IL COMMENTO DELLA PARTITA


18/05/04 -  TIM Cup  :  
FORTITUDO vs Lottomatica Roma 93-86

 

La stagione sta arrivando al termine, ma la capacità di questo gruppo di vincere i finali serrati non smette mai di stupire

Dopo 30 minuti nei quali non ci avevano capito quasi nulla, i ragazzi hanno trovato chissà dove la grinta per demolire Roma con un perentorio 14-0, dal massimo svantaggio, -12, al +2 grazie ad un immenso Pozzecco ,il suo canestro del sorpasso ha definitivamente azzerato la resistenza degli uomini di Bucchi, un piccolo rigurgito prima dell'ennesimo canestro dalla lunga di AJ, ma da quel momento in campo c'è stata solo una squadra

L'eroe della giornata, l'ennesimo jolly pescato da Repesa, stavolta indossa la maglia numero 12, di solito non gode della fiducia incondizionata del suo allenatore, ma dimostra sempre una professionalità invidiabile e ogni qualvolta viene chiamato a dare il suo apporto, questo non viene mai meno

Pozzecco decifra una difesa contro la quale Vujanic ci ha sbattuto contro senza costrutto praticamente per tutta la serie ed infiamma i compagni servendoli nel momento giusto nelle loro posizioni preferite, facendo pagare dazio a tutti gli aiuti comandati dalla panchina romana

Non compie da solo l'impresa, gli è servito un Guyton extra lusso, quello che pare accendersi solo vedendo l'arancione delle magliette della Lottomatica ed un inusuale Delfino che, giostrando da secondo lungo, si impadronisce della linea di fondo come se ci avesse giocato ogni giorno della sua vita e spiazza una difesa attenta come poche che fino a quel momento aveva azzerato ogni tentativo di far arrivare la palla nei pressi dell'area colorata

La serie è stata vinta con grande difficoltà, sono bastate le prime tre gare, ma Roma ha avuto in ognuna di esse la possibilità di portarsi a casa il risultato, gli è mancata l'abitudine a giocare i finali punto a punto, dote sempre più invidiata a questa Skipper, l'unica, oltre alla capacità di attingere per ogni partita ad un protagonista differente, che gli ha permesso di proseguire il cammino
 

Decisiva la serie di Guyton, tre canestri in fila che hanno esaltato i compagni e, come capita sempre più sovente, fatto scattare nelle loro menti l'interruttore che gli ricorda che in fondo sanno pure come si difende, ma senza l'acume di Basile, bravissimo a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti difficili, il divario di inizio ultimo quarto sarebbe stato eccessivo e nessuno avrebbe impedito il pericoloso allungarsi della serie

Non è stata una Skipper brillante, disattenta e arruffona fino al quarto decisivo, con Vujanic che lascia sempre più perplessi i suoi tanti estimatori che lo vedono incapace di condurre il gioco e fragile psicologicamente, se non parte bene, non riesce a reagire, anzi tende a deprimersi

In questo momento Pozzecco sta offrendo un rendimento migliore, tra gli spalti si chiede a Repesa di offrirgli più spazio, ma noi pensiamo Gianmarco sia una risorsa di questa squadra e in questo senso deve essere utilizzato

Fino ad oggi la scelta di far alzare dalla panchina il triestino è stata vincente, non risente di eventuali passaggi a vuoto, è in grado di giocare ottimi minuti anche dopo averne fatti altri pessimi, mentre il serbo difetta da questo punto di vista, non ci pare capace di inserirsi a partita iniziata e mai ha dimostrato di essere capace di reagire, grandi partite iniziate al massimo, diversi flop dove mai ha trovato il bandolo della matassa

Su Vujanic sono improntate diverse scelte, passate e future, ci sembra giusto che sia ancora lui a guidare il gruppo, con l'arma tattica del numero 12 pronta a scattare, l'importante è che Repesa non si attardi troppo, ma in tutta una stagione l'unica volta in cui le scelte della panchina non hanno pagato è stata la Coppa Italia ed aprire una sterile polemica, mettere in piedi un dualismo inesistente per una, pur se importante, partita, ci sembra davvero fuori luogo

Volevamo insistere su questo argomento anche per aggiungere due parole ad un episodio che ha coinvolto il pubblico in una specie di guerra fratricida che è dovuto in larga parte a vecchie ruggini che risalgono proprio quando sui dualismi si è arrivati a toccare il momento più basso, in termini di amore verso la squadra, dei tempi moderni

Noi crediamo che i torti e le ragioni siano equamente ripartite tra le due anime che da sempre compongono il nostro pubblico, la Fossa non merita di essere fischiata come la stessa non dovrebbe sognare l'utopia di un Palazzo di soli Ultras, ma l'unico dato tangibile, che tutti possono toccare con mano, è che ogni qual volta si sia deciso, da parte del pubblico, di ergersi a giudice delle scelte della società o dell'allenatore, questo si è dimostrato un vero e proprio boomerang

Ci stiamo accingendo a vivere l'ennesima sfida con Treviso e con Ettore Messina, tranne la prima finale persa con Milano, tutte le vittorie, poche, e le sconfitte, tante, hanno sempre visto dalla parte opposta o la società o l'allenatore ed arrivarci da separati in casa a causa di una delle figure più contraddittorie del basket italiano ci sembra un autorete inutile e dannosa 

Cosa dicono le cifre :

Tutta fortuna che la miglior squadra d'Italia nel tiro dalla lunga segni col 28% da 3 invece che con il solito 45,4% ?

Tutta fortuna che come spesso capita le palle recuperate siano in maggioranza rispetto alle palle perse, fortuna che gente come Eley, Elliott, Frosini si sia fatta prendere in testa qualcosa come 14 rimbalzi in attacco ?

Se è tutta fortuna, ne abbiamo davvero avuta tanta ... 

Up & Down :

Il culo di Repesa vince ancora, nel momento peggiore manda in campo Mancinelli battezzato dalla zona dello sfortunato Melillo e il giovane Stefano, per caso, immaginiamo, lo ripaga con 9 punti di fila che tengono a galla la baracca e preparano il gran finale dove Smodis e Delfino giganteggiano, nonostante un mai domo Djordjevic, l'emblema del crollo del primo impero Seragnoli

Ormai va consolato con un buffetto, è talmente tanto evidente che Guyton è sintonizzato su frequenze del tutto diverse dai compagni che non ha senso prendersela, quando e se il buon A.J deciderà di darci quella mano che ci aspettiamo, lo applaudiremo, per ora è l'unico neo di una stagione senza uguali

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

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