Come da previsioni
la partita odierna si è presto trasformata in una passerella per chi
solitamente segue seduto in panchina ed un commento sull'andamento
del risultato è del tutto superfluo, la scontata vittoria ci ha
consentito di raggiungere il massimo che ci era consentito in fase
di analisi della composizione del girone, il terzo posto alle spalle
di due delle più autorevoli pretendenti al trofeo continentale,
riteniamo allora sia giusto dedicare questo spazio ad una
riflessione accurata sugli spunti offerti da queste 14 partite
Le cifre spesso nascondono verità palesi, ma altrettanto spesso sono
un'immagine reale dello stato di salute della squadra nel suo
complesso o del singolo
giocatore e ne tracciano sempre un profilo preciso, nel bene o
nel male
Il cammino che ci
ha portato in dono le 8 vittorie è stato tortuoso, equamente
ripartito tra casa e trasferta e solo le due gare interne perse ai
supplementari ci hanno impedito di andare oltre i nostri limiti, ma
proprio questo andamento ed il modo in cui si sono lasciate agli
avversari quelle due partite rappresenta il trampolino di lancio per
la nostra disamina
La squadra ha dimostrato di non soffrire la pressione che
spesso attanaglia chi viaggia, Repesa ha insegnato ai suoi di
giocare allo stesso modo ovunque e questo è un grande pregio,
difficilmente vedremo la Skipper mollare la presa, ma finora il
progetto si regge esclusivamente sulla bontà dei nostri giochi
d'attacco e per questo presente alcune incognite
Come è
intuibile le cifre prodotte nel campionato italiano subiscono grossi
svarioni se confrontate con quelle della competizione europea, la difesa concede il 53,9% nel
tiro da due rispetto al solo 51,4% della TIM Cup mentre nella lotta
ai rimbalzi si passa da un quoziente attivo di 1,4 ad uno negativo
di ben 2,7 sotto i tabelloni europei
Fin troppo
evidente l'imbarazzo generale dei nostri quattro lunghi nei
confronti dei loro pari ruolo, una forbice che difficilmente viene a
crearsi nei campi della penisola, la qualità e la quantità dei
centri è sempre più scarsa e i nostri difetti si riescono a
nascondere contro squadre deboli, ma riaffiorano prepotentemente
contro le corazzate attrezzate per i grandi risultati
Quando ti trovi a
subire a rimbalzo, significa che concedi molti secondi tiri e
fatichi a chiudere il contropiede, se a questo si aggiunge che il
peso specifico dell'avversario in genere permette a loro più tiri
ravvicinati, quindi a più alta percentuale di realizzazione, si
capisce come, nonostante gli insistenti richiami del nostro tecnico,
la Skipper è una squadra che per esprimersi al massimo deve, con questa
composizione del roster, sviluppare al meglio il suo gioco offensivo
Un altro dato a
sfavore della nostra difesa è il numero dei falli commessi, tendenza
confermata anche dal campionato italiano, quindi non imputabile a
metri arbitrali differenti, generalmente sono 2,5 in più di quelli
subiti, cifra che ha contribuito e non poco a mandare in lunetta gli
avversari un numero eccessivo di volte, ben oltre i 3 tentativi per
partita rispetto ai nostri, sintomo di chimica di squadra ancora da
definire in questo fondamentale
Anche, o solo, per
questo motivo diventa sempre più fondata la voce dell'arrivo di un
nuovo giocatore proprio in questo ruolo, un centro di stazza, non
obbligatoriamente dotato di grandi movimenti spalle a canestro, ma in
grado di occupare spazio in area e capace di fornire quegli aiuti
sulle penetrazioni che sono la nota dolente della stagione
Gli esterni in
genere il loro lavoro lo fanno con costanza, nonostante il tiro da
fuori sia uno degli altri dati negativi della stagione, riescono lo
stesso a non concedere tiri facili, soprattutto in coppa dove forse
la concentrazione è spesso più alta, subire solo il 35,8% da oltre
l'arco è una cifra decisamente buona e da mantenere inalterata

Si diceva che
l'attacco è l'ultimo dei problemi, infatti con 86,1 punti a sera
ci collochiamo al secondo posto in questa speciale classifica e anche
tenendo conto dei 3 over time disputati questo dato ci mostra
come non è questa la direzione nella quale lavorare più alacremente,
ma nel caso insistere sui rimbalzi, il buon 52,1% da due risente di
questo handicap nei confronti del formidabile 57,9% che registriamo
nelle sfide nazionali dove appunto riusciamo a sviluppare con più
facilità il contropiede, ovviando in parte al
pessimo 34,7% da tre che in Europa passa ad un quasi soddisfacente
37,1%
Per puntare in
alto si deve quindi insistere su questi punti, migliorare la difesa
su tutti i punti di vista, affinare i meccanismi di aiuto, decisivi
in questo basket costruito sui giochi a due, incrementare il numero
e la qualità del taglia fuori difensivo, base per la conquista del
rimbalzo e fare una deciso passo in avanti, ma in questo caso la
scarsa esperienza media incide molto, nella gestione dei falli
personali
Da questa analisi
per sommi capi passiamo al dettaglio per singolo giocatore
Il primo indiziato
(che però gode di tutte le attenuanti del caso, al suo primo anno
serio, dopo una stagione da terzo lungo a soli 12,5 minuti di media,
non può diventare il capro espiatorio) è il caro VDS, partito a
razzo con statistiche da urlo, si è trovato purtroppo a mal partito
in Eurolega dove il suo apporto di punti non supera gli 8 a sera,
causati anche dal crollo verticale nelle percentuali al tiro, se in
Italia è ben sopra il 64% da due e sfiora il 70% ai liberi, in
Europa realizza solo il 53,7% da due e un deficitario 54,2% dalla
lunetta
Essendo i suoi
colleghi di reparto in possesso di altre caratteristiche, venendo a
mancare l'unico vero uomo d'area o peccando lo stesso di evidenti
lacune difensive, la quadratura del cerchio stenta ad arrivare,
fermo restando la bocciature definitiva della scelta infelice di affiancargli l'inesperienza
di Lorbek
Mottola non va
assolutamente criticato, lui è in grado di offrire un certo
rendimento e oltre a quello fatica ad andare, ma è stupefacente come
Hanno insacchi 11,4 punti a sera sia in campionato che in
coppa, che strappi rispettivamente 4,1 e 4,0 rimbalzi in 23,7 minuti
di utilizzo in Italia rispetto ai 23,1 in Europa, con percentuali
non del tutto dissimili
Che il finlandese
non fosse un cuor di leone lo si sapeva, lascia solo perplesso il
rischio che si è deciso di correre inserendolo in quartetto dove il
più esperto veniva da una stagione oltremodo negativa, su diversi
punti di vista, ovvero Smodis ....
