Il trofeo è finito
meritatamente nelle mani dei giocatori di Ettore
Messina, un gruppo fantastico che non lascia trasparire
punti deboli, possiede una capacità congenita di dominare i
propri nervi e di costruire sempre la giocata giusta al
momento giusto, una grandissima squadra
Reso il giusto omaggio ai
campioni, ci rendiamo conto che non sarà facile evitare di
analizzare questa ennesima sconfitta senza parlare della
domanda che è serpeggiata trai tifosi fino all'uscita della
versione ufficiale, come mai non si è
lasciato lo spazio dovuto all'unico giocatore che pareva in
grado di capirci qualcosa nella neppure troppo arroccata
difesa pesarese ?
Scelta
tecnica, dietro questa stringata affermazione si è
trincerato l'allenatore nel dopo partita, concetto plausibile che non ha
però soddisfatto in pieno nessuno e reso ancora più
complesso il difficile rapporto tra i desideri del coach di guidare
una squadra votata alla difesa e la realtà, dove i difensori
validi si contano sulle dita di una mano, forse ...
Non è del tutto campata in
aria la logica di inserire Guyton per stringere le maglie di
una difesa colabrodo e di tentare in questo modo di prendere
in mano il ritmo della gara che è ben noto sorridere a
Pesaro quando si tratta di attaccare a viso aperto, ma se
l'unico risultato è quello di incassare 31 punti in dieci
minuti, bisogna dimostrare un pizzico di umiltà e farsi un
esame di coscienza
Nessuno è in grado di
affermare con certezza che la gara avrebbe avuto un diverso
finale se nel quarto decisivo ci fosse stato in campo Pozzecco, ma una regola non scritta
recita che solitamente gioca chi se lo è meritato sul campo e
non chi dovrebbe esserci secondo il piano studiato a
tavolino
Ci sono ormai diverse
scommesse perse, il finlandese la più evidente, non per
questo si dovrebbe combattere contro i mulini a vento per
sostenere le tesi estive, ad oggi questa squadra non è in
grado di reggere il confronto in difesa con le formazioni di
alta classifica e
allora dovrebbe, a volte, quando serve, snaturarsi e cercare il gioco a campo aperto
dove il Pozz ha dimostrato di essere un protagonista
assoluto, ma evidentemente questa idea è del tutto rigettata
Noi siamo estimatori della
prima ora del nostro tecnico, ci sono molti aspetti della
sua persona che ci soddisfano in pieno, ma riteniamo
doveroso esprimere tutti i nostri dubbi sulla mancanza di
elasticità mentale che spesso dimostra e
non vorremmo giocarci l'accesso alle F4 di Tel Aviv per
questo motivo, giusto restare a casa se gli avversari si
dimostreranno più bravi, ma intollerabile farlo a causa di
troppa testardaggine
Ci
siamo allungati in questa chiosa perchè pensiamo sia
l'immagine reale del difficile momento che sta passando la
Skipper, incapace di reagire alle rotture prolungate di
diversi giocatori, grandi protagonisti dell'avvio di
stagione, oggi dannosi e incapace di replicare a 24 ore di
distanza l'egregia partita vista con Napoli
Se per il finnico è
conclamata la sua incapacità di fornire un qualsiasi tipo di
apporto difensivo, per il serbo si sta allungando la serie
di gare incolori, non ci capacitiamo del nulla che sta offrendo alla
causa senza motivazioni evidenti e siamo ben consci che se
non tornerà a recitare da fenomeno quale è, ci attendono giornate grigie
Ormai è nostra consuetudine
partire nella nostra analisi dalle cattive notizie e
allora andiamo a toccare il secondo nervo scoperto del
momento, quello che
riguarda Smodis e il suo insopportabile atteggiamento che
abbiamo rimarcato fin dalla sua presentazione e che ormai è diventato un problema di
difficile soluzione
La prestazione di Tel Aviv
aveva illuso tutti, pareva essere tornato ad una discreta
condizione fisica e da qui ad un rendimento in linea con le
aspettative, ma è stato un fuoco di paglia, dal giorno dopo
è tornato ad essere un uomo sull'orlo di una crisi di nervi
e onestamente crediamo di non poterlo sopportare a lungo
Quando
indossava la maglia degli odiati cugini era solito irridere
avversari e pubblico con gesti poco edificanti, quante volte
lo abbiamo visto tornare in difesa zittendo i tifosi con
l'indice sulle labbra, mettendosi le mani sulle orecchie e
via discorrendo, tutti atteggiamenti boriosi che solo le
mille vittorie delle sua squadra facevano passare in
cavalleria, ma che in una società meno nobile come la nostra non
sono accettabili
La ridicola sceneggiata, al di là del fallo
tecnico raccolto, è stupida e senza senso, da lui ci
aspettiamo leadership a tutto tondo e nulla di buono potrà
mai uscire da uno che passa più tempo a litigare con il
mondo intero che a concentrarsi sui suoi compiti, avremmo
preferito lottare qualche minuto ancora per battere Napoli piuttosto che vedergli
