IL COMMENTO DELLA PARTITA


01/02/04 - TIM Cup  : Oregon Cantù
 vs   FORTITUDO 79-64

 

Una secchiata di acqua gelida, è la prima immagine che si forma nella nostra mente tornando a mente fredda a ragionare sull'esito della partita

Non è la prima volta che ci si aspetta quella vittoria perentoria, quella prestazione spazza dubbi per potersi fregiare dello status di grande squadra ed invece il campo, giudice unico, rispedisce impietosamente al mittente la richiesta ...

Partono forte i ragazzi, le mani sembrano essere quelle roventi dell'impresa di Tel Aviv, ma basta poco, un attimo e la magia svanisce, le trame offensive si ingarbugliano e si iniziano a pagare i soliti tributi, il tiro da fuori che non ne vuole sapere di entrare e l'area verniciata che si trasforma nello scenario delle scorribande degli avversari

Tanto per gradire arriva anche l'infortunio che toglie dalla partita Mottola dopo nemmeno un minuto, una caviglia malandrina che priva un attacco scentrato di uno dei suoi punti fissi o quasi e non ci vuole molto per capire che tipo di gara ci aspetta

Al ritorno in campo dopo il primo intervallo la compagine canturina sale di giri, pressione in difesa, contropiede non appena possibile e la partita inevitabilmente si sposta su quei binari di grande agonismo che era lecito attendersi, anche se la Skipper si dimostra stranamente impreparata e incapace di rispondere per le rime

La prima mossa falsa la compie Smodis che si fa fischiare il canonico fallo tecnico, poi finisce (in)degnamente l'opera Repesa che non trova niente di meglio da fare che litigare con la terna arbitrale che gli rifila un primo tecnico, poi un secondo ed infine l'inevitabile espulsione

Spiace dirlo, ma quando sei la guida incaricata di riportare sulla giusta strada i tuoi ragazzi, una reazione spropositata di questo tipo equivale all'alzare la bandiera bianca senza combattere e da un allenatore come il nostro sono reazioni che non accettiamo

A questo momento di scoramento generale va aggiunto il classico percorso netto, Calabria infila i 4 liberi e sbanca il tavolo infilando la tripla sul possesso seguente chiudendo definitivamente la partita

In un batter d'occhio si è passati dal possibile pareggio, azione offensiva sul -3 conclusa con un fallo in attacco, al -10 che manda impietosamente i titoli di coda, anche se il tabellone indica che restano oltre 15 minuti da giocare

Non era pensabile un simile tracollo, una brutale discesa agli inferi che trova una spiegazione solo sulla mancanza di energie nervose da mettere sul piatto della bilancia, ma questa è una di quelle caratteristiche che distinguono le buone squadre dalle grandi squadre, definizione che per ora non ci appartiene

Vincere al Pianella è sempre complicato per noi, la rivalità è acerrima e ogni sfida è sempre simile ad un percorso di guerra, ma non possiamo non sottolineare l'orrenda partita di Guyton, chiamato a sostituire Basile nel gonfiare il paniere avversario, risponde con un nulla di fatto in 25 minuti pieni del nulla assoluto

Nel secondo tempo sono stati segnati soli 28 punti, la miseria di 12 nel terzo quarto e anche volendo evidenziare tra le fila avversarie prestazioni eccellenti, Hines, tanto per cambiare, ci sentiamo di affermare che il vero nemico, colui che ci ha sconfitto, abita dentro la testa dei nostri ragazzi, gli stessi che hanno sbancato Tel Aviv, gli stessi che oggi escono con le ossa rotte

Volendo rovistare nella spazzatura per cercare qualcosa da salvare, possiamo parlare di un altro piccolo passo avanti che crediamo aver intravisto nella prestazione di Tomas, giocatore che non diverrà mai un vero dominatore delle aree verniciate, ma che potrebbe lo stesso essere in grado di portare il suo bel mattone allla causa

I giovani leoni hanno trovato diversi minuti, ma non hanno offerto grande qualità, di Vujanic salviamo solo le battute iniziali, mentre poco o nulla è arrivato in tutto l'arco della gara da Pozzecco e Smodis

Delfino invece sta dimostrando buona continuità, pecca ancora di concentrazione, è lui il primo ad ammettere di non essere in grado di trovare da solo gli stimoli giusti se l'avversario non è di quelli di primo livello, ma è altrettanto indubbio che il suo apporto sta arrivando con costanza, in difesa morde, a rimbalzo è una presenza, mentre in attacco è legato alle sue percentuali, ancora ondivaghe, ma non è certo uno che si tira indietro

Cosa dicono le cifre :

Mancando di individualità di spicco per il gioco interno, una volta venuto a mancare il finlandese, il peso dell'attacco si è sbilanciato ancora di più sugli esterni e il loro 18,2% nel tiro da fuori è sintomatico delle difficoltà odierne di far avanzare il punteggio

Andiamo allora a vedere come si sono comportati nell'altra fase di gioco indiziata, la voce rimbalzi totale e anche qui, pure oggi, non si batte chiodo, 37-30 il computo delle carambole a favore di Cantù

Tiri male, non aumenti il numero dei possessi recuperando i tiri sbagliati, non resta che sperare nella casella delle palle perse e recuperate, ma persino questo dato è negativo, +5 il rapporto per la Oregon, -3 per i nostri colori

Una sconfitta con poche recriminazioni possibili, basta leggere la valutazione complessiva, un bel 97-64 che non accetta repliche per metterci una bella pietra sopra ...

Up & Down :

Complesso trovare l'uomo che più di altri si è distinto nella negativa gara odierna, noi andiamo con Delfino, magari non il miglior Carlos dell'anno, ma l'ennesima prestazione solida che ci lascia ben sperare per il futuro

Qui invece abbiamo l'imbarazzo della scelta anche se mai e poi mai avremmo pensato di leggere 0 alla voce punti segnati di Guyton, ancora spaesato, ancora indietro alla ricerca di una condizione decente dopo l'inutile parentesi all'Hapoel, ma non tanto da evitare la nostra tirata d'orecchie

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

TORNA ALLA PAGINA INIZIALE