Matjaz nonostante
tutto è il nostro personalissimo MVP di questa prima fase, pur con alti e bassi va assolutamente rimarcato il suo
percorso, 13,2 punti, 59,1% da due, 48,4% da 3, 90,3% ai liberi e
5,1 rimbalzi in 27 minuti scarsi di utilizzo, un giocatore molto
diverso da quello spesso nervoso e incapace di reagire alle
avversità che in campionato non va oltre i 20,4 minuti e gli 8,5
punti
La sua presenza è
stata fondamentale in diverse vittorie, l'attacco fluido nasceva
anche dalle su mani e se diverse volte ci si è chiesti quale era
l'evidente differenza tra certe gare, lui era sempre uno dei
principali motivi e non ci nascondiamo dietro ad un dito dicendo che
le sorti della nostra amata Skipper si reggono anche sull'impatto
che lo sloveno dimostra di saper offrire, ma che stenta a
consolidare
Non
ci discostiamo molto dalla valutazione precedente per parlare di
Delfino, anche lui più incisivo in questo genere di partite,
probabilmente entrambi sono legati alle motivazioni forti che
arrivano dalle sfide importanti, concetto che non condividiamo, un
giocatore, a questi livelli,dovrebbe essere in grado di trovare al
suo interno gli stimoli giusti ogni partita, ma non troviamo altra
spiegazione per un ragazzo che in coppa segna circa 13 punti di
media conditi da 6 rimbalzi mentre in campionato si attesta sulla
doppia cifra esatta per punti con soli 4,7 rimbalzi
Sempre dalle
statistiche arrivano altre conferme importanti, Pozzecco è alla sua
migliore stagione di sempre, secondo noi, come giocatore non
protagonista e basta leggere due dati per capire la differenza
rispetto ad altri anni magari più prolifici, ben 5,5 assist per
partita contro le sole 2,4 palle perse che bissano i 4,3 in
campionato rispetto alle 2 alla voce palloni regalati
Vujanic ha
incontrato qualche ostacolo in più rispetto al campionato, ma ha
reagito da grande agonista ed è stato in grado di mantenere un bel
rendimento alzando non di poco le percentuali dalla lunga distanza,
un valido 39,5% che migliora il già molto migliorato rispetto alle
prime uscite 37,4% del campionato
Resterebbe ancora
la voglia di parlare di Basile, il Capitano di lungo corso, ma i
troppi guai fisici gli hanno negato di offrire alla causa tutto
quello che ci si aspettava, i suoi compagni hanno reagito alla
perfezione alla sua assenza, ma alla lunga il suo apporto è
insostituibile
Ovvie
le difficoltà dei giovani, il palcoscenico continentale resta ancora
un osso troppo duro, anche se Belinelli lascia sempre trasparire un
talento fantastico, ma dalla panchina dovrebbe alzarsi, prima o poi,
anche il Guyton dello scorso anno e non il timido ragazzino di oggi
che non è capace di fare meglio di un insoddisfacente 10/28 dal
campo che non aiuta certo gli scettici a cambiare idea sul suo
ingaggio
Lorbek ha chiuso
con una una bella prestazione, ma in una gara troppo facile,
praticamente una amichevole e ci duole ammettere che speriamo con
tutto il cuore che i chili promessi da Alton Ford, sempre la
trattativa vada in porto, ci aiutino a risolvere quei problemi che
la giovane età del nostro ha aiutato a creare ...
Lunedì 23 febbraio
avranno luogo i sorteggi per definire i 4 gironi dai quali usciranno
le squadre destinate a sfidarsi alla Final Four di Tel Aviv e
nonostante il vero obiettivo della stagione fosse la qualificazione
alle Top 16 e non l'accesso alle finali, ci sono buone possibilità
di usufruire di un girone non proibitivo, il terzo posto finale ci
ha permesso di essere inseriti nella seconda fascia di merito e
chissà che non sia la volta buona che anche la dea bendata si
interessi alle nostre sorti ...
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