IL COMMENTO DELLA PARTITA


13/05/04 -  TIM Cup  :  
FORTITUDO vs Lottomatica Roma 88-84

 

Siamo al culmine della stagione, messe in archivio le finali di Coppa, tutto sommato un netto miglioramento rispetto al passato recente, arrivano i play off e, ormai una costante, arriva a Bologna la Lottomatica Roma e il suo carismatico capitano

Impossibile far finta di nulla, lo spettro della ripassata subita in Israele è ancora presente e allora gli interrogativi sono molteplici, riguardano l'eccessiva latitanza di Vujanic, la mancanza cronica di cattiveria di Mottola, l'inserimento di Mujezinovic, le condizioni fisiche di Smodis e VDS, la voglia di rivedere al top gente come Basile, Delfino e Guyton, ma al di soprattutto ci si chiede se la sindrome da finale di Eurolega persa, quella che vede le squadre sconfitte crollare in campionato sotto il peso dell'amarezza, ha evitato di contagiare coloro che ci erano arrivati quasi per caso

La vittoria che volevamo è arrivata, non limpida come era nella speranze, con tante ombre, ma la prima confortante risposta arriva dalla compattezza del gruppo, non si riprende per i capelli una partita dominata per oltre 30 minuti che sta scappando via senza che te ne accorga, non si recuperano 4 punti in quel modo, reagendo come meglio non si poteva al tremendo colpo al fegato di Myers, la tripla del +4, probabilmente l'unica azione degna del suo nome, senza essere mentalmente saldi

I problemi sono i soliti, mancanza assoluta di costanza di rendimento dei singoli, nessuno è in grado di prevedere che tipo di impatto avranno i cosiddetti veterani, figurarsi i rincalzi, anche se la grande forza di Repesa è quella di pescare sempre il jolly che risolve, una batteria di lunghi atipica e con evidenti limiti a rimbalzo e nel gioco spalle a canestro e una difesa non sempre attenta che va di pari passo con le percentuali da fuori, se gli esterni non si gratificano col lavoro offensivo, non trovano gli stimoli giusti per aggredire gli avversari

Il mattatore odierno porta il nome di Vujanic, assente da tempo a questi livelli, imprendibile in entrata, sicuro al tiro dalla distanza e persino decente in copertura, Mc Leod ha penato a lungo con lui in campo e il nervosismo finale dell'americano è probabilmente da leggere alla luce dello stress patito per liberarsi dalle spire del serbo

La gioventù del nostro è evidente, spesso tacciato di essere un giocatore che tende a scomparire nei momenti decisivi, innegabili certe prestazioni discutibili in gare "secche", è lo stesso che reclama la palla in contropiede per siglare la tripla del pareggio, lo stesso che tante altre volte quel tiro lo ha sempre segnato, a dimostrazione che il sangue freddo non manca, mentre l'esperienza, vedi capacità di entrare in partita anche dopo un inizio non felice, è ancora lungi dall'essere assimilata

Noi restiamo dell'idea che ci sia lo zampino di Roma in questo finale, l'occasione era succulenta, è mancato davvero poco, qualche pallone buttato al vento di troppo ha negato agli uomini di Bucchi l'impresa, ma è nostro interesse guardare sempre e solo in casa nostra e qui un paio di buone notizie sono arrivate

Il nuovo arrivato è ovviamente spaesato, non è ancora pronto per eseguire alla perfezioni i raddoppi richiesti dal coach, non conosce ancora bene i compagni e le loro abitudini, ma la voglia di sbattersi è tanta e speriamo contagiosa, i suoi blocchi sono opere d'arte in confronto a quelli che solitamente si vedono e ci pare essere in grado di farsi trovare libero ad un passo dal canestro con costanza

Ottima pure la prestazione di Guyton, sempre più uomo da play off, mano calda nei momenti meno felici dei compagni di reparto e discreta difesa, gli esterni di Roma hanno caratteristiche fisiche che bene si adattano a quelle del nostro, ciò non toglie che altre volte ha sciorinato amnesie del tutto insoddisfacenti

A contorno, senza che il ragazzo se ne abbia a male, mettiamo Smodis, probabilmente il nostro giocatore più continuo, il che è tutto dire, autore di una prestazione di grande spessore, presente in attacco a condannare i tanti missmatch con Barton e attento in difesa come non sempre gli capita

Lo stesso, purtroppo, non possiamo dire di Basile e Delfino, anonimi come troppe volte quando entrano in campo con la mente piena di dubbi, anche se dobbiamo ricordare la difesa asfissiante dell'argentino sul vecchio capitano, quasi mai in grado di scappargli, una palla persa dovuta ad un recupero fulminante di Carlos che gli impedisce il tiro da fuori è forse stata l'azione che ha tolto a Roma le ultime speranze

Abbiamo ancora negli occhi la semifinale di Tel Aviv e allora ci aspettiamo qualcosa di più di 6 striminziti punti, come siamo stanchi di vedere Gianluca a capo chino, a macerarsi senza motivo, senza di loro ci sembra impossibile pensare di sbancare il Palatiziano, impresa a cui si deve ambire

Cosa dicono le cifre :

Non è stata certo la tipica partita interna, il 48,6% da 2 non è percentuale a cui siamo abituati e il 36,4% da fuori non ha sopperito di certo a migliorare le cose, sono state invece le palle vaganti il vero ago della bilancia, solitamente non un fattore

Da questi secondi tiri sono arrivati falli e facili contropiedi, sopratutto i 5 rimbalzi offensivi di Mujezinovic sono stati ossigeno puro in un momento non facile, mentre il + 6 tra palle perse e recuperate ci ha concesso quel numero di possessi sufficiente per portare a casa il risultato, dato da elogiare per una squadra geneticamente votata all'attacco

Up & Down :

In tanti lo aspettavano e Vujanic ha risposto da par suo, resterà sempre l'equivoco di un ragazzo da cui ci si aspetta forse troppo, ma il talento è cristallino e la tripla del pareggio resterà per un bel pezzo nella nostra mente

Non ci siamo, la paura che Basile abbia già offerto il meglio di se stesso, in questa annata, è tanta, il suo tipico atteggiamento, la testa bassa, lo sguardo perso sul parquet, quello dei momenti bui, è tornato, non possiamo fare altro che aspettare passi la nottata ...

 
 

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