IL COMMENTO DELLA PARTITA


10/04/04 -  TIM Cup  :  
FORTITUDO vs Scavolini Pesaro 77-72

 

Ci sarebbe bisogno di una fermata, stiamo vivendo da diverse settimane ad una velocità assurda, una serie di emozioni senza fine che ci stanno facendo girare la testa e non siamo più in grado di tenere questi ritmi frenetici, veramente

Non bastavano le due vittorie la fotofinish in Europa, non bastava il memorabile supplementare di Treviso, qualcuno sentiva il bisogno di arrivare all'ultimo tiro anche in questa partita che ad un certo punto pareva una passeggiata ?

Noi no, ne avremmo fatto volentieri a meno ...

Tutto è bene quel che finisce bene, i momenti propizi vanno sfruttati al massimo, e questo pare proprio essere uno di quelli, quindi memori della fatiche di inizio stagione ci godiamo il miglior Smodis di sempre e rileviamo quello che secondo noi è stato il grande ritorno del tifo al Paladozza

Da una vita non sentivamo il calore dimostrato sabato pomeriggio, fatichiamo a ricordare l'ultima volta che gli attacchi decisivi degli avversari sono stati accompagnati da una simile bordata di fischi e non sappiamo decidere se sono stati i fischi a generare quella voglia matta di pressare che ha fatto saltare per aria gli schemi pesaresi o se l'energia messa in campo dai ragazzi ha invogliato come non mai gli spettatori a fare la loro parte

Giocando partite decisive ogni tre giorni non si inventa nulla di nuovo, ma è decisamente positivo che si conceda ai leoni di tante battaglie un meritato riposo e che nel giorno in cui Basile e Vujanic rifiatano, siano stati gli altri a decidere le sorti dell'incontro, i meravigliosi Smodis, Mottola e Delfino di questi tempi su tutti a dominare l'incontro

Detto questo, vorremmo evitare di soffermarci troppo sulla partita, serviva una vittoria per tenere accesa la fiammella del primo posto e per sotterrare Pesaro sotto 4 punti di svantaggio e così è stato, giusto che il comandante usi il pugno di ferro, troppi giocatori peccano di inesperienza, ma è altrettanto indubbio che 50 partite fa, all'avvio di stagione, nessuno avrebbe mai osato pensare ad una Skipper tra le prime 4 d'Europa e in testa alla classifica in Italia

L'argomento del giorno invece è un altro, a nostro avviso

Il tempo è tiranno, la rubrica "chiacchiere e distintivo" non ha trovato lo spazio che meritava, ma mai come in questi momenti ci sarebbe materiale di qualità da sottolineare

Ogni vittoria porta dietro di se qualche strascico, senza un pizzico di fortuna non si va da nessuna parte se non si ha la squadra migliore del lotto e noi sfidiamo chiunque a disconoscere che i nomi e gli ingaggi più famosi indossino maglie diverse dalla nostra, di conseguenza pretendiamo un rispetto del tutto diverso da parte dei mass media

Lo sappiamo perfettamente che moltitudini di addetti ai lavori erano pronte (e lo sono ancora, in attesa della prossima sconfitta) ad intonare il de profundis, tutti pronti ad evidenziare solo i lati negativi, la gestione di Pozzecco, l'estemporaneità dei tiri da fuori, la mancanza di un gioco completo (chi lo possiede, se è lecito chiedere ?) e fenomenali a dimenticare tutto quello che di buono si è visto sul parquet da parte dei nostri

I primi a conoscere i nostri limiti siamo proprio noi, nessuno dimentica i difetti strutturali che accompagnano la Skipper fin dall'estate, nessuno pensa di giocarsela alla pari con le corazzate che ci troveremo di fronte a Tel Aviv, nessuno è così stupido di pensare di battere in una eventuale serie di playoff la squadra campione d'Italia per diritto divino, ma crediamo di aver maturato un credito tale da pretendere che la si smetta di sintetizzare le nostre vittorie con una semplice questione di "fortuna"

Il signor Fuochi dovrebbe, per correttezza, spiegarci meglio cosa intende con la seguente frase con la quale ha commentato da par suo il realismo di Repesa, che a fine gara lamentava il fatto di non avere chiuso l'incontro molto prima del rush finale :

[...] Esiste insomma una zona Fortitudo, da quando la squadra ha vinto d'un punto le decisive partite d'Eurolega contro Efes e Pau, ma sarà bene non fidarsi. Il basket ha dei capricciosi, prima o poi quel che han dato, leveranno. [..]

