IL COMMENTO DELLA PARTITA


Coppa Italia

26/02/04 - 
FORTITUDO vs Pompea Napoli  86-54

27/02/04 - FORTITUDO vs  Scavolini Pesaro  92-101

 

Il trofeo è finito meritatamente nelle mani dei giocatori di Ettore Messina, un gruppo fantastico che non lascia trasparire punti deboli, possiede una capacità congenita di dominare i propri nervi e di costruire sempre la giocata giusta al momento giusto, una grandissima squadra

Reso il giusto omaggio ai campioni, ci rendiamo conto che non sarà facile evitare di analizzare questa ennesima sconfitta senza parlare della domanda che è serpeggiata trai tifosi fino all'uscita della versione ufficiale, come mai non si è lasciato lo spazio dovuto all'unico giocatore che pareva in grado di capirci qualcosa nella neppure troppo arroccata difesa pesarese ?

Scelta tecnica, dietro questa stringata affermazione si è trincerato l'allenatore nel dopo partita, concetto plausibile che non ha però soddisfatto in pieno nessuno e reso ancora più complesso il difficile rapporto tra i desideri del coach di guidare una squadra votata alla difesa e la realtà, dove i difensori validi si contano sulle dita di una mano, forse ...

Non è del tutto campata in aria la logica di inserire Guyton per stringere le maglie di una difesa colabrodo e di tentare in questo modo di prendere in mano il ritmo della gara che è ben noto sorridere a Pesaro quando si tratta di attaccare a viso aperto, ma se l'unico risultato è quello di incassare 31 punti in dieci minuti, bisogna dimostrare un pizzico di umiltà e farsi un esame di coscienza

Nessuno è in grado di affermare con certezza che la gara avrebbe avuto un diverso finale se nel quarto decisivo ci fosse stato in campo Pozzecco, ma una regola non scritta recita che solitamente gioca chi se lo è meritato sul campo e non chi dovrebbe esserci secondo il piano studiato a tavolino

Ci sono ormai diverse scommesse perse, il finlandese la più evidente, non per questo si dovrebbe combattere contro i mulini a vento per sostenere le tesi estive, ad oggi questa squadra non è in grado di reggere il confronto in difesa con le formazioni di alta classifica e allora dovrebbe, a volte, quando serve, snaturarsi e cercare il gioco a campo aperto dove il Pozz ha dimostrato di essere un protagonista assoluto, ma evidentemente questa idea è del tutto rigettata

Noi siamo estimatori della prima ora del nostro tecnico, ci sono molti aspetti della sua persona che ci soddisfano in pieno, ma riteniamo doveroso esprimere tutti i nostri dubbi sulla mancanza di elasticità mentale che spesso dimostra e non vorremmo giocarci l'accesso alle F4 di Tel Aviv per questo motivo, giusto restare a casa se gli avversari si dimostreranno più bravi, ma intollerabile farlo a causa di troppa testardaggine

Ci siamo allungati in questa chiosa perchè pensiamo sia l'immagine reale del difficile momento che sta passando la Skipper, incapace di reagire alle rotture prolungate di diversi giocatori, grandi protagonisti dell'avvio di stagione, oggi dannosi e incapace di replicare a 24 ore di distanza l'egregia partita vista con Napoli

Se per il finnico è conclamata la sua incapacità di fornire un qualsiasi tipo di apporto difensivo, per il serbo si sta allungando la serie di gare incolori, non ci capacitiamo del nulla che sta offrendo alla causa senza motivazioni evidenti e siamo ben consci che se non tornerà a recitare da fenomeno quale è, ci attendono giornate grigie

Ormai è nostra consuetudine partire nella nostra analisi  dalle cattive notizie e allora andiamo a toccare il secondo nervo scoperto del momento, quello che riguarda Smodis e il suo insopportabile atteggiamento che abbiamo rimarcato fin dalla sua presentazione e che ormai è diventato un problema di difficile soluzione

La prestazione di Tel Aviv aveva illuso tutti, pareva essere tornato ad una discreta condizione fisica e da qui ad un rendimento in linea con le aspettative, ma è stato un fuoco di paglia, dal giorno dopo è tornato ad essere un uomo sull'orlo di una crisi di nervi e onestamente crediamo di non poterlo sopportare a lungo

Quando indossava la maglia degli odiati cugini era solito irridere avversari e pubblico con gesti poco edificanti, quante volte lo abbiamo visto tornare in difesa zittendo i tifosi con l'indice sulle labbra, mettendosi le mani sulle orecchie e via discorrendo, tutti atteggiamenti boriosi che solo le mille vittorie delle sua squadra facevano passare in cavalleria, ma che in una società meno nobile come la nostra non sono accettabili

La ridicola sceneggiata, al di là del fallo tecnico raccolto, è stupida e senza senso, da lui ci aspettiamo leadership a tutto tondo e nulla di buono potrà mai uscire da uno che passa più tempo a litigare con il mondo intero che a concentrarsi sui suoi compiti, avremmo preferito lottare qualche minuto ancora per battere Napoli piuttosto che vedergli concedere metri di spazio ad Elliott, l'uomo che secondo noi ha deciso la semifinale, perso una infinità di volte dallo sloveno che non possiamo pensare non sia stato avvisato dai suoi allenatori delle pericolosità esterna dell'americano di Melillo