concedere metri di spazio ad Elliott, l'uomo che secondo noi ha deciso la semifinale, perso
una infinità di volte dallo sloveno che non possiamo pensare
non sia stato avvisato dai suoi allenatori delle
pericolosità esterna dell'americano di Melillo
Ormai Matjaz deve convivere
con il personaggio negativo che si è creato con le sue mani,
non fosse che in fin dei conti è un nostro giocatore e che
gli arbitri lo attendono al varco, a Forlì non ci hanno pensato un
secondo a rendergli la pariglia fischiandogli un
intenzionale del tutto veniale, è un dato di fatto che
questa specie di ripicca scontata danneggia la
squadra intera e sarebbe quindi ora di darci un bel taglio
netto
Chiusa la parentesi meno
piacevole, proviamo a capire come possa aver fatto la
Skipper a dominare Napoli ed a mettere in crisi la Scavolini al
punto che Guyton ha avuto per le mani la palla del sorpasso, una
tripla comoda sul 90-91 che purtroppo non ha trovato
altro che il ferro mentre dall'altra parte il mai
dimenticato Djordjevic
andava ad insaccare i liberi del +3, divario non più
colmato
Da tempo attendevamo con
ansia il ritorno del Capitano e Basile non si è fatto
pregare, ha disputato due partite eccezionali, ottimo contro
Napoli, incredibile contro Pesaro dove oltre a segnare a
raffica ha tenuto egregiamente un campione come Alphonso Ford
Ormai è tornato quel grande
giocatore che si era intravisto prima dell'infortunio, l'uomo sul quale fondare il
gioco, ma non va lasciato solo e non possiamo pensare possa
giocare 40 minuti a sera a questi ritmi
Gianluca è l'unico in grado
di dire la sua in entrambi i lati del campo, un fattore in
difesa e una sentenza in attacco, attualmente sta incarnando
il nostro spirito al suo meglio e per lui ci è dispiaciuto
tantissimo, lui ci ha davvero messo il cuore per provare a
vincerla questa coppa, ha davvero dato seguito coi fatti alle parole degli ultimi giorni
La seconda nota positiva è la
prestazione roboante di VDS, dominatore delle aree sia nei quarti che
in semifinale, 34 punti e 20 rimbalzi, 10/12 dal campo,
14/16 dalla lunetta, ben 64 di valutazione sono cifre a cui
non siamo abituati e appartengano a questo ragazzo
privo del talento naturale di Smodis, privo della tecnica
sopraffina di Mottola, ma generoso, intelligente
Quali sono allora le
conclusioni che possiamo trarre da questa lunga trasferta
forlivese ?
Sicuramente ci ha portato in
dote diversi dubbi, lo stato di forma di Vujanic,
imbarazzante, la crisi nera che da tempo attanaglia Mottola,
il lento processo di inserimento di AJ, ancora lontano
dall'efficacia che si conosceva, le scelte di Repesa,
apparso insicuro e una difesa che non va
D'altro canto il gruppo è di
sicuro talento, Delfino è stato volutamente lasciato in
disparte, non stava benissimo, ma è stato lo stesso utile la
dove gli altri faticano, mentre il Capitano è sempre di più
il faro di questa Skipper che si stava preparando ad
abbracciare Alton Ford prima che questi decidesse
altrimenti, l'ennesima macchia nei rapporti tra Fortitudo e
i giocatori americani
Cosa dicono le cifre :
Il tappeto rosso steso dalla
Pompea, la solita partita dove non capisci mai quanti meriti
abbia la tua squadra e quanti demeriti l'avversario, inquina
le medie, ma 45/63 da 2, il 71,4% sono cifre di assoluta
valenza e fanno capire quanto il nostro attacco non sia il
nostro punto debole e perchè nel momento in cui il tiro da 3
entra con regolarità, anche stavolta mira insufficiente, un
misero 29,1%, nulla ci è precluso
Guardando solo la partita
contro la Scavolini appare evidente
il limite della nostra difesa, troppi rimbalzi offensivi
concessi, troppi tiri non contestati concessi a tiratori che
noi ci sogniamo di avere, tutto materiale che ormai dovremmo
sapere a memoria
Niente altro può uscire dai
numeri, quando si perde una gara dove la
valutazione globale ribalta il punteggio, 107-102 Skipper,
significa che sono i dettagli, leggi anche valore aggiunto
di certi veterani rotti a mille battaglie, quelli che hanno
deciso il risultato finale, ennesimo segnale di una squadra
buona, ma non ancora conscia dei propri mezzi
Up & Down :
Non possiamo esimerci
dall'impalmare Basile, ragazzo che sta affrontando
diverse traversie, da mesi lotta con infortuni a catena, ma
la speranza di sfidare i campioni era legata ad un filo e
questo filo lo ha retto fino all'ultimo lui, con le sue 6
triple, con i suoi 6 assist, i suoi 27 punti
Non avete idea della fatica
che stiamo facendo, ma non ci possiamo esimere, la Skipper
credeva nella Coppa, ma per arrivare a questo serviva il Vujanic che tutti avevano ammirato in tante gare sublimi, ma
quello che si è presentato a Forlì è stato il gemello
incapace e se dobbiamo indicare il colpevole, il nostro dito è decisamente puntato verso il
numero 13 ... |