Noi ricordiamo altre squadre che quando vincevano in volata lo facevano in base al dono magico della loro mentalità vincente, loro e del loro condottiero e a nessuno era permesso azzardare il benché minimo commento che affrontasse il concetto di "culo", concetto che nella parole del nostro coach non aveva residenza, visto che lui propendeva per mancanza di cattiveria agonistica, ma che evidentemente Fuochi ha tradotto a modo suo ...

Sentitamente ringraziamo e ci apprestiamo con serenità a vivere la fase finale di questa stagione con l'animo di chi ha già avuto tanto e sa accontentarsi, quello che da altre parti non è più possibile fare, alla faccia di gente che senza ritegno sfrutta in maniera indegna lo spazio che gli concede la sua professione

Noi apprezziamo vivamente la neutralità del commentatore RAI che accompagna il Sig. Bonamico, un personaggio che svolge il suo lavoro semplicemente, senza sottostare a squallidi giochi di parte, che si permette, quale candore, quale ingenuità, di far presente al Presidente della Virtus 1934, al consigliere federale voltafaccia che prima vota contro poi a favore della Virtus originale, che forse sarebbe meglio contare fino a tre prima di parlare ...

Ovviamente non è stato così esplicito, ma è bastato ribattere ad un alterato Bonamico "da rivedere, da rivedere, il tiratore dei liberi non può entrare in area prima che la palla tocchi il ferro" al momento in cui Smodis recupera dopo un suo errore, con un "in effetti la palla tocca il ferro per ben due volte e concede il tempo materiale al tiratore per strappare il rimbalzo" per zittire l'istinto bianconero mai sopito e consigliare al buon Marco di puntare piuttosto il dito "sul mancato taglia fuori pesarese sull'uomo in lunetta", che è meglio ....

Senza dimenticare il simpatico Tranquillo che ha aperto il collegamento con Pau facendo vedere a tutto il mondo perchè magari l'Efes e non noi meritava di andare avanti e tutti coloro che non sono in grado di sottolineare l'assenza di VDS e altre cosette, tipo che mentre Ford restava in campo per 37 minuti, gente dotata di altro genere di talento come Prato, Lorbek e Mancinelli ne assommava 28

Grazie, un sentito grazie, noi accettiamo di non far parte del jet-set, non ce ne frega un tubo, ma farci prendere in giro senza reagire è una dote che non possediamo, non possiamo farci nulla

Vi ci hanno mai mandato a quel paese, chiedeva Sordi ?

Bene, andateci e ditegli che vi ci ho mandato io ....

Cosa dicono le cifre :

Tutta fortuna che la miglior squadra d'Italia nel tiro dalla lunga segni col 28% da 3 invece che con il solito 45,4% ?

Tutta fortuna che come spesso capita le palle recuperate siano in maggioranza rispetto alle palle perse, fortuna che gente come Eley, Elliott, Frosini si sia fatta prendere in testa qualcosa come 14 rimbalzi in attacco ?

Se è tutta fortuna, ne abbiamo davvero avuta tanta ... 

Up & Down :

Il culo di Repesa vince ancora, nel momento peggiore manda in campo Mancinelli battezzato dalla zona dello sfortunato Melillo e il giovane Stefano, per caso, immaginiamo, lo ripaga con 9 punti di fila che tengono a galla la baracca e preparano il gran finale dove Smodis e Delfino giganteggiano, nonostante un mai domo Djordjevic, l'emblema del crollo del primo impero Seragnoli

Ormai va consolato con un buffetto, è talmente tanto evidente che Guyton è sintonizzato su frequenze del tutto diverse dai compagni che non ha senso prendersela, quando e se il buon A.J deciderà di darci quella mano che ci aspettiamo, lo applaudiremo, per ora è l'unico neo di una stagione senza uguali

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

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