IL COMMENTO DELLA PARTITA


06/11/03 - Eurolega : 
FORTITUDO vs KRKA Novo Mesto   97-86

 

Riparte l'Eurolega e si presenta a Bologna la squadra slovena del KRKA Novo Mesto, presenza abituale su questi schermi, squadra che riporta la memoria a momenti contrastanti, ad una dura sconfitta interna, il nome di Lakovic che ancora ci agita e soprattutto ad una vittoria esterna degli stessi sloveni in terra francese, una vittoria insperata che aprì le porte ad un complicato passaggio al secondo turno della Skipper di allora

Inutile negare che lo scoglio pare abbordabile, la curiosità di vedere in campo Becirovic, l'uomo il cui nome ha riempito le pagine dei quotidiani nella scorsa estate, non è sufficiente per metterci in ansia, anche se vorremmo proprio vedere la nostra squadra partire col piede giusto

L'avversario non è quindi all'altezza di coloro che hanno già inferto stilettate al cuore delle altre società italiane impegnate nella disfida continentale, certe espressioni contrariate intraviste in un campo spagnolo, per esempio, difficilmente troveranno posto al Paladozza, ma la squadra deve inviare segnali importanti e una prova di carattere pare essenziale in vista degli impegni futuri

Con questi presupposti si alza la palla a due

Nemmeno avessimo avuto la sfera di cristallo, gli sloveni partono con 3 canestri dall'arco, 3 tiri comodi concessi loro da una difesa pigra che si specchia in un attacco confuso dove la palla ristagna in mano a chiunque la riceva per primo e il 2-11 che indica il megatabellone è proprio quello che avevamo cercato di denunciare nel dopo gara della larga vittoria interna con Livorno

La Skipper gioca un primo quarto supponente, scarica mentalmente, il secondo fallo di VDS ne è l'emblema che lo stesso belga confermerà nell'immediato dopo gara, dato che il buon Repesa evidenzia con urli da girone dantesco al primo timeout

La sfuriata lascia il segno, un paio di buone conclusioni di Delfino rimettono in carreggiata il punteggio, qualche palla recuperata da Vujanic produce facili punti, ma la difesa sul pick&roll è un qualcosa di indecente, i cambi sono sempre inopportuni e fuori tempo, gli aiuti ritardati e anche la pochezza dell'avversario ne esce rivalutata da questa difesa alla camomilla

Non tutti sono attenti a questi dettagli, non se ne può fare una colpa quando nell'altro lato del campo sembra tutto facile

Mottola, il signore del piede perno, banchetta in area, dare la palla sotto al finlandese è meglio che affidare i propri risparmi ad un consulente globale (ci volesse molto ...)  e se contestualmente entra Pozzecco che mette in scena una delle partite più concrete mai viste in maglia Fortitudo, l'attacco si trasforma in una macchina da canestri per il 56-41 di fine secondo quarto

Si è parlato spesso, magari a sproposito, della necessità di vedere finalmente una prova matura di tutto il complesso e a dimostrarne il bisogno arriva il momento più basso di tutta la stagione

Basile in marcatura sul povero Becirovic, talento sconfinato costretto a strisciare i piedi sul campo grazie a quelle ginocchia traditrici, pare voler fare la controfigura a Casper, il fantasmino, Sani lo punta e si invola (?) a canestro quasi attraversandolo dalla facilità con cui taglia il burro della nostra difesa per offrire cioccolatini a tutti i compagni

Il finlandese incappa in un momento di eccessiva autostima e scaglia ogni pallone che gli arriva verso il canestro senza preoccuparsi della distanza dallo stesso, Vujanic se la prende col ferro che ammacca in continuazione anche con tiri che più liberi non potrebbero essere e il giovane Lorbek ci ricorda che in difesa non è perfetto come le sue percentuali da 3

Come capita regolarmente, quasi tutto rifare, Gelsomino rimescola le carte e finalmente pesca dalla profonda panchina i due uomini, diremmo gli unici due, che hanno voglia di farsi notare e forse qualcosa da dimostrare

La grande voglia di Prato, un vero rapace che si lancia a ghermire rimbalzi e palloni senza padrone e la pulizia tecnica di Smodis, sempre più lanciato verso un grande recupero, tengono lontano il Novo Mesto, squadra pulita nei giochi quanto semplice nelle esecuzioni e almeno stavolta precisa al tiro con uno stupefacente Duscak

C'è spazio anche per un cammeo di Gardner, minuscolo play di colore, una stella NCAA, grande avversario di Jay Williams nelle sfide tra la sua Arizona e Duke, giocatore che ha pagato esageratamente la scelta controcorrente di non uscire anzitempo dal College, tanto dal passare da una possibile scelta NBA molto alta al non essere scelto del tutto

Il finale è tutto tranne che palpitante, si sfiorano i 100 punti con percentuali di pregio, ma noi e lo stesso staff tecnico della Skipper abbiamo provato un sapore agrodolce nel giudicare con serenità questa vittoria

Siamo consci che è vitale passare il turno, arrivare nelle Top16, ma lo siamo altrettanto nel valutare la forza degli avversari, sappiamo che certi cali di tensione non sono accettabili e la forza mentale che solitamente aiuta nel compiere le grandi imprese la si alleva, la si cresce proprio nelle partite sulla carta più semplici

Via con la prossima trasferta ateniese ospiti di Obradovic, il coach più vincente in assoluto sulle tavole di legno continentali che si trova per le mani la peggior formazione da lui mai allenata in terra ellenica, già costretto dalla dura sconfitta impartitagli da Sabonis e soci a rincorrere, sapendo che una seconda sconfitta consecutiva aprirebbe scenari impensati nel club che solo due anni fa alzava la Coppa a pochi chilometri da noi


Cosa dicono le cifre :

Mai come stavolta le nude cifre depistano, non raccontano l'indolenza di Delfino, il passaggio a vuoto di Basile e i troppi canestri concessi da VDS che nella costante ricerca della stoppata si è trovato spesso per aria, con i palloni scaricati da Becirovic che arrivavano docilmente nel canestro

A parte questo, solita percentuale oltre il 60% da 2, la solita fatica da 3, un 33,3% che in Europa ti condanna e per la prima volta un divario positivo pesante nel computo delle palle perse recuperate, anche se la pressione difensiva slovena pungeva davvero poco

Da applausi il percorso netto al tiro da 2 di Smodis, finalmente in campo per ben 29 minuti

Up & Down :

Nessun dubbio, Pozzecco gioca una partita diligente, segna con continuità quando serve e regala la perla della serata, un passaggio simile ad un missile terra aria che attraversa il campo e passando misteriosamente tra le mani di metà dei giocatori in campo finisce docilmente in quelle di Vujanic che appoggia al tabellone, un passaggio che solo il talento di Gianmarco poteva anche solo pensare possibile, figuriamoci realizzare

Uno dei tanti motti degli addetti ai lavori recita che è frequente vedere un giocatore al rientro giocare una grande partita per poi ripartire da lontano nelle seguenti

Crediamo Basile ne sia la conferma, dopo l'exploit varesino ha messo in fila due prestazioni preoccupanti, che proprio il motto di cui sopra lascia sperare siano figlie del momento, difficile, ma ampiamente superabile

Magari già da mercoledì prossimo ...

 
 

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