IL COMMENTO DELLA PARTITA


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/02/04 - Eurolega : FORTITUDO vs  Unicaja Malaga 82-60

 

Come da previsioni la partita odierna si è presto trasformata in una passerella per chi solitamente segue seduto in panchina ed un commento sull'andamento del risultato è del tutto superfluo, la scontata vittoria ci ha consentito di raggiungere il massimo che ci era consentito in fase di analisi della composizione del girone, il terzo posto alle spalle di due delle più autorevoli  pretendenti al trofeo continentale, riteniamo allora sia giusto dedicare questo spazio ad una riflessione accurata sugli spunti offerti da queste 14 partite

Le cifre spesso nascondono verità palesi, ma altrettanto spesso sono un'immagine reale dello stato di salute della squadra nel suo complesso o del singolo giocatore e ne tracciano sempre un profilo preciso, nel bene o nel male

Il cammino che ci ha portato in dono le 8 vittorie è stato tortuoso, equamente ripartito tra casa e trasferta e solo le due gare interne perse ai supplementari ci hanno impedito di andare oltre i nostri limiti, ma proprio questo andamento ed il modo in cui si sono lasciate agli avversari quelle due partite rappresenta il trampolino di lancio per la nostra disamina

La squadra ha dimostrato di non soffrire la pressione che spesso attanaglia chi viaggia, Repesa ha insegnato ai suoi di giocare allo stesso modo ovunque e questo è un grande pregio, difficilmente vedremo la Skipper mollare la presa, ma finora il progetto si regge esclusivamente sulla bontà dei nostri giochi d'attacco e per questo presente alcune incognite

Come è intuibile le cifre prodotte nel campionato italiano subiscono grossi svarioni se confrontate con quelle della competizione europea, la difesa concede il 53,9% nel tiro da due rispetto al solo 51,4% della TIM Cup mentre nella lotta ai rimbalzi si passa da un quoziente attivo di 1,4 ad uno negativo di ben 2,7 sotto i tabelloni europei

Fin troppo evidente l'imbarazzo generale dei nostri quattro lunghi nei confronti dei loro pari ruolo, una forbice che difficilmente viene a crearsi nei campi della penisola, la qualità e la quantità dei centri è sempre più scarsa e i nostri difetti si riescono a nascondere contro squadre deboli, ma riaffiorano prepotentemente contro le corazzate attrezzate per i grandi risultati

Quando ti trovi a subire a rimbalzo, significa che concedi molti secondi tiri e fatichi a chiudere il contropiede, se a questo si aggiunge che il peso specifico dell'avversario in genere permette a loro più tiri ravvicinati, quindi a più alta percentuale di realizzazione, si capisce come, nonostante gli insistenti richiami del nostro tecnico, la Skipper è una squadra che per esprimersi al massimo deve, con questa composizione del roster, sviluppare al meglio il suo gioco offensivo

Un altro dato a sfavore della nostra difesa è il numero dei falli commessi, tendenza confermata anche dal campionato italiano, quindi non imputabile a metri arbitrali differenti, generalmente sono 2,5 in più di quelli subiti, cifra che ha contribuito e non poco a mandare in lunetta gli avversari un numero eccessivo di volte, ben oltre i 3 tentativi per partita rispetto ai nostri, sintomo di chimica di squadra ancora da definire in questo fondamentale

Anche, o solo, per questo motivo diventa sempre più fondata la voce dell'arrivo di un nuovo giocatore proprio in questo ruolo, un centro di stazza, non obbligatoriamente dotato di grandi movimenti spalle a canestro, ma in grado di occupare spazio in area e capace di fornire quegli aiuti sulle penetrazioni che sono la nota dolente della stagione

Gli esterni in genere il loro lavoro lo fanno con costanza, nonostante il tiro da fuori sia uno degli altri dati negativi della stagione, riescono lo stesso a non concedere tiri facili, soprattutto in coppa dove forse la concentrazione è spesso più alta, subire solo il 35,8% da oltre l'arco è una cifra decisamente buona e da mantenere inalterata

Si diceva che l'attacco è l'ultimo dei problemi, infatti con 86,1 punti a sera ci collochiamo al secondo posto in questa speciale classifica e anche tenendo conto dei 3 over time disputati questo dato ci mostra come non è questa la direzione nella quale lavorare più alacremente, ma nel caso insistere sui rimbalzi, il buon 52,1% da due risente di questo handicap nei confronti del formidabile 57,9% che registriamo nelle sfide nazionali dove appunto riusciamo a sviluppare con più facilità il contropiede, ovviando in parte al pessimo 34,7% da tre che in Europa passa ad un quasi soddisfacente 37,1%

Per puntare in alto si deve quindi insistere su questi punti, migliorare la difesa su tutti i punti di vista, affinare i meccanismi di aiuto, decisivi in questo basket costruito sui giochi a due, incrementare il numero e la qualità del taglia fuori difensivo, base per la conquista del rimbalzo e fare una deciso passo in avanti, ma in questo caso la scarsa esperienza media incide molto, nella gestione dei falli personali 

