noi riteniamo il male sia più sottile e nel caso curabile, bisogna tirarsi su le maniche e rimettere mano ai piani estivi, tornare su gerarchie più definite che la grande stagione di Pozzecco non ha certo aiutato a chiarire e picchiare duro su quelle, inutile iniziare girandole di cambi al primo momento di sbandamento quando non sembra ci sia nessuna logica alle spalle

Abbiamo due play e questi vanno ruotati tra loro, Guyton deve diventare un'arma tattica, ma solo a determinate condizioni, da panico la sua difesa contro un colosso come Vanterpool, come deve essere chiaro chi cambia Delfino e ancora più decisivo sarebbe individuare i titolari dei ruoli di ala grande e centro

In un certo modo il quintetto di inizio stagione con Belinelli dentro e Smodis fuori ha risolto tanti di questi problemi, il finlandese era sereno e sparava le sue cartucce pronto a rientrare ai primi colpi a salve del compagno con Vujanic a spaziare in lungo e in largo per il campo

Variate queste rotazioni, venuto a mancare il rendimento medio, persa qualsiasi struttura di difesa di squadra, è ora di tornare in palestra a lavorare duro per ripartire, i primi due obiettivi sono raggiunti, le finali di Coppa Italia che nessuno pretende di vincere, ma solo di onorare al meglio e l'accesso alle Top16, tra l'altro in un girone molto debole e proprio per questo ci dispiacerebbe che la squadra si sfilacciasse proprio adesso

Cosa dicono le cifre :

Una Little Big Horn come questa è difficilmente riconducibile alle nude cifre, ma ci tocca ricordare le 23 palle perse da una squadra che nelle 35 partite precedenti ne perdeva circa 14 a partita e il solito disarmante gap a rimbalzo, un -17 che mette la parola fine a qualsiasi tentativo di difesa

Up & Down :

Tutti affondati e nessun superstite, qualche guizzo di un paio dei nostri non è abbastanza per salvarli dalla disfatta, serve solo un esame di coscienza per ripartire da capo e cosa meglio della fase finale di Coppa Italia per trovare stimoli sopiti ?

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

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