Secondo posticipo
per favorire chi possiede un impianto satellitare e vuole godersi
del basket di alto livello e seconda partita interna contro il
meglio degli avversari che al momento propone il nostro campionato
Torna sul luogo
del delitto la Benetton che per ben due anni consecutivi ha
chiuso la stagione italiana da vincente espugnando proprio il
Paladozza, così azzerando le velleità di bissare il primo ed
unico scudetto della Fortitudo
Il momento è
particolare per entrambe, Treviso è alle prese con diversi
infortuni celebri e alla caccia di una chimica di squadra che per
ora manca, diverse sconfitte inopinate alle quali va aggiunta
l'ultima gara interna di coppa, un testa a testa con il TAU
Vitoria di un inarrestabile Nocioni, persa praticamente
in volata con polmoni e cervello che urlavano il disperato bisogno
di ossigeno
La Skipper
ha perso invece la prima gara ufficiale della stagione in corso, ma
più che la sconfitta in se, hanno fatto parlare i difetti originali,
poca tenuta sotto i tabelloni e grande difficoltà, specie nel tiro
da fuori, contro la difesa schierata, difetti venuti alla ribalta
piano piano, prima nascosti dai tiri ignoranti, poi dall'astuzia del
serbo, alla fine usciti prepotenti nella ghiacciaia ateniese
L'avversario
odierno è di altra pasta, predilige la corsa, le incursioni del
piccolo folletto magico, al secolo Tyus Edney, non ha sotto
canestro il fulcro del suo gioco e allora ci aspettiamo una pronta
reazione di chi è finito sul banco degli imputati, il neo papà
Mottola, vogliamo vederne la grande tecnica contro la difesa del
giovanissimo Slokar, il belga volante, che da qualche turno si
fa notare più che altro per i falli commessi piuttosto che per le
giocate sopra al ferro e quello che noi pensiamo essere l'uomo chiave
della stagione intera, Milos Vujanic
Il pubblico
risponde presente, non possiamo parlare di sold out,
ci manca davvero poco, ma chi ha presenziato e chi ha assistito da
casa non può certo lamentarsi ...
Una vittoria
sonante, una partita di grande spessore, una gara ripresa per i
capelli dopo che stava per andarsene grazie al solito uomo che sale dalla panchina e
cambia il volto del match
Stavolta
l'oscar va a Patricio Prato,
che prima mette le manette a Evans che stava segnando come se
stesse giocando con la playstation, poi ruba il
pallone del sorpasso gettando letteralmente il cuore oltre
l'ostacolo per recuperare un pallone vagante che Bulleri
credeva ancora suo e terminando una gara da urlo con l'appoggio al
vetro in pieno traffico
Definito il nostro
personale MVP, diamo uno sguardo al resto della truppa
Deve farsi
perdonare il passaggio a vuoto di Atene e si vede, Vujanic
prende a morsi la partita fin dalla palla a due, infila triple,
prende falli in entrata, buca al centro, prende la linea di fondo ed
il tempo a chiunque provi a fermarlo, segna 12 punti nel solo primo
quarto, ma il meglio deve ancora arrivare
Dirittura finale,
il sorpasso è cosa fatta, grazie al parziale di 13-0 la
Skipper ha ribaltato il risultato, Treviso prova a tornare
sotto, risale a -5, la difesa ringhia, chiude ogni spazio e non
si trova altro da fare che servire ad un soffio
dalla sirena dei 24 secondi Milos, in angolo, marcato
Il Palazzo
trattiene il respiro, ma l'epilogo è noto, il ragazzo ha percentuali
da fuori risibili, ma se si contano solo i tiri decisivi, dopo
quello contro Siena, quello contro Varese, siamo al
100%

Siamo sempre stati
onesti, vogliamo insistere su questa falsariga, una Benetton
al completo difficilmente avrebbe perso questo incontro,
difficilmente avrebbe perso l'ennesima partita crollando amaramente,
provata nella testa e nei muscoli, nella fasi finali, ma ci portiamo
a casa due punti di importanza vitale, per la classifica, ma in
primis per l'entusiasmo che porta a corredo
Repesa ha tanto da
lavorare, sa che nel bene o nel male la squadra è nelle sue mani,
non possono essere casi isolati gli schemi disegnati durante i
timeout e perfettamente eseguiti al ritorno in campo, non è certo
solo fortuna se prima o poi azzecca sempre il cambio, il quintetto
giusto che rimette a posto le tessere del puzzle, ma ci sono ancora
diversi aspetti e diversi giocatori da migliorare
Siamo molto
contenti del cammino di Pozzecco, ancora una volta decisivo
nell'imbeccare VDS come solo lui sa fare, non ci stupisce più
la sostanza di Lorbek, ma siamo ancora dubbiosi
sull'atteggiamento di Mottola e Delfino
Il primo ha tante
scusanti, ma una volta che gli vengono negate le ricezioni in post
basso, fatica a liberarsi, non si fa mai trovare e tende troppo ad
allontanarsi dall'area pitturata
Carlos
invece mette in mostra un talento senza fine, la sua meccanica di
tiro sta migliorando, migliora la parabola, il tiro non gli esce più
dal petto e le percentuali aumentano, ma non attacca più il ferro,
non spinge come potrebbe e anche in difesa pare giocare al
risparmio, sembra camminare sulle uova, come per evitare qualsiasi
rischio di trauma ...
Cosa dicono le
cifre :
Siamo tornati a
giocare tra le mura amiche e come per incanto tornano contropiedi e
buoni tiri da dentro l'area, le palle recuperate superano di un bel
5 unità quelle perse e questo è un dato molto importante che
abbinato alla pessima percentuale concessa da 2 alla squadra trevigiana, un 48,7% per chi viaggia abitualmente sul 60%, delinea una difesa
molto efficace e pronta a buttare sabbia negli ingranaggi altrui
Non si smuove
invece il terribile momento dall'arco, ancora un insufficiente
23,8%, mentre non ci è piaciuto il lavoro nell'area colorata, sempre
più terra di conquista per i Marconato di turno
Nuovo record di
marcature per Vujanic, con ben il 91,7% ai liberi su
12 tentativi,
il ragazzo non ha ancora finito di stupire
Up & Down :
Abbiamo profuso
parole di elogio per Prato, tessuto lodi per Vujanic, ma ci piace
ricordare l'impatto di Smodis, ragazzo dotato di un
carattere non facile, ma evidentemente dotato anche di grande
intelligenza, capisce che da lui ci si aspetta quantità e la offre,
4 rimbalzi offensivi, 3 canestri strappati coi denti
in un momento in cui le idee erano appannate
Se il serbo ci
indicherà la strada, senza lo sloveno questa sarà sicuramente più irta di
ostacoli
Siamo rimasti di
sale quando abbiamo visto nello schermo del grande tabellone del
Paladozza la smorfia di dolore del Capitano, la sfortuna
non lo lascia in pace, ma stiamo virtualmente giocando senza il Basile che conosciamo e l'ennesimo infortunio alla caviglia ci
preoccupa e non poco, con tutto il bene che possiamo provare per
Belinelli, non è la stessa cosa, per ora ...
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