Ormai Matjaz deve convivere con il personaggio negativo che si è creato con le sue mani, non fosse che in fin dei conti è un nostro giocatore e che gli arbitri lo attendono al varco, a Forlì non ci hanno pensato un secondo a rendergli la pariglia fischiandogli un intenzionale del tutto veniale, è un dato di fatto che questa specie di ripicca scontata danneggia la squadra intera e sarebbe quindi ora di darci un bel taglio netto

Chiusa la parentesi meno piacevole, proviamo a capire come possa aver fatto la Skipper a dominare Napoli ed a mettere in crisi la Scavolini al punto che Guyton ha avuto per le mani la palla del sorpasso, una tripla comoda sul 90-91 che purtroppo non ha trovato altro che il ferro mentre dall'altra parte il mai dimenticato Djordjevic andava ad insaccare i liberi del +3, divario non più colmato

Da tempo attendevamo con ansia il ritorno del Capitano e Basile non si è fatto pregare, ha disputato due partite eccezionali, ottimo contro Napoli, incredibile contro Pesaro dove oltre a segnare a raffica ha tenuto egregiamente un campione come Alphonso Ford

Ormai è tornato quel grande giocatore che si era intravisto prima dell'infortunio, l'uomo sul quale fondare il gioco, ma non va lasciato solo e non possiamo pensare possa giocare 40 minuti a sera a questi ritmi

Gianluca è l'unico in grado di dire la sua in entrambi i lati del campo, un fattore in difesa e una sentenza in attacco, attualmente sta incarnando il nostro spirito al suo meglio e per lui ci è dispiaciuto tantissimo, lui ci ha davvero messo il cuore per provare a vincerla questa coppa, ha davvero dato seguito coi fatti alle parole degli ultimi giorni

La seconda nota positiva è la prestazione roboante di VDS, dominatore delle aree sia nei quarti che in semifinale, 34 punti e 20 rimbalzi, 10/12 dal campo, 14/16 dalla lunetta, ben 64 di valutazione sono cifre a cui non siamo abituati e appartengano a questo ragazzo privo del talento naturale di Smodis, privo della tecnica sopraffina di Mottola, ma generoso, intelligente

Quali sono allora le conclusioni che possiamo trarre da questa lunga trasferta forlivese ?

Sicuramente ci ha portato in dote diversi dubbi, lo stato di forma di Vujanic, imbarazzante, la crisi nera che da tempo attanaglia Mottola, il lento processo di inserimento di AJ, ancora lontano dall'efficacia che si conosceva, le scelte di Repesa, apparso insicuro e una difesa che non va

D'altro canto il gruppo è di sicuro talento, Delfino è stato volutamente lasciato in disparte, non stava benissimo, ma è stato lo stesso utile la dove gli altri faticano, mentre il Capitano è sempre di più il faro di questa Skipper che si stava preparando ad abbracciare Alton Ford prima che questi decidesse altrimenti, l'ennesima macchia nei rapporti tra Fortitudo e i giocatori americani

Cosa dicono le cifre :

Il tappeto rosso steso dalla Pompea, la solita partita dove non capisci mai quanti meriti abbia la tua squadra e quanti demeriti l'avversario, inquina le medie, ma 45/63 da 2, il 71,4% sono cifre di assoluta valenza e fanno capire quanto il nostro attacco non sia il nostro punto debole e perchè nel momento in cui il tiro da 3 entra con regolarità, anche stavolta mira insufficiente, un misero 29,1%, nulla ci è precluso

Guardando solo la partita contro la Scavolini appare evidente il limite della nostra difesa, troppi rimbalzi offensivi concessi, troppi tiri non contestati concessi a tiratori che noi ci sogniamo di avere, tutto materiale che ormai dovremmo sapere a memoria

Niente altro può uscire dai numeri, quando si perde una gara dove la valutazione globale ribalta il punteggio, 107-102 Skipper, significa che sono i dettagli, leggi anche valore aggiunto di certi veterani rotti a mille battaglie, quelli che hanno deciso il risultato finale, ennesimo segnale di una squadra buona, ma non ancora conscia dei propri mezzi

Up & Down :

Non possiamo esimerci dall'impalmare Basile, ragazzo che sta affrontando diverse traversie, da mesi lotta con infortuni a catena, ma la speranza di sfidare i campioni era legata ad un filo e questo filo lo ha retto fino all'ultimo lui, con le sue 6 triple, con i suoi 6 assist, i suoi 27 punti

Non avete idea della fatica che stiamo facendo, ma non ci possiamo esimere, la Skipper credeva nella Coppa, ma per arrivare a questo serviva il Vujanic che tutti avevano ammirato in tante gare sublimi, ma quello che si è presentato a Forlì è stato il gemello incapace e se dobbiamo indicare il colpevole, il nostro dito è decisamente puntato verso il numero 13 ...

 
 

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