Una presentazione
della partita è compito non facile, sappiamo che l'avversario è di
valore assoluto e non è certo una sconfitta che può cambiare lo
stato dell'arte, una Skipper piacevole e vincente, che mette
d'accordo tutti, anni di mugugni equamente ripartiti tra le varie
frange del tifo messi via come brutti ricordi, ma il duro cinismo di
questa formula ci mette praticamente con le spalle al muro
Il cammino verso
il passaggio di turno non è certo compromesso, ma pretende un
ruolino di marcia interno quasi perfetto, questa sfida col
Maccabi assomiglia ad un passaggio ad ovest, la
consacrazione a squadra ambiziosa oppure la prima bocciatura, anche
se non definitiva, all'esame di ammissione per l'esclusivo circolo
che raccoglie l'Europa che conta
Partite come
queste non ammettono repliche, chi possiede grinta e talento è
pregato di metterlo a disposizione, i ragazzi devono convincersi
delle loro indubbie qualità e non tirare indietro, mai, come sarebbe
utile che il pubblico fosse presente in massa per creare un ambiente
coinvolgente e caldo al punto giusto, essendo cosciente che questo è
il primo vero grande ostacolo da superare per credere ad una
stagione vincente
Ci potevano essere più spettatori,
non sappiamo se la giornata lavorativa e la contemporanea diretta
satellitare, combinata con il solito fastidio recato
dal tipico cordone di sicurezza di cui si attorniano sempre le
squadre israeliane, abbia convinto in diversi a restare lontani dal
Paladozza, ma i 5.000 presenti hanno assistito ad uno
scontro che resterà impresso a lungo nella mente
Il risultato non ci arride, la
rabbia, la frustrazione che porta il rivivere episodi passati,
brucia e non poco, ma bisogna guardare avanti e capire dove si è
sbagliato, andare in palestra per correggere gli errori, con
l'assoluta consapevolezza che la ricerca di un fischio a favore da
parte della terna arbitrale è un fondamentale che non si insegna ...
Una partita di questo genere andrebbe
raccontata in ogni minimo particolare, ma noi pensiamo che il
piccolo, infinitesimale servizio che pensiamo di offrire tramite
questi commenti riguardi più da vicino un approfondimento che una
mera cronaca, per quella ci sono siti molto più autorevoli dove
ognuno di noi può ottenere informazioni fresche nell'immediato, un
click e ci si immerge nel dopo partita con ancora il rumore della
palla che rimbalza nelle orecchie, noi questo non lo possiamo
offrire Noi
possiamo raccontare che abbiamo visto una bella Skipper e un
Maccabi presuntuoso, ma cinico, a volte strano, ma pronto a
reagire, a proporre la contromossa quando sembrava poter crollare
sotto le fiammate di Pozzecco, Delfino e Smodis

Questi sono i nomi dei protagonisti
eccellenti, quelli che ci hanno provato forse un pizzico più degli
altri o forse più degli altri avevano qualcosa da mettere sul piatto
della bilancia
Gli israeliani hanno capito sin da
subito la strategia vincente, raddoppio sistematico su Vujanic
per impedirne le penetrazioni e difesa collassata in area a chiudere
la linea di fondo per i tagli del belga che volava, in
modo da ingolosire i tiratori dall'arco che non hanno avuto la
necessaria lucidità per punirla
Dal canto nostro la difesa si
dimostra solida, ma incapace di arginare il gioco interno dei
temibili lunghi in giallo, il nostro anello debole, non è un caso
che un Thomas qualunque, inteso come giocatore non
protagonista, ha probabilmente tenuto da solo a galla la sua squadra
nel peggior momento del marito della signora Parker, quella
che nella coppia decide dove svernare in inverno
Un susseguirsi di buone cose
offensive e altre meno nelle proprie metà campo portano le squadre a
giocarsi punto a punto il quarto decisivo, quello dove solitamente
la Fortitudo trova quella marcia in più che ha sempre bollato
le vittorie interne
Il copione è il solito, stavolta è il
play usato col contagocce da Repesa a spaccare in due la
partita, un paio di minuti in stato di esaltazione portano al
massimo vantaggio, mentre Delfino contribuisce con i suoi
piazzati a mantenere avanti la squadra di casa, anche se gli ospiti
limano qualche cosa
A circa 90
secondi dal termine arriva il momento chiave della partita, dopo un
paio di azioni confuse, Repesa pensa bene di cambiare
Pozzecco, fa rientrare Basile e ritiene di poter amministrare
il punteggio fissato in questo momento sul 92-88
I punti di discussione sono
innumerevoli, quanto sia bravo Mottola in attacco e quanto sia
inutile in difesa, come si riesca sempre a trovare un avversario che
apparecchia dentro la nostra area, quanto servirebbe un giocatore capace anche di
attaccare il ferro se proprio non si trova un tiratore abile
nell'uscire dai blocchi, ma se Vujke avesse segnato entrambi i
liberi a 13 secondi dal termine staremmo commentando una
partita commovente col viso rigato da lacrime di gioia, invece ...
