Bello, struggente,
emozionante, uno spettacolo per gli occhi degli appassionati dello
sport più bello del mondo, se non fosse per il risultato finale e
tutti gli strascichi polemici che ne sono seguiti ...
Non è semplice
assimilare in poco tempo l'amarezza dell'ennesima partita buttata al
vento dopo averla tenuta per mano, non lo diventa anche pensando
all'assenza dell'ultimo minuto dell'uomo più in forma del gruppo,
quel Basile che stava trascinando di peso la Skipper in attesa del
ritorno del grande Vujanic, oggi finalmente in scarpette e divisa da
gioco
Contro il Maccabi
era stato galeotto il supplementare raccattato dagli israeliani
nella spazzatura, stavolta sono state prima le mani veloci di Belinelli
a convertire, allo scadere dei 40 minuti regolamentari, una carambola
scaturita da un rimbalzo conteso da Mottola e poi l'errore di
Milos
che tutto solo non infilava il tiro da 3 della vittoria, dopo averne
infilati 8 su 12 tentativi

Crudele il gioco,
ma gli spunti di discussione sono una miriade, a partire
dall'ennesimo arbitraggio dubbio, per
molti versi più chirurgico e decisivo di quello visto in altre
occasioni,
per finire con la sensazione che Vujanic, una volta tornato
ad un livello fisico decente, possa essere l'uomo della
provvidenza, quello in grado di aprire porte sconosciute ...
Sono state giocate
nove gare di Eurolega e in nessuna di queste i nostri
ragazzi sono riusciti a comprendere appieno il metro arbitrale,
penalizzante per i contatti a metà campo e ceco sulla grande
maggioranza delle randellate sotto canestro
Diventa quindi
d'attualità la gestione falli, non è possibile commetterne una
quantità industriale sul palleggio, passando sui blocchi, con l'unico risultato di
spedire
gli avversari in lunetta senza fargli penare più di tanto i due
punti
Non è un caso,
anzi è decisamente terrificante leggere gli score delle due
sconfitte casalinghe di questa fase di Coppa con le loro tante
similitudini, che i due incontri finiti malamente al supplementare
riportano alla voce tiri liberi tentati dagli avversari lo stesso
numero, 50
Ognuno di noi ha
il diritto di giudicare questi fatti con la propria sensibilità, ma
noi che abbiamo sposato la teoria che il metro arbitrale non è
allenabile, propendiamo maggiormente per uno studio più attento del
nostro sistema difensivo e di come interpretare l'ormai inflazionato gioco a due noto a tutti come pick and
roll
Forse lavorando con più attenzione su questo fronte,
sperando anche in un certo miglioramento dello stato di forma dei
nostri lunghi, qualcosa
potrebbe cambiare anche senza che lo facciano appositamente i
signori che una volta vestivano solo di grigio

Tornando sul
sentiero a noi più caro, quello del basket giocato, dobbiamo rendere
omaggio, una volta ancora, al ragazzo cresciuto sulle tavole del
Pionir
Reduce da una
contrattura dolorosa, non curata come doveva, non entra
in quintetto, ma quando lo fa il mondo della Fortitudo prende
una piega migliore, quello che pareva complicato si dipana come per
magia e una serata che poteva diventare un incubo si trasforma
in un sogno ad occhi aperti, che purtroppo alla fine si mostrerà
tale
I verdi ateniesi
non sono irresistibili, anche loro lamentano l'assenza di
Alvertis, sulla carta non dovrebbero essere un ostacolo
insormontabile, ma ancora una volta basta un Mujezinovic
qualunque, un onesto lavoratore del parquet, un rude giramondo, a
mandare per aria i nostri piani
L'eterno
Middleton punzecchia come un'ape, agile come un farfalla
punisce ogni centimetro che gli concede il suo avversario diretto,
ma non difende a sufficienza la sua area e gli viene preferito il
nuovo arrivato che da questo momento diviene il nostro
MVP, inflessibile dietro, una presenza sotto i nostri tabelloni,
6 rimbalzi offensivi che per noi contano molto di più delle
bordate di Hatzivrettas o delle percussioni letali di
Lakovic, uno che al Paladozza gioca sempre almeno un paio
di livelli sopra al suo standard abituale
La partita diventa
quindi una sfida tra Milos, aiutato solo da Belinelli
e Mancinelli, che in attacco deve aggiustare
quello che in difesa buttano all'aria i suoi compagni, segna e fa
segnare, un diavolo a mandare per aria i piani di Obradovic,
ma poco serve contro ceti vuoti mentali che nemmeno la zona riesce a
nascondere

