Commento breve e sintetico, questa
partita è il tipico vaso di coccio tra vasi di ferro, la sua
importanza è del tutto relativa e ha solo due scopi, capire se i
ragazzi eviteranno, d'ora in avanti, errori tipo quello di Livorno e
sperare che nessuno di coloro che scenderanno in campo si facciano
male, come purtroppo è capitato in partite analoghe a Basile e a
Tomas Van Den Spiegel
Come
da copione, la partita è scivolata sui binari desiderati, un
quintetto composto da diversi giocatori solitamente partenti dalla
panchina che risponde in maniera egregia e permette a coach Repesa
di ripartire i minuti equamente, dai 16 di Basile ai 24 di Vujanic,
un quarto per prendere le misure dei verdi irpini per poi lanciare
l'attacco vincente, un parziale a cavallo dell'intervallo lungo che
gela le velleità dei padroni di casa
C'è gloria per tutti, percentuali stellari, Delfino e Basile che
fanno a gara a chi sbaglia di meno, con l'argentino che ci stuzzica,
lo vediamo pimpante come non le vedevamo da tempo e non possiamo
dire che ci dispiace
Meriti nostri o demeriti degli
avversari poco conta, dal rientro di Mottola è tornata un equilibrio
tra tentativi da fuori e dentro l'area che ci è mancato e non poco e
anche se non è certo la partita di oggi ad emettere verdetti
definitivi, sono proprio le partite sulla carta più facili a
tracciare un profilo dello stato di salute della squadra più dotata
Tra coloro che avrebbero goduto del
turno abbordabile c'era il giovanissimo Belinelli, ma il ragazzo non
era presente, sballottato tra il raduno della sua nazionale di
categoria e le partite di Eurolega, non si è certo allenato con
costanza con il gruppo e la sua presenza poteva servire solo in casa
di estrema necessità
Proprio in questi giorni sta portando
i suoi coetanei alla qualificazione agli europei, lui è la stella
per eccellenza della nidiata del 1986 e a torto o a ragione il suo
allenatore gli ha concesso carta bianca, Marco è nettamente il
migliore marcatore del torneo, anche se con un numero di tiri dal
campo, specie nel tiro dalla lunga, davvero esagerato, ma ci è
impossibile giudicare da lontano, se il gioco varrà la candela, lo
sapremo solo nel momento in cui i ragazzi otterranno la
qualificazione
Anche
e non solo per la mancanza del talentino di casa ci sono stati molti
minuti per Guyton che non sempre risponde presente come oggi, in
futuro ci sarà bisogno di entrambi per ridare fiato ai titolari e la
parte finale di questa stagione deve anche servire per capire al
meglio di cosa fare proprio dei due
A nostro avviso, fermo restando i
titolari, il ruolo dove impiegare un visto da extracomunitario deve
essere quello di ala piccola, un atleta in grado di difendere su
giocatori di peso e con doti di attaccare il ferro maggiori degli
attuali, per lasciare lo spazio che merita come cambio di Basile al
ragazzo di S.Giovanni
L'ultimo dubbio, fermo restando che
un centro di ruolo da alternare a VDS deve arrivare almeno la
prossima stagione, è legato al buon Pozzecco, giocatore geniale,
dotato di doti del tutto personali e quest'anno pure decisamente
maturato, ma lo stesso lontano dalle grazie del coach che avrebbe
bisogno di un cambio del play con qualità difensive diverse
Sulla carta non c'è molto da
scegliere, l'unico atleta che può rientrare in questo profilo è
Lamma, alto, prestante e decisamente bravo nel contenimento, con un
decimo del talento del triestino, ma forse più utile a fungere da
cambio per uno che già di suo è più attaccante che difensore,
Vujanic
Non si arrivasse al nativo di Sasso
Marconi, la conferma del Pozz è assolutamente obbligata
Cosa dicono le
cifre :
Spettacolari quelle relative al tiro,
67,5% da due e 53,3% da tre sono numeri difficili da ripetere,
specie in trasferta e nemmeno la solita, cronica, deficienza a
rimbalzo ha potuto nulla
Non di solo tiro si è vinto, 23 palle
recuperate, il 50% da due concesso, sono due pilastri di una difesa
che pian pianino sta tornando ad essere degna di una squadra di
rango
Up & Down :
Adoriamo l'agonista Prato, un
ragazzo dotato di un talento minimo, ma di un cuore che fa
quartiere, quando chiamato in causa offre sempre il 110% delle sue
possibilità e partite come queste possono essere il viatico per la
conferma
La mano fredda di Vujanic è la
stranezza della stagione, per settimane non la mette in una vasca da
bagno, poi spinge un interruttore nascosto e segna anche ad occhi
chiusi, adesso è tornato alle origini, anche da libero è più facile
attendersi un cross ...
Impegno per l'estate, mille tiri al
giorno ... |