Le emozioni sono
contrastanti, gioire del pieno ritorno a livelli di assoluto valore
di Basile e della vittoria più che mai utile per approdare
alle Top16 o mettersi le mani nei capelli per l'assoluta
inadeguatezza del settore lunghi, almeno a giudicare dal momentaccio
che stanno attraversando?
In difesa le
corbellerie sciorinate da Mottola e VDS sono
imperdonabili, soprattutto da parte del belga che ha visto calare
drasticamente l'ottimo rendimento offensivo dei primi mesi, adesso
diventa quasi un lusso metterlo in campo, purtroppo gli uomini che
possono sostituirlo sono i due sloveni, uno alle prese coi soliti
infortuni che lo stanno massacrando da una vita, l'altro affogato
tra difetti di gioventù ed una palese perdita di fiducia nei propri
mezzi

Su questo
argomento c'è poco da fare, attendere qualche segnale di
risveglio da parte di Tomas è doveroso, ma lo scotto da pagare per avere
a disposizione in attacco le mani superbe di Hanno è quello
di rendere la nostra area difensiva terreno di conquista per
chiunque e al momento i conti faticano a tornare
I segnali sono
tanti e piuttosto forti, ormai è conclamato che un giocatore da
aggiungere alle rotazioni, magari con spiccate qualità difensive,
serve decisamente, per non trovarsi sempre ad inventare nuove
alchimie per ovviare allo spinoso problema
La verifica sul
reparto esterni è solo rimandata, in un modo o nell'altro non siamo
mai stati in grado di capire che tipo di impatto possono offrire i
tre titolari messi in campo contemporaneamente, tutti nel loro
migliore stato di forma
Attendiamo con ansia di vedere Milos
attaccare la difesa avversaria sapendo di contare sulle qualità
balistiche di Basile, oltre a confidare in un drastico
miglioramento della difesa grazie alle grandi doti che questi
ragazzi hanno dimostrato di possedere anche in questa fase del gioco
Resta il nodo di
chi si alza dalla panchina, generalmente i giovani servono solo per
mantenere alta l'intensità, mentre da noi capita spesso che gli
venga invece chiesto di cambiare l'inerzia e questo è un problema,
una panchina piena di scommesse non garantisce nulla, è insito
proprio nel termine e allora anche qui bisogna prendere una
decisione definitiva, se accettare con serenità qualsiasi cosa
arrivi dalla stagione, pensando più in proiezione futura che al
presente, oppure colmare quel buco che diventa sempre più evidente
partita dopo partita

Volendo commentare
la gara crediamo basti indicare il fallo tecnico fischiato a
Mottola a circa 15 minuti dalla fine mentre
impietosamente il tabellone riportava un distacco in abbondante
doppia cifra, come il momento della svolta, da quel momento diversi
canestri in serie infilati dal biondo scandinavo dopo una sequenza
orribile di padelle da ogni dove e la squadra a
scrollarsi di dosso quella patina di paura che la stava bloccando
dalla palla a due iniziale
Da quel momento
hanno giocato come ci si aspettava, ritrovato i meccanismi persi per
strada e attaccato a tutta forza il canestro avversario, usando la
mira quasi perfetta del Capitano come cuneo per
forzare i ferri sloveni che fino a quel momento parevano ristretti
ad arte, fino ad arrivare ad un finale meno complicato di quello che
si potrebbe pensare
Quando la svolta
della gara è più un fatto psicologico che altro si potrebbe essere
più teneri, stiamo giudicando una squadra che è in testa al suo
campionato nazionale e in rampa di lancio per figurare al meglio nel
più probante palcoscenico europeo, ma quando ci capita di vedere
taglia fuori mancati, amnesie difensive, tiri da fuori che mancano
del tutto il ferro e lo stesso il risultato spesso lo si porta a
casa, allora ci capita di chiederci come potrebbe svoltare la
stagione con un paio di uomini giusti

Volendo entrare
nella sfera individuale, superbo Gianluca, come diverse
partite erano state risolte ad inizio stagione da Milos e un
paio da Carlos, le ultime riportano il suo marchio di
fabbrica, sicuro in difesa, pronto a cercare la penetrazione e
micidiale dall'arco come lo si ricordava prima degli infortuni in
serie
Sempre più
fondamentale Delfino nel coprire le magagne a rimbalzo, come
decisiva è stata la diligenza mostrata da Pozzecco, stavolta
responsabilizzato e casualmente, noi non la pensiamo così, più
centrato al tiro, forse l'unico a non affondare del tutto negli
orrori dei primi minuti
Da rivedere
Smodis, ci fa male al cuore vederlo giocare ottimamente un paio
di partite per poi tornare nuovamente all'inferno, stavolta uno
stiramento al polpaccio, perdendo quel pizzico di sicurezza
ritrovata, ripartendo da zero ogni volta ...
Cosa dicono le
cifre :
Avversario rognoso
e poco altro, questa ennesima creatura slovena costruita con una
manciata di lenticchie e messa stavolta nelle mani di una nostra
vecchia conoscenza, quel Pero Skansi che a torto o a ragione
è definito il più sfortunato dei nostri ex-allenatori, ma a sedere
sulla panchina nelle famigerate sfide del 1998 e 1999
c'era lui, quindi ...
Detto questo è
facile capire che la vittoria è arrivata solo tenendo la squadra di
casa a percentuali ridicole, 44,1% da 2 e 26,3%
da 3, gestendo anche un numero di possessi maggiore grazie ad
un discreto presidio sotto i tabelloni, erano secoli che non si
rilevava un bel +7 in questa speciale statistica
Poco utile
analizzare le restanti cifre, sarebbe più interessante confrontare i
due parziali, quello del primo tempo, 21 punti, 6 (?)
nel primo quarto e quello della seconda fase, 45 punti,
numeri più consoni al nostro standard, ma non cambierebbe molto e
non aggiungerebbe altro al nulla portato alla causa da Prato,
Lorbek e Belinelli, alle prese, forse, con un livello
di gioco troppo alto per loro
Up & Down:
Senza ombra di
dubbio va rimarcata la prova di Basile, altra gara da oltre
20 punti, altre 5 perle dall'arco dopo quelle segnate
in campionato, un giocatore pienamente recuperato e sempre più
pronto a rivestire il ruolo di Capitano
Il ragazzo è
decisamente intelligente, sveglio, si fa amare in un attimo, ma il
rendimento che sta offrendo VDS è del tutto insufficiente,
forse ci eravamo fatti prendere troppo la mano per le iperboliche
cifre messe insieme nei primi due mesi di gioco, forse il suo
livello standard si avvicina di più a quello di oggi, chissà, resta
il fatto che come centro titolare ed unico giocatore in grado di
coprire questo spot, è l'anello debole di questa
nostra Skipper
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