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La vita è davvero
una strana sequenza di coincidenze ...
Questa sera la
Skipper è di scena a Varese, un campo ostico dove è
sempre stato molto duro uscirne con un due in schedina
Uno dei tanti ex
di turno è De Pol, lo sfortunato giocatore incappato in una delle vicende più oscure della gestione
Seragnoli
Arriva a
Bologna nell'anno infausto del dopo scudetto, tanti sogni, tanti
desideri spezzati dalla dura realtà del grande slam, purtroppo
ottenuto poco lontano da noi ...
Il ragazzo viene
da un brutto infortunio, ma l'allora CT azzurro, Tanjevic,
pensa sia recuperato o almeno recuperabile, lo stesso pensa lo staff
medico della Fortitudo il quale sancisce che questo
matrimonio s'ha da fare ...
Peccato che non si
è per nulla ristabilito, bastano pochi minuti in campo per capire
che siamo lontani anni luce da una condizione fisica anche solo
minimamente accettabile, ma il crollo in borsa delle azioni della
Paf tricolore travolge anche il suo oneroso ingaggio, un
quadriennale che si vocifera vicino al miliardo netto all'anno, un
ingaggio che nessuno ha fatto sottoscrivere alla nostra società con
un arma puntata contro, ma che la stessa è intenzionata a non
saldare
Chi aveva accesso
alla stanza dei bottoni decide che De Pol deve pagare per
tutti e viene intrapresa una causa assurda che tiene il giocatore
lontano dai campi di gioco e il suo ingaggio promesso lontano dalle
sue tasche
Il braccio di
ferro è durissimo, si decide per un lodo arbitrale per sciogliere la
controversia, ma, probabilmente sfibrato dalla lunga assenza dal suo
mondo, l'ala giuliana accetta la proposta bolognese e si libera
dalle manette senza attendere il giudizio del famoso arbitrato
Arriviamo al
giorno d'oggi, la solita, meschina, stampa locale non crede ai suoi
occhi e si butta a pesce su un comunicato stampa dove si legge che i
signori che avrebbero dovuto essere pagati per la loro opera, gli
arbitri, hanno intentato a loro volta una specie di causa per
ottenere il pagamento per intero della loro parcella
Si legge di
possibili sanzioni capitali nei confronti dell'insolvente
Fortitudo, di iscrizione al campionato fuorilegge, ma alla fine
abbiamo una specie di bolla di sapone, una voglia matta di creare un
caso in un momento delicato, un caricare di colpe capitali chi, per
ora, non ne ha, anche se mai come in questo momento diventa attuale il famoso adagio "chi
è causa del suo mal, pianga se stesso"
La Fortitudo
stessa si è inerpicata in una strada senza ritorno, il giocatore
aveva diritto di essere pagato, la differenza tra il compenso
pattuito con gli arbitri e gli emolumenti realmente erogati sono un
dato di fatto che dovrà essere gestito, ancora una volta in questo
anno terribile, da uomini con la valigetta porta documenti ormai
diventata una loro appendice, ma nulla questo ha a che vedere con il
basket giocato, con lo spettacolo che si andrà a mettere in scena
stasera
Con questa buca
evitata per un pelo, la capolista sale a Masnago, proprio la
residenza attuale del bravo Sandrino, vedi il caso, per una vera e propria
prova di maturità
Lo spareggio vinto
con Siena ha consolidato la sensazione di avere un gruppo valido,
con tanto talento in grado di ricavare frutti di pregio
dal tanto lavoro in palestra, ma è oggi che si tasterà il polso di
una compagine che ritrova il suo uomo più rappresentativo, il
capitano
Manco a dirlo i
primi minuti sono la sagra dei polsi che tremano, dei contatti al
limite del fallo come primo approccio difensivo e delle palle perse
come strategia di gioco ...
Un anomalo
11-12 chiude il primo quarto con Varese quasi infallibile
da 2, ma un numero di tentativi risibile, mentre il solito
concreto Mottola ha preso un turno di riposo e combina guai a
non finire
Entra Pozzecco
e la Skipper prende l'abbrivio, due flash che mandano a segno
i lunghi e il tabellone segna il massimo vantaggio, un +7 che
risulterà il massimo divario tra le due compagini
Niente, tanto per
cambiare tutto da
rifare, Conti si presenta come l'unico giocatore di
pallacanestro in campo, l'unico a segnare con costanza facendosi
beffe di tutto il pacchetto lungo felsineo
Entra Basile,
al rientro, e una sua tripla riporta avanti la Skipper, un
vantaggio risicato di 4 punti che vede nelle 21 palle
perse della Metis il dato più eclatante di un match dove
nessuno sembra avere la più pallida idea di come far arrivare
l'arancia nel cesto
Occorre un cambio
secco, la difesa regge, dura come deve essere una difesa di una
grande squadra, ma una circolazione di palla da rivedere, poche idee
in attacco e più che altro confuse
Il canovaccio però
è lo stesso, sempre avanti la Skipper, ma con vantaggi che
oscillano tra i 2 e i 6 punti, ogni canestro, ogni
libero guadagnato è ossigeno allo stato puro, mai faticato tanto,
per la prima volta si è trovato chi ci ha bloccato il contropiede e
si vede, eccome
Vujanic
scheggia il ferro da fuori, Mottola non pervenuto, Delfino
che regge dietro,ma si carica di falli, Pozzecco che non
trova sbocchi, rimane il solo VDS a pungere, ma è poco,
troppo poco, le percentuali dalla lunetta calano e quando una
decisione a scoppio ritardato del trio in grigio manda in bestia
Repesa, il sorpasso è cosa fatta, buono canestro, liberi,
possesso di palla e il punteggio recita 61-60 a 6
minuti dalla fine
Conti gira
il dito nella piaga, la Skipper è sulle gambe, l'unico
canestro della partita del finlandese anticipa lo sfondo e il quinto
fallo dell'azione seguente per il 67-61 che suona
sinistramente decisivo
La panchina ospite
chiama time out e qualcuno deve aver trovare un quadrifoglio,
36 minuti di stenti spariscono e la ruota della fortuna
inizia a girare ...
