IL COMMENTO DELLA PARTITA


27/11/03 -Eurolega : 
FORTITUDO vs Maccabi Tel Aviv 104-111 dts

 

Una presentazione della partita è compito non facile, sappiamo che l'avversario è di valore assoluto e non è certo una sconfitta che può cambiare lo stato dell'arte, una Skipper piacevole e vincente, che mette d'accordo tutti, anni di mugugni equamente ripartiti tra le varie frange del tifo messi via come brutti ricordi, ma il duro cinismo di questa formula ci mette praticamente con le spalle al muro

Il cammino verso il passaggio di turno non è certo compromesso, ma pretende un ruolino di marcia interno quasi perfetto, questa sfida col Maccabi assomiglia ad un passaggio ad ovest, la consacrazione a squadra ambiziosa oppure la prima bocciatura, anche se non definitiva, all'esame di ammissione per l'esclusivo circolo che raccoglie l'Europa che conta

Partite come queste non ammettono repliche, chi possiede grinta e talento è pregato di metterlo a disposizione, i ragazzi devono convincersi delle loro indubbie qualità e non tirare indietro, mai, come sarebbe utile che il pubblico fosse presente in massa per creare un ambiente coinvolgente e caldo al punto giusto, essendo cosciente che questo è il primo vero grande ostacolo da superare per credere ad una stagione vincente

Ci potevano essere più spettatori, non sappiamo se la giornata lavorativa e la contemporanea diretta satellitare, combinata con il solito fastidio recato dal tipico cordone di sicurezza di cui si attorniano sempre le squadre israeliane, abbia convinto in diversi a restare lontani dal Paladozza, ma i 5.000 presenti hanno assistito ad uno scontro che resterà impresso a lungo nella mente

Il risultato non ci arride, la rabbia, la frustrazione che porta il rivivere episodi passati, brucia e non poco, ma bisogna guardare avanti e capire dove si è sbagliato, andare in palestra per correggere gli errori, con l'assoluta consapevolezza che la ricerca di un fischio a favore da parte della terna arbitrale è un fondamentale che non si insegna ...

Una partita di questo genere andrebbe raccontata in ogni minimo particolare, ma noi pensiamo che il piccolo, infinitesimale servizio che pensiamo di offrire tramite questi commenti riguardi più da vicino un approfondimento che una mera cronaca, per quella ci sono siti molto più autorevoli dove ognuno di noi può ottenere informazioni fresche nell'immediato, un click e ci si immerge nel dopo partita con ancora il rumore della palla che rimbalza nelle orecchie, noi questo non lo possiamo offrire

Noi possiamo raccontare che abbiamo visto una bella Skipper e un Maccabi presuntuoso, ma cinico, a volte strano, ma pronto a reagire, a proporre la contromossa quando sembrava poter crollare sotto le fiammate di Pozzecco, Delfino e Smodis

Questi sono i nomi dei protagonisti eccellenti, quelli che ci hanno provato forse un pizzico più degli altri o forse più degli altri avevano qualcosa da mettere sul piatto della bilancia

Gli israeliani hanno capito sin da subito la strategia vincente, raddoppio sistematico su Vujanic per impedirne le penetrazioni e difesa collassata in area a chiudere la linea di fondo per i tagli del belga che volava, in modo da ingolosire i tiratori dall'arco che non hanno avuto la necessaria lucidità per punirla

Dal canto nostro la difesa si dimostra solida, ma incapace di arginare il gioco interno dei temibili lunghi in giallo, il nostro anello debole, non è un caso che un Thomas qualunque, inteso come giocatore non protagonista, ha probabilmente tenuto da solo a galla la sua squadra nel peggior momento del marito della signora Parker, quella che nella coppia decide dove svernare in inverno

Un susseguirsi di buone cose offensive e altre meno nelle proprie metà campo portano le squadre a giocarsi punto a punto il quarto decisivo, quello dove solitamente la Fortitudo trova quella marcia in più che ha sempre bollato le vittorie interne

Il copione è il solito, stavolta è il play usato col contagocce da Repesa a spaccare in due la partita, un paio di minuti in stato di esaltazione portano al massimo vantaggio, mentre Delfino contribuisce con i suoi piazzati a mantenere avanti la squadra di casa, anche se gli ospiti limano qualche cosa

A circa 90 secondi dal termine arriva il momento chiave della partita, dopo un paio di azioni confuse, Repesa pensa bene di cambiare Pozzecco, fa rientrare Basile e ritiene di poter amministrare il punteggio fissato in questo momento sul 92-88

I punti di discussione sono innumerevoli, quanto sia bravo Mottola in attacco e quanto sia inutile in difesa, come si riesca sempre a trovare un avversario che apparecchia dentro la nostra area, quanto servirebbe un giocatore capace anche di attaccare il ferro se proprio non si trova un tiratore abile nell'uscire dai blocchi, ma se Vujke avesse segnato entrambi i liberi a 13 secondi dal termine staremmo commentando una partita commovente col viso rigato da lacrime di gioia, invece ...