Da questa analisi per sommi capi passiamo al dettaglio per singolo giocatore

Il primo indiziato (che però gode di tutte le attenuanti del caso, al suo primo anno serio, dopo una stagione da terzo lungo a soli 12,5 minuti di media, non può diventare il capro espiatorio) è il caro VDS, partito a razzo con statistiche da urlo, si è trovato purtroppo a mal partito in Eurolega dove il suo apporto di punti non supera gli 8 a sera, causati anche dal crollo verticale nelle percentuali al tiro, se in Italia è ben sopra il 64% da due e sfiora il 70% ai liberi, in Europa realizza solo il 53,7% da due e un deficitario 54,2% dalla lunetta

Essendo i suoi colleghi di reparto in possesso di altre caratteristiche, venendo a mancare l'unico vero uomo d'area o peccando lo stesso di evidenti lacune difensive, la quadratura del cerchio stenta ad arrivare, fermo restando  la bocciature definitiva della scelta infelice di affiancargli l'inesperienza di Lorbek

Mottola non va assolutamente criticato, lui è in grado di offrire un certo rendimento e oltre a quello fatica ad andare, ma è stupefacente come Hanno insacchi 11,4 punti a sera sia in campionato che in coppa, che strappi rispettivamente 4,1 e 4,0 rimbalzi in 23,7 minuti di utilizzo in Italia rispetto ai 23,1 in Europa, con percentuali non del tutto dissimili

Che il finlandese non fosse un cuor di leone lo si sapeva, lascia solo perplesso il rischio che si è deciso di correre inserendolo in quartetto dove il più esperto veniva da una stagione oltremodo negativa, su diversi punti di vista, ovvero Smodis ....

Matjaz nonostante tutto è il nostro personalissimo MVP di questa prima fase, pur con alti e bassi va assolutamente rimarcato il suo percorso, 13,2 punti, 59,1% da due, 48,4% da 3, 90,3% ai liberi e 5,1 rimbalzi in 27 minuti scarsi di utilizzo, un giocatore molto diverso da quello spesso nervoso e incapace di reagire alle avversità che in campionato non va oltre i 20,4 minuti e gli 8,5 punti

La sua presenza è stata fondamentale in diverse vittorie, l'attacco fluido nasceva anche dalle su mani e se diverse volte ci si è chiesti quale era l'evidente differenza tra certe gare, lui era sempre uno dei principali motivi e non ci nascondiamo dietro ad un dito dicendo che le sorti della nostra amata Skipper si reggono anche sull'impatto che lo sloveno dimostra di saper offrire, ma che stenta a consolidare

Non ci discostiamo molto dalla valutazione precedente per parlare di Delfino, anche lui più incisivo in questo genere di partite, probabilmente entrambi sono legati alle motivazioni forti che arrivano dalle sfide importanti, concetto che non condividiamo, un giocatore, a questi livelli,dovrebbe essere in grado di trovare al suo interno gli stimoli giusti ogni partita, ma non troviamo altra spiegazione per un ragazzo che in coppa segna circa 13 punti di media conditi da 6 rimbalzi mentre in campionato si attesta sulla doppia cifra esatta per punti con soli 4,7 rimbalzi

Sempre dalle statistiche arrivano altre conferme importanti, Pozzecco è alla sua migliore stagione di sempre, secondo noi, come giocatore non protagonista e basta leggere due dati per capire la differenza rispetto ad altri anni magari più prolifici, ben 5,5 assist per partita contro le sole 2,4 palle perse che bissano i 4,3 in campionato rispetto alle 2 alla voce palloni regalati

Vujanic ha incontrato qualche ostacolo in più rispetto al campionato, ma ha reagito da grande agonista ed è stato in grado di mantenere un bel rendimento alzando non di poco le percentuali dalla lunga distanza, un valido 39,5% che migliora il già molto migliorato rispetto alle prime uscite 37,4% del campionato

Resterebbe ancora la voglia di parlare di Basile, il Capitano di lungo corso, ma i troppi guai fisici gli hanno negato di offrire alla causa tutto quello che ci si aspettava, i suoi compagni hanno reagito alla perfezione alla sua assenza, ma alla lunga il suo apporto è insostituibile

Ovvie le difficoltà dei giovani, il palcoscenico continentale resta ancora un osso troppo duro, anche se Belinelli lascia sempre trasparire un talento fantastico, ma dalla panchina dovrebbe alzarsi, prima o poi, anche il Guyton dello scorso anno e non il timido ragazzino di oggi che non è capace di fare meglio di un insoddisfacente 10/28 dal campo che non aiuta certo gli scettici a cambiare idea sul suo ingaggio

Lorbek ha chiuso con una una bella prestazione, ma in una gara troppo facile, praticamente una amichevole e ci duole ammettere che speriamo con tutto il cuore che i chili promessi da Alton Ford, sempre la trattativa vada in porto, ci aiutino a risolvere quei problemi che la giovane età del nostro ha aiutato a creare ...

Lunedì 23 febbraio avranno luogo i sorteggi per definire i 4 gironi dai quali usciranno le squadre destinate a sfidarsi alla Final Four di Tel Aviv e nonostante il vero obiettivo della stagione fosse la qualificazione alle Top 16 e non l'accesso alle finali, ci sono buone possibilità di usufruire di un girone non proibitivo, il terzo posto finale ci ha permesso di essere inseriti nella seconda fascia di merito e chissà che non sia la volta buona che anche la dea bendata si interessi alle nostre sorti ... 

 
 

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