Si entra
nell'ultimo quarto con 9 punti da recuperare e la grinta è
quella giusta e pare quasi un atto dovuto l'ultimo canestro, sbagliato apposta il libero, Mottola
recupera, ma gli parte dalle mani un obbrobrio che viene recuperato da Belinelli
e appoggiato docilmente nel canestro
Overtime
e Mottola si trasforma, pare quasi il giocatore che in estate
tutti credevano di aver trovato, segna sempre, forse
grazie alla non difesa dei verdi, scelta che pagherà cospicui interessi, ma poco cambia, canestri da una parte e liberi
dall'altra fino all'azione più facile della partita, sul punteggio
emblematico di 100 a 100, attimi alla fine, Delfino
attacca in transizione, non si sa come trova Vujanic con una
prateria davanti, piedi dietro la linea da tre che lo aveva già
gratificato con 8 realizzazioni
Che fare, andare a
subire l'obbligatorio fallo della difesa o mettere la ciliegina
sulla torta di una prestazione sublime ?
Come dargli torto,
sceglie la seconda e purtroppo è un tiro troppo facile, che
nella sua mentalità slava sono quelli più a rischio e la palla trova
solo il ferro ...
Il secondo
supplementare è semplice da raccontare, Milos segna subito in
penetrazione e nell'azione seguente viene sanzionato, chirurgicamente si diceva prima, del quinto
fallo e la partita virtualmente finisce qui anche se le cronache
riporteranno uno sfondamento dubbio di Delfino e il libero del
pareggio sbagliato sul finire da Prato, del tutto incolpevole
degli errori commessi dai suoi compagni nei 49 minuti
precedenti
Ci saranno altre
occasioni, nulla è perduto, ma pesa come un macigno l'ennesimo
flop
dell'intero pacchetto lunghi, inadatti a dare un contributo valido
ad una squadra con certe ambizioni
Cosa dicono le
cifre :
Questa Skipper
soffre di due difetti di costruzione, manca una batteria di
tiratori dall'arco di ruolo e di una struttura difensiva a livello
di lunghi affidabile, che garantisca una forza a rimbalzo in grado
almeno di impattare con l'avversario di turno
Per quanto
riguarda il primo punto a volte si trova la giornata giusta, si
aspetta sempre la prima volta insieme di Vujanic e Basile
al loro meglio, ma se per stare in scia a questo Panathinaikos
serve il 41,6%, ottimo, arrivato però solo da due giocatori,
bisogna fare un pensierino ad un altro esterno con questa dote in
faretra
A livello
rimbalzi, basandosi solo sulle nude cifre, lo scontro non sarebbe
stato del tutto a favore degli ateniesi, ma è sufficiente notare i
14 rimbalzi offensivi a 10, con il migliore dei nostri
che si chiama Belinelli, con 3, per capire ancora una
volta dove si trova il nostro punto debole
Si perde una
partita quando si segnano 114 punti col 59,5% da 2 e allora si
evince palesemente che il problema attacco è abbastanza relativo,
che migliorare nel tiro da fuori aiuterà, ma senza una registrata ai
meccanismi difensivi, non si può pensare di andare da nessuna parte
Up & Down :
Godiamocelo finché
possiamo, un giocatore come Vujanic non si vedeva dalle
nostre parti da secoli, uno che alza il suo rendimento nei momenti
cruciali, che rende meglio se l'avversario è forte e non viceversa
come accadeva ad altri, un giocatore che incarna fedelmente
lo spirito guerriero della Fortitudo di una volta ...
Onestamente siamo
stufi, concediamo al ragazzo tutti le attenuanti del caso,
fisicamente la sua vita sportiva pare un calvario, ad ogni
infortunio recuperato ne segue uno nuovo, ma ci è del tutto
impossibile accettare ancora a lungo atteggiamenti di sfida contro
il mondo da parte di chi è convinto di essere vittima di chissà
quale congiura ai propri danni
Partita di vitale
importanza, vedi i tuoi compagni faticare e tu non trovi altro che
farti fischiare assurdi falli in attacco e perdere tempo a
lamentarti con gli arbitri ?
Non ci siamo, Smodis, o cambi tu, o cambiamo tutti noi ...
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