Ribaltamento di fronte e quinto fallo
di Mottola
Qui il nostro coach finisce la
frittata, nonostante (o forse proprio a causa di ciò) Pozzecco
spinga VDS per invitarlo ad entrare, la scelta cade sul giovane
Lorbek, mandato a tagliare fuori la molla umana Baston
Come nel peggiore degli incubi, il primo
libero esce e così il secondo, ma la palla viene arpionata in cielo
dall'ex Montecatini, il giovane Erasmo dorme e non pensa di
franargli addosso, gli concede l'attimo per la riapertura sull'uomo
libero da 3 e secondo la legge di Murphy il tiro entra senza toccare
altro che la rete
Inutile la preghiera allo scadere,
come inutile si dimostra il supplementare, Repesa decide di
prendersi tutti i meriti della sconfitta in arrivo e lascia a sedere
Pozzecco per farci godere un Basile che al momento non
farebbe la differenza nemmeno in prima divisione e logica
conseguenza sono gli errori in serie cha mandano i titoli di coda
Cosa dicono le cifre :
Niente di nuovo sotto il sole, lo
score dimostra come si possa perdere una partita casalinga segnando
97 punti nei tempi regolamentari tirando da 2 con un
favoloso 67,8%
Il gioco ideato dallo staff tecnico
per questo gruppo è fluido e funzionale, riesce miracolosamente a
nascondere i soliti difetti strutturali fino a giocarsela con tutti,
le poche palle perse, anche stavolta 12 in 45 minuti,
le grandi percentuali da 2 sono segnali evidenti di una palla che si
muove bene e crea buoni tiri, ma allo stesso tempo contro le grandi
corazzate la coperta corta viene alla luce, crudele e senza cuore
E' possibile, non facile, ma
possibile, giocare alla pari anche con chi parte col dominio reale e
non presunto delle aree, ma bisogna compensare, la buona
circolazione di palla aiuta,ma aiuterebbe ancora di più un uomo che
si aggiungesse agli esistenti per aprire la scatola, ormai anche i
sassi sanno che per difendersi dalla Skipper bisogna
chiudersi in area e le mani fredde dei nostri tiratori dall'arco,
anche stasera il 30,2% su 43 (?) tiri, non hanno
compensato per nulla ...
Carlos ha collezionato numeri
incredibili e portato a termine una prestazione più che ottima, ma
il ragazzo ha decisamente cambiato sistema di gioco, in attacco si
accontenta di qualche taglio e di piazzati da lontano, solo 2
falli subiti quando avevamo bisogno come l'aria di iniziative
personali, mentre in difesa non si nota più per gli sfondi subiti,
suo vecchio cavallo di battaglia e i 6 rimbalzi di media sono
solo un fugace ricordo
Tutto rimanda purtroppo a Basile,
l'uomo che sulla carta possiede gran parte delle qualità che andiamo
cercando, ma oggi è un fantasma, persino troppo ingombrante, la sua
presenza arriva a togliere minuti a chi è certamente più in palla,
0/7 dal campo non era quello che serviva per battere il
Maccabi anche in virtuale contumacia
Jasikevicius
Up & Down :
Nel bene e nel male torna d'attualità
il dinamico duo e la fiducia che non ha, almeno oggi,
Repesa nei confronti dei due
Pozzecco entra una prima volta
e si fa trovare impreparato, poi dalla seconda costruisce una gara
superba, l'unico a capire come portare dalla sua il fiscale metro
arbitrale adottato, due sue entrate sono gioia per gli occhi e un
suo assist al limite dell'incredibile lo consacra come l'uomo della
partita
LUI avevo vinto, i suoi
compagni gli hanno tolto il piacere ...
L'altra faccia della luna invece
inquieta, ancora una volta VDS vaga per il campo senza arte
ne parte, in difesa è come un fastidioso insetto che si scaccia con
un mano e in attacco, una volta trovato chiusi gli angoli per i suoi
tagli dal lato debole, è impalpabile
Si nota anche che lo stesso Repesa
sta perdendo la pazienza e comincia a non credere in questo ragazzo
dai piedi veloci che però non riesce ad adeguarsi al livello più
alto degli avversari che incontra in Eurolega, ma almeno, giudicando da questa sera, non deve commettere l'errore di unire le
sorti dei due, va bene pretendere concretezza, un obbligo per un
allenatore con una fantasia limitata al necessario, ma non vorremmo
che questa piccola scaramuccia danneggiasse il gruppo, non ne sentiamo
il bisogno
E adesso tutti verso l'astronave di
Pesaro, il countdown rischia di essere prossimo allo 0 ... |