IL COMMENTO DELLA PARTITA


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/10/03 -  TIM Cup  :   FORTITUDO vs Oregon Cantù  
90-83

 

Un grande abbraccio accoglie la nuova Skipper che per la prima volta si mostra davanti al suo pubblico, in tanti salutano i nuovi eroi anche se l'orario sfortunato, un anticipo televisivo che vuole che l'unica palla a due del primo tempo venga alzata alle ore 15 di un sabato pomeriggio, non aiuta di certo

La stagione inizia tra il sacro ed il profano, purtroppo dobbiamo dare l'ultimo saluto ad un nostro amico, uno che forse non ha mai trovato molto spazio nei cuori dei tifosi, ma che tanto ha dato per Fortitudo, da lui amata alla follia, un amore ripagato dall'amico di infanzia, Seragnoli, che lo ho voluto come suo braccio destro, la sua voce, i suoi occhi, nelle lunghe assenze, lontano dalla squadra

Ciao, Marco Minelli, ormai siete in buona compagnia, lassù, la vittoria odierna è tutta per voi

Si parlava di profano e allora dobbiamo, con altrettanta mestizia, mischiata a tanta ironia, ricordare "un personaggio a cui dobbiamo tanto, qualcuno che non potrà essere fisicamente presente oggi a Palazzo"

Oggi il nostro Club ha voluto pensare anche a lui e per questo abbiamo destinato ai posteri un busto DEL Presidente, "a cui abbiamo riservato un posto al nostro fianco, oggi, domani, per tutta la stagione 2003-2004"

"Per sempre grazie, Presidente Marco Madrigali" ...

Con tale icona al nostro fianco, ha inizio la tenzone ...

L'avversario è ostico, ha cambiato molto, perso diversi pezzi da novanta, ha in panchina l'armadio a due ante che per qualche giorno (minuto ?) è stato prossimo a vestire la nostra maglia, il greco camerunense Schortsianitis, ma la voglia di prendere a spallate la Fortitudo è sempre la stessa

Parte meglio la Skipper, ma non s'invola fino all'ingresso di Mancinelli, un paio di sue soluzioni portano al primo vantaggio sostanzioso, un +9 che un Delfino più concreto rispetto alla settimana scorsa incrementa con punti e buoni palloni per i compagni fino al +13 di fine primo quarto

Repesa ruota quasi tutti gli uomini a sua disposizione, ma il cambio dell'argentino è purtroppo obbligato, una storta, l'ennesima, sulla caviglia martoriata lo scorso anno consiglia prudenza, al punto che il secondo tempo non lo vede nemmeno in panchina  ...

Si rivede qualche azione d'antan da parte di Smodis, Belinelli si conferma un prospetto assoluto, mette la museruola almeno temporaneamente a Calabria, Mottola fionda dalla linea dei 3 punti, si vola ?

Niente da fare, la squadra è piena zeppa di talento, ma pure di inesperienza e una volta portato il buon Hines a giocare da 4 tattico, freccia sempre pronta nella faretra di Sacripanti, il divario si scioglie come neve al sole, il numero 8 canturino imbuca qualcosa come 18 punti, uccella chiunque provi a marcarlo e grazie ai punti del MVP della Supercoppa, Johnson, arriva perfino il pareggio a quota 38, anche se una piccola reazione porta la squadra di casa avanti fino al 46-41 di fine secondo quarto

VDS, tanto per gradire ha 3 falli, ma strizza l'occhiolino alle telecamere di Mamma RAI e ruba la scena, 7 punti filati, la difesa ruggisce e il leone delle Fiandre si trova a suo agio nel concludere da par suo tutti i contropiedi a disposizione

Ritorna Bernard, il solo centro di ruolo della Oregon e il meccanismo si inceppa, servito sotto canestro non abbatte il muro difensivo e nemmeno tanto lentamente la Skipper prende l'inerzia e allunga, Lorbek sbaglia 2 liberi, poi sul rimbalzo offensivo castiga da 3 e il tabellone segna 69-46, con Vujanic che impazza

Tutto facile dunque ...

In un mondo perfetto forse, in una squadra zeppa di pivelli si rischia grosso ...

Come la goccia che modella la pietra, la compagine brianzola si avvicina, un passo alla volta, una tripla alla volta, una palla recuperata alla volta e quando Wheeler lancia il suo unico missile verso il nostro canestro, mentre Stonerook subisce fallo a rimbalzo, si suda freddo

Fortunatamente la palla esce e il ricciolone di Sacripanti può solo segnare il minimo svantaggio, un -6 che lascia impietrito il pubblico e farà adirare come non mai il buon Jasmin ...

E' bene ciò che finisce bene, l'irreale atleta che è in Belinelli, anche oggi usato per molti minuti al posto del capitano ancora convalescente, strappa prima un rimbalzo sopra la testa di uomini di almeno 10 cm più alti di lui, poi schiaccia letteralmente in faccia alla difesa avversaria il pallone che sancisce la seconda vittoria in queste due prime giornate

Cosa dicono le cifre :

Migliora il rapporto palle perse/recuperate, tipico delle gare casalinghe, ancora molto importante il dato che si rileva dalla percentuale al tiro da 2, un ottimo 66,7% che "gode" delle otto schiacciate otto ...

Il tiro da 3 ancora non va, 11/46 in due gare  è dato pessimo, ma non se ne abusa e questo è un bene in una gara dove il dominio sotto i tabelloni è fragoroso, 16 rimbalzi offensivi, un +15 totale nel confronto diretto che vede questo dato, insieme all'ottima difesa vista per buoni tratti, proporsi come la chiave di svolta

I falli saranno sempre la nostra spada di Damocle, stavolta tocca a Mottola uscire al quinto, ma lo stesso VDS ne commette altri 4, ai quali vanno aggiunti i 3 di Smodis in 18 minuti

Up & Down :

Mani spellate per il giovanotto da S.Giovanni, esordisce al Paladozza, parte ancora in quintetto e alla prima occasione tenta una penetrazione mancina che porta i primi due punti, dalla linea del tiro libero, della squadra

Lotta fino in fondo con Calabria che lo fulmina solo verso la fine con una pericolosa serie di tiri da fuori, ma è tanta la personalità messa in campo che nessuno pensa ai suoi soli 17 anni , rimane sul parquet anche nel momento nero e come se lo avesse sempre saputo, ne esce con la giocata decisiva

Su anche il giovane serbo, entrato in punta di piedi, deve ancora sbloccarsi, secondo noi, ma anche oggi segna 16 punti e serve 5 assist, dato che bissa quello di Teramo, aspettiamo il momento in cui toglierà il tappo dal canestro nei tiri da fuori, la sfida casalinga contro la Siena di Recalcati e Galanda è alle porte ...

Giù ancora Delfino, ma non esattamente il ragazzo, una parte di esso, quella caviglia che gli ha impedito l'anno scorso di esserci nel momento clou della stagione e che anche oggi lo ha costretto a fermarsi ai box anzitempo, in attesa di sapere l'entità dell'infortunio

 
 

© Quelli che... la Fortitudo

 

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