Ribaltamento di fronte e quinto fallo di Mottola

Qui il nostro coach finisce la frittata, nonostante (o forse proprio a causa di ciò) Pozzecco spinga VDS per invitarlo ad entrare, la scelta cade sul giovane Lorbek, mandato a tagliare fuori la molla umana Baston

Come nel peggiore degli incubi, il primo libero esce e così il secondo, ma la palla viene arpionata in cielo dall'ex Montecatini, il giovane Erasmo dorme e non pensa di franargli addosso, gli concede l'attimo per la riapertura sull'uomo libero da 3 e secondo la legge di Murphy il tiro entra senza toccare altro che la rete

Inutile la preghiera allo scadere, come inutile si dimostra il supplementare, Repesa decide di prendersi tutti i meriti della sconfitta in arrivo e lascia a sedere Pozzecco per farci godere un Basile che al momento non farebbe la differenza nemmeno in prima divisione e logica conseguenza sono gli errori in serie cha mandano i titoli di coda

Cosa dicono le cifre :

Niente di nuovo sotto il sole, lo score dimostra come si possa perdere una partita casalinga segnando 97 punti nei tempi regolamentari tirando da 2 con un favoloso 67,8%

Il gioco ideato dallo staff tecnico per questo gruppo è fluido e funzionale, riesce miracolosamente a nascondere i soliti difetti strutturali fino a giocarsela con tutti, le poche palle perse, anche stavolta 12 in 45 minuti, le grandi percentuali da 2 sono segnali evidenti di una palla che si muove bene e crea buoni tiri, ma allo stesso tempo contro le grandi corazzate la coperta corta viene alla luce, crudele e senza cuore

E' possibile, non facile, ma possibile, giocare alla pari anche con chi parte col dominio reale e non presunto delle aree, ma bisogna compensare, la buona circolazione di palla aiuta,ma aiuterebbe ancora di più un uomo che si aggiungesse agli esistenti per aprire la scatola, ormai anche i sassi sanno che per difendersi dalla Skipper bisogna chiudersi in area e le mani fredde dei nostri tiratori dall'arco, anche stasera il 30,2% su 43 (?) tiri, non hanno compensato per nulla ...

Carlos ha collezionato numeri incredibili e portato a termine una prestazione più che ottima, ma il ragazzo ha decisamente cambiato sistema di gioco, in attacco si accontenta di qualche taglio e di piazzati da lontano, solo 2 falli subiti quando avevamo bisogno come l'aria di iniziative personali, mentre in difesa non si nota più per gli sfondi subiti, suo vecchio cavallo di battaglia e i 6 rimbalzi di media sono solo un fugace ricordo

Tutto rimanda purtroppo a Basile, l'uomo che sulla carta possiede gran parte delle qualità che andiamo cercando, ma oggi è un fantasma, persino troppo ingombrante, la sua presenza arriva a togliere minuti a chi è certamente più in palla, 0/7 dal campo non era quello che serviva per battere il Maccabi anche in virtuale contumacia  Jasikevicius

Up & Down :

Nel bene e nel male torna d'attualità il dinamico duo e la fiducia che non ha, almeno oggi, Repesa nei confronti dei due

Pozzecco entra una prima volta e si fa trovare impreparato, poi dalla seconda costruisce una gara superba, l'unico a capire come portare dalla sua il fiscale metro arbitrale adottato, due sue entrate sono gioia per gli occhi e un suo assist al limite dell'incredibile lo consacra come l'uomo della partita

LUI avevo vinto, i suoi compagni gli hanno tolto il piacere ...

L'altra faccia della luna invece inquieta, ancora una volta VDS vaga per il campo senza arte ne parte, in difesa è come un fastidioso insetto che si scaccia con un mano e in attacco, una volta trovato chiusi gli angoli per i suoi tagli dal lato debole, è impalpabile

Si nota anche che lo stesso Repesa sta perdendo la pazienza e comincia a non credere in questo ragazzo dai piedi veloci che però non riesce ad adeguarsi al livello più alto degli avversari che incontra in Eurolega, ma almeno, giudicando da questa sera, non deve commettere l'errore di unire le sorti dei due, va bene pretendere concretezza, un obbligo per un allenatore con una fantasia limitata al necessario, ma non vorremmo che questa piccola scaramuccia danneggiasse il gruppo, non ne sentiamo il bisogno

E adesso tutti verso l'astronave di Pesaro, il countdown rischia di essere prossimo allo 0 ...

 
 

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