Che tipo di
reazione produrrà la giovane Skipper al primo vero segnale di
appannamento, trovandosi di fronte quella che probabilmente è la
miglior squadra d'Europa ?
Bella domanda, ce
la stiamo ponendo da giorni, ma la risposta è in volo per Mosca ...
Ci sarebbe tanto da dire,
siamo ancora nella fase in cui l'adrenalina scorre a fiumi, ci vorrà
ancora qualche secondo per assimilare il tutto, abbiamo assistito ad
una delle pagine più elettrizzanti della storia moderna della Fortitudo e questo momento di gioia non ce lo toglie più
nessuno

Decimati, con i
soliti senatori acciaccati, con un gap fisico devastante, l'unica
tattica possibile sembrava proprio il fronteggiare i carri armati
russi con una zonaccia bulgara, una fronte pari tipica dei campionati
amatoriali, sperando in
questo modo di intossicare i muscoli frizzanti dei tanti super
atleti a disposizione di Ivkovic, gente più pronta a mangiarsi il
campo con gli stivali delle sette leghe per un'affondata piuttosto
che cucire un gioco di squadra per portare al tiro il compagno
libero
Non sappiamo se Repesa
ci credeva seriamente, ma allo stato dell'arte è bastata un difesa
nemmeno tra le più attente per far saltare il banco, nessuno dei
presunti creatori di gioco del CSKA ha mai fatto intendere di avere
anche solo un barlume di idea di come si attacca una zona elementare
e di questo ringraziamo sentitamente, magari giocatori con le mani
d'oro come Alexander o della forza fisica di un Savrasenko, molto
meno ...
Se da un lato si è trovato il sistema di impattare,
dall'altro bisognava pure capire come insaccare il pallone nel cesto
avversario, l'indisponibiltà di Vujanic,
il solito risentimento inguinale che lo frena da diverse settimane,
inevitabilmente portava a galla il grande problema della Skipper, incapace di attaccare la difesa schierata, sapendo fin dall'inizio che le
movenze fluide di Mottola avrebbero trovato stopper di rango
Per questo scopo
il volontario Pozzecco ha fatto un passo avanti e si è letteralmente
preso sulle spalle tutto l'attacco, tra l'altro riuscendoci
egregiamente
Canestri da fuori,
da sotto, assist al bacio,
corse quando si poteva, palla dentro sugli aiuti, falli saggiamente
cacciati in palleggio, tante cose buone, un giocatore che
praticamente ha disputato un incontro a se stante, il resto della
Skipper giocava a frenare, i russi non si a cosa, lui correva e
illuminava, fregandosene di tutto e di tutti

