Finalmente, e ripetiamo
finalmente, la tanto amata arancia è tornata a rimbalzare su un parquet,
a scheggiare ferri, a spolverare tabelloni, ad accarezzare retine
Dal giorno della finale
contro Treviso, l'ennesima persa, l'ennesima contro una squadra
di Ettore Messina, l'ennesima contro la Benetton,
sono passati circa 4 mesi, ma a tutti noi sembrano passati secoli ...
Ci sono tante facce
nuove, in diversi hanno salutato e a tutti loro va il nostro ringraziamento
per la