Il carattere che
fa quartiere del serbo silenzioso è d'acciaio, si conquista 2
falli e li converte in 4 punti, ricuce lo svantaggio che il
solito Conti mantiene sul +4 fino allo struggente
ultimo giro di lancette
Basile può
riportare sotto i suoi, ma sbaglia il secondo libero e Delfino
da la botta finale commettendo fallo a rimbalzo
De Pol,
proprio lui, realizza il +5 che preme il pulsante per inviare
i titoli di coda, ma lassù qualcuno ci ama ...
Vujanic
missile dalla distanza per il +2, attacco Varese,
ennesimo mattone, rimbalzo offensivo, fase concitata, rimessa
Skipper
Impietoso, il
cronometro segna 4 piccoli, inutili secondi ...
Va bene lo stesso,
ci abbiamo provato, i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano
dentro, Varese è squadra tosta, con un cuore così, tutta
esperienza, ci rifaremo alla prossima
Ci deve però
essere un errore nel copione, la sceneggiatura non prevede ancora la
parola fine, c'è da girare l'ultima pagina ...
La desuetudine a
vedere in campo Basile, soli 13 minuti finora in
campionato, ci aveva fatto dimenticare l'inventore dei tiri
ignoranti e quasi per sgridarci il Capitano chiama la palla,
uno, due palleggi, si alza da 10 metri, SOLO RETEEEEEEE SOLO RETEEEEEEE
......
That's
incredible, titolo di una serie televisiva d'altri tempi,
una cosa incredibile, anni passati a subirli, questi canestri, a
vedere gli avversari esultare ci fanno dubitare che sia vero ...
Un gran sospiro, i
battiti cardiaci tornano quelli abituali e torniamo coi piedi ben
piantati a terra
La vittoria è la giusta chiusura di un mese di ottobre da urlo, ma
lascia il tempo che trova, fa bene, benissimo al morale, non deve
però far dimenticare che siamo solo all'inizio e che se si è
arrivati a giocarsi i due punti alla roulette russa, è anche colpa
nostra, bisogna tornare a lavorare forte, la settimana prossima
parte anche la competizione continentale, certi passaggi a vuoto si
pagano cash, la seconda possibilità ce la si scorda ....
Cosa dicono le
cifre :
Ci è stato
precluso il contropiede, la nostra arma primaria di questa stagione
e anche lo score lo evidenzia con la matita rossa
Crollano sotto il
50% le percentuali da 2, solo 2 schiacciate e
il minimo storico degli assist, 10, fanno capire la grande
difficoltà incontrata nell'attaccare la difesa schierata e il
"solito" passetto falso dalla lunga distanza, tolte le ultime due triple, da 3 si
viaggiava con un ridicolo 4/20, questo fondamentale va assolutamente
migliorato
Seconda volta in
fila che si perde il confronto sotto i tabelloni, il vero dubbio che
attanaglia lo staff tecnico e anche questa voce aiuta a capire meglio
la
frenata nell'uso del contropiede, se non prendi rimbalzi, non puoi
correre, il tanto contropiede delle prime partite godeva anche dei
tanti rimbalzi in più strappati sotto le plance
Up & Down :
La più semplice
delle scelte, Basile torna, vede, vince ...
Si diceva che
pecchiamo nel tiro dalla distanza e il suo ritorno, con quello di
Smodis, sembrano proprio andare in quella direzione, aggiungono
quella dimensione che il solo Vujanic non può fornire e che
secondo noi è indispensabile per pensare in grande
Il ragazzo è
abituato a farci questi regali, siamo noi che non siamo sempre
pronti a riceverli ....
Mottola
oggi ha steccato la sua prima gara in maglia Fortitudo,
non ne facciamo un dramma, ma ci aveva abituato bene e vederlo
inconcludente in attacco e bucato da ogni dove in difesa ci ha
lasciato leggermente sorpresi
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