Con i pro e
i contro del sistema mosca atomica, la partita è
rimasta sul filo del rasoio, punteggio basso e inerzia che aveva
deciso di restare seduta sul cubo dei cambi per attendere chi per
primo avesse deciso di aggiudicarsela, al primo allungo bolognese
hanno risposto i moscoviti con le 7 triple in fila che hanno costretto la panchina a chiamare il
primo cambio
di difesa, dopo circa 35 minuti filati di zona
Il tabellone riporta 68-61, Pozzecco stremato, il suo fido
scudiero Smodis a trascinarsi, quando qualcuno decide di
girare lo per strizzare l'occhiolino alla signora inerzia
che non crede ai suoi occhi, stanca ed annoiata non aspettava altro
e decide con chi andare a cena ...
Entra in campo
Vujanic, litiga con la fascia elastica, ma obbliga allo
scivolone Holden, ruba palla e segna, Delfino pare essere ovunque, reclama a
gran voce la paternità di palloni e rimbalzi orfani e conquista falli che converte in punti decisivi
Epilogo da cuori
nella tormenta, 30 secondi
alla fine, Milos trova solo ferro invece che il goal partita, i russi attaccano sul
+1, l'arancia arriva puntuale a Monia con le scarpe
incollate sulla solita mattonella, per non perdere il segno da cui
aveva lanciato i 3 siluri precedenti
La parabola è la
solita, perfetta, il pallone ricade docilmente nell'anello, ma è un
paio di millimetri più lunga del previsto, accarezza il secondo
ferro, respinto, accarezza il primo che lo ritorna al mittente, ma
stavolta la seconda carezza è più eneregica, lo porta ad uscire dal cilindro,
rimbalzo difensivo, apertura, contropiede, la che palla arriva al
peggior giocatore in campo, Mottola ...
Un primo palleggio, un secondo, le braccia della
difesa a confezionare il pasticcio, fallo, due liberi, 4
secondi alla fine ...
Inutile aggiungere
altro, la favola stavolta si conclude con il consueto (solitamente
per gli altri) lieto fine e il tragicomico finale con il Maccabi
recuperato come un debito scolastico, la corsa al passaggio del
turno in linea con la tabella di marcia, in attesa della verifica
alla prossima fermata
A differenza di
altre volte ci siamo sentiti in dovere di fare un minimo di cronaca,
ma il vero contenuto che si trova in questa partita è la
dedizione totale del gruppo al suo allenatore, la voglia di restare
concentrati per tutta la durata dell'incontro, nessuna pausa,
nessuno che esce dal coro, nessuno indispensabile, tutti importanti
e coinvolti, vedi palla in mano al finlandese, in altre epoche ce lo
saremmo scordato
Ci piace
tantissimo come lavora Repesa, i risultati testimoniano a suo
favore, anche
se qualche cono d'ombra rimane e non vorremmo farlo passare in
cavalleria

Sta bene che il
giovane Belinelli sappia fin dall'inizio quale sarà il suo
ruolo, sta bene che tutti subiscano a rotazione i rimbrotti del
roccioso Jasmin, ma ci chiediamo che tipo di risposta avrebbe
dato, in caso di sconfitta, alla domanda sull'eccessivo minutaggio concesso al fantasma di un giocatore che
fu, Basile ...
La Skipper
è costruita per lui, ogni schema ideato in estate vede riportato il suo nome, sappiamo che spesso per un giocatore
reduce da infortunio il toccare il campo è un toccasana, ma quello
di oggi non è un giocatore che
può rubare minuti ai tanti virgulti presenti nella nostra
panchina, il nome a volte a non basta
Non sarebbero
serviti altri minuti di Belinelli ?
Non avrebbero
fatto comodo, in difesa, le possenti gambe di Mancinelli, spesso
utile anche a rimbalzo ?
Tutte domande
retoriche, la partita è in saccoccia, i due punti pure, toccare
certi tasti potrebbe suonare blasfemo, ma il trattamento speciale
riservato al solo Basile ci lascia un tantino perplessi, ma
in fondo ha ragione lui
Cosa dicono le
cifre :
Come non ricordare i 5 rimbalzi di Smodis,
i 17 punti,
l'uomo che più di chiunque altro ha fatto da paggetto ai due
trascinatori, Gianmarco davanti e Carlos dietro
Mai avremmo
pensato di strappare un rimbalzo in più dei giganti russi, ma è
successo e non possiamo fare altro che esultare, lo stesso facciamo per i 5 punti di Mottola, i primi 3 e
gli ultimi 2, ad insabbiare una prestazione in stile budino
molle ...
Il duro lavoro
difensivo di Delfino è stato vitale, senza i suoi 11
rimbalzi, i 3 recuperi che hanno contribuito ad accumulare
falli subiti, ben 9, staremmo raccontando altro, magari
insisteremmo pesantemente sul laconico 2/11 al tiro, ma oggi
la Fossa è in festa, al resto penseremo domani
Up & Down :
Potremmo stupirvi
con effetti speciali, parlarvi di Pozzecco, dei suoi 23 punti, di
Mottola, della sua morbidezza, tanta da far invidia alla carta dei
famosi "dieci piani di", ma per una volta diamo alla
Skipper intera il
premio di giornata, mandando dietro la lavagna, con le orecchie
d'asino ben calate sulla testa, tutti coloro che mai
avrebbero pensato di tornare vincitori da Mosca
I primi a dare il
buon esempio siamo noi ...
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