IL COMMENTO DELLA PARTITA


16/11/03 -  TIM Cup  :  
FORTITUDO vs Benetton Treviso  92-85

 

Secondo posticipo per favorire chi possiede un impianto satellitare e vuole godersi del basket di alto livello e seconda partita interna contro il meglio degli avversari che al momento propone il nostro campionato

Torna sul luogo del delitto la Benetton che per ben due anni consecutivi ha chiuso la stagione italiana da vincente espugnando proprio il Paladozza, così azzerando le velleità di bissare il primo ed unico scudetto della Fortitudo

Il momento è particolare per entrambe, Treviso è alle prese con diversi infortuni celebri e alla caccia di una chimica di squadra che per ora manca, diverse sconfitte inopinate alle quali va aggiunta l'ultima gara interna di coppa, un testa a testa con il TAU Vitoria di un inarrestabile Nocioni, persa praticamente in volata con polmoni e cervello che urlavano il disperato bisogno di ossigeno

La Skipper ha perso invece la prima gara ufficiale della stagione in corso, ma più che la sconfitta in se, hanno fatto parlare i difetti originali, poca tenuta sotto i tabelloni e grande difficoltà, specie nel tiro da fuori, contro la difesa schierata, difetti venuti alla ribalta piano piano, prima nascosti dai tiri ignoranti, poi dall'astuzia del serbo, alla fine usciti prepotenti nella ghiacciaia ateniese

L'avversario odierno è di altra pasta, predilige la corsa, le incursioni del piccolo folletto magico, al secolo Tyus Edney, non ha sotto canestro il fulcro del suo gioco e allora ci aspettiamo una pronta reazione di chi è finito sul banco degli imputati, il neo papà Mottola, vogliamo vederne la grande tecnica contro la difesa del giovanissimo Slokar, il belga volante, che da qualche turno si fa notare più che altro per i falli commessi piuttosto che per le giocate sopra al ferro e quello che noi pensiamo essere l'uomo chiave della stagione intera, Milos Vujanic

Il pubblico risponde presente, non possiamo parlare di sold out, ci manca davvero poco, ma chi ha presenziato e chi ha assistito da casa non può certo lamentarsi ...

Una vittoria sonante, una partita di grande spessore, una gara ripresa per i capelli dopo che stava per andarsene grazie al solito uomo che sale dalla panchina e cambia il volto del match

Stavolta  l'oscar va a Patricio Prato, che prima mette le manette a Evans che stava segnando come se stesse giocando con la playstation, poi ruba il pallone del sorpasso gettando letteralmente il cuore oltre l'ostacolo per recuperare un pallone vagante che Bulleri credeva ancora suo e terminando una gara da urlo con l'appoggio al vetro in pieno traffico

Definito il nostro personale MVP, diamo uno sguardo al resto della truppa

Deve farsi perdonare il passaggio a vuoto di Atene e si vede, Vujanic prende a morsi la partita fin dalla palla a due, infila triple, prende falli in entrata, buca al centro, prende la linea di fondo ed il tempo a chiunque provi a fermarlo, segna 12 punti nel solo primo quarto, ma il meglio deve ancora arrivare

Dirittura finale, il sorpasso è cosa fatta, grazie al parziale di 13-0 la Skipper ha ribaltato il risultato, Treviso prova a tornare sotto, risale a -5, la difesa ringhia, chiude ogni spazio e non si trova altro da fare che servire ad un soffio dalla sirena dei 24 secondi Milos, in angolo, marcato

Il Palazzo trattiene il respiro, ma l'epilogo è noto, il ragazzo ha percentuali da fuori risibili, ma se si contano solo i tiri decisivi, dopo quello contro Siena, quello contro Varese, siamo al 100%

Siamo sempre stati onesti, vogliamo insistere su questa falsariga, una Benetton al completo difficilmente avrebbe perso questo incontro, difficilmente avrebbe perso l'ennesima partita crollando amaramente, provata nella testa e nei muscoli, nella fasi finali, ma ci portiamo a casa due punti di importanza vitale, per la classifica, ma in primis per l'entusiasmo che porta a corredo

Repesa ha tanto da lavorare, sa che nel bene o nel male la squadra è nelle sue mani, non possono essere casi isolati gli schemi disegnati durante i timeout e perfettamente eseguiti al ritorno in campo, non è certo solo fortuna se prima o poi azzecca sempre il cambio, il quintetto giusto che rimette a posto le tessere del puzzle, ma ci sono ancora diversi aspetti e diversi giocatori da migliorare

Siamo molto contenti del cammino di Pozzecco, ancora una volta decisivo nell'imbeccare VDS come solo lui sa fare, non ci stupisce più la sostanza di Lorbek, ma siamo ancora dubbiosi sull'atteggiamento di Mottola e Delfino

Il primo ha tante scusanti, ma una volta che gli vengono negate le ricezioni in post basso, fatica a liberarsi, non si fa mai trovare e tende troppo ad allontanarsi dall'area pitturata

Carlos invece mette in mostra un talento senza fine, la sua meccanica di tiro sta migliorando, migliora la parabola, il tiro non gli esce più dal petto e le percentuali aumentano, ma non attacca più il ferro, non spinge come potrebbe e anche in difesa pare giocare al risparmio, sembra camminare sulle uova, come per evitare qualsiasi rischio di trauma ...

Cosa dicono le cifre :

Siamo tornati a giocare tra le mura amiche e come per incanto tornano contropiedi e buoni tiri da dentro l'area, le palle recuperate superano di un bel 5 unità quelle perse e questo è un dato molto importante che abbinato alla pessima percentuale concessa da 2 alla squadra trevigiana, un 48,7% per chi viaggia abitualmente sul 60%, delinea una difesa molto efficace e pronta a buttare sabbia negli ingranaggi altrui

Non si smuove invece il terribile momento dall'arco, ancora un insufficiente 23,8%, mentre non ci è piaciuto il lavoro nell'area colorata, sempre più terra di conquista per i Marconato di turno

Nuovo record di marcature per Vujanic, con ben il 91,7% ai liberi su 12 tentativi, il ragazzo non ha ancora finito di stupire

Up & Down :

Abbiamo profuso parole di elogio per Prato, tessuto lodi per Vujanic, ma ci piace ricordare l'impatto di Smodis, ragazzo dotato di un carattere non facile, ma evidentemente dotato anche di grande intelligenza, capisce che da lui ci si aspetta quantità e la offre, 4 rimbalzi offensivi, 3 canestri strappati coi denti in un momento in cui le idee erano appannate

Se il serbo ci indicherà la strada, senza lo sloveno questa sarà sicuramente più irta di ostacoli

Siamo rimasti di sale quando abbiamo visto nello schermo del grande tabellone del Paladozza la smorfia di dolore del Capitano, la sfortuna non lo lascia in pace, ma stiamo virtualmente giocando senza il Basile che conosciamo e l'ennesimo infortunio alla caviglia ci preoccupa e non poco, con tutto il bene che possiamo provare per Belinelli, non è la stessa cosa, per ora ...

 
 

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