Basterebbe aver
letto le prime battute a caldo di Repesa per capire che
l'umore è tendente al grigio, anche se obiettivamente non capiamo che
tipo di novità abbia portato la prima sconfitta ufficiale di questa
stagione
La prestazione globale della squadra è stata negativa, poco intensa,
ma in assoluto non abbiamo visto un approccio tecnico sbagliato,
perfino le scelte tattiche non hanno fatto danni particolari, ma si
è perso, si è stati surclassati nelle zone del campo dove era palese
il rischio
Il nostro
pacchetto lunghi è già deficitario dal punto di vista fisico nei
confronti dei pari ruolo incontrati sui campi italiani, ovvietà che
non poteva trovare diverso riscontro nei campi europei contro
personaggi che li calcano da anni, vedi l'eterno Middleton
La forza
alternativa dei vari VDS, Mottola, Lorbek è
nella velocità, nel dinamismo che se innescato a campo aperto non ha
eguali, ma per arrivare a questo occorre gestire il possesso palla in
maniera differente, bisogna aumentare la pressione per
recuperare palloni e difendere meglio il fortino, innescando il
contropiede dal rimbalzo offensivo
Troppo grande è
stata invece la differenza nel computo dei rimbalzi totale e troppo
scarsa la percentuale da fuori per compensarla, una pericolosità
relativa dall'arco dei 6,25 che rappresenta la
seconda nota dolente di questo inizio stagione
Ai difetti storici
si è aggiunta la prima partita anonima, se non dannosa, di
Vujanic, l'uomo che nel bene ha sempre firmato di suo pugno le
prime vittorie importanti, una sequenza di errori inaspettata, anche
se partendo dalle sue ultime prestazioni potevamo aspettarcelo
Inutile rammentare
che l'uomo che deve fungere da collegamento tra questi due reparti,
l'uomo che ieri doveva essere lo stopper di Tsartsaris, il
match winner ateniese e nel contempo l'arma per aprire la
scatola, si stava ancora leccando le ferite di un corpo che non ne
vuole sapere di reggere gli urti a cui si sottopone
Fermo ai box
Smodis, per espugnare Atene occorreva una prova maiuscola
dei cosiddetti veterani, ma il finlandese ha alzato bandiera bianca
al primo segnale di agonismo acceso, Delfino ha fatto solo
intravedere un potenziale disumano mai utilizzato a dovere e il
Basile stanco di questi giorni non poteva fare di più
La Fortitudo
deve stropicciarsi gli occhi per la prova di Mancinelli, un
giocatore che usato nel suo ruolo naturale di ala piccola
garantisce un rendimento elevato, rendersi conto che Lorbek è destinato
a grandi cose, che Vujanic, con questo tiro spuntato dall'arco, non
è pronto per farsi stritolare dall'atletismo nero imperante nella
NBA, ma una possibile arma illegale in Europa e chiedersi cosa
si vuole da questa stagione
Da fonti non del
tutto sicure si parla di un centro in arrivo per un provino, la
persistente presenza dello sloveno maggiore nella saletta del
fisioterapista piuttosto che sul campo di gioco potrebbe essere uno
dei motivi, ma la traccia giusta da seguire è quella seguita finora,
forse mancava una scoppola per ritrovare quella fame
che ha contrassegnato le prime uscite, è ora di riprendere il passo
Analizzare la
partita ci pare superfluo, basta commentare
alcune cifre per capire che l'effimero vantaggio iniziale
con i verdi assonnati è sfumato al primo cambio di ritmo, nel
momento in cui la difesa si è trovata a fronteggiare avversari
mediamente più alti il percorso per arrivare al massimo svantaggio
è stato semplice e obbligato, con il finale che forse ci premia
oltremisura
Il prossimo
impegno cade a puntino, arriva a Bologna la Benetton
che spesso ci ha surclassato, ma che viaggia a scartamento ridotto,
le assenze dei due lunghi Nicola e Garbajosa limitano
le tante opzioni di Ettore Messina, ma crediamo sia anche per
questo che gli stimoli per tirare fuori quella voglia di sbattersi a
cui si faceva riferimento prima, ci siano tutti, ma proprio tutti
Cosa dicono le
cifre :
Condizionante la
voce rimbalzi, Atene ne recupera 33, di cui ben 12 in
attacco, mentre i nostri si fermano a soli 23
Con questi numeri
è praticamente impossibile uscire vincitori da campi così difficili
e i soli 3 rimbalzi di Delfino fanno pensare che forse
la passata stagione godeva di altri tipi di tagliafuori,
giocate difensive che servivano per esaltare i suoi zompi felini,
cosa che oggi pare più complessa
I nostri centri
combinano per 12 rimbalzi totale e crediamo che non si debba
aggiungere altro
Altro numero
imbarazzante sono i soli 8 tiri complessivi presi dal campo
dagli stessi, segnale di un difficile rapporto con la difesa
schierata, altro tallone d'achille di questa prima parte della
stagione
Per ovviare a
questi problemi servirebbe una batteria di tiratori da fuori
decente, ma l'ennesimo flop dall'arco, il 26,3% non è
percentuale per battagliare a questo livello, suona sinistro
Up & Down :
Splendido Mancinelli, l'unico ad ottenere una valutazione in doppia cifra,
deciso a rimbalzo, ottimo sia sotto canestro che in difesa, autore
di buoni recuperi e perfino di una tripla importante
Il ragazzo è
tornato, il piccolo infortunio alla caviglia ha solo frenato una
esplosione che pare davvero sempre più prossima
1/4 da 2,
1/7 da 3, pochissima regia, difesa al limite della
sufficienza, sono parole e musica stonata che non siamo soliti
accostare a Vujanic, ma non è un caso che la sua peggior
partita in assoluto in maglia Skipper sia coincisa con la
prova più opaca della squadra
Certi suoi
compagni hanno stentato allo stesso modo, ma noi crediamo sempre che
le idee nebulose del playmaker contribuiscano e non poco ad
offuscare
quelle del resto della truppa e ieri i lunghi non sono stati
di certo facilitati, adesso lo aspetta la prova Edney, roba da ridere,
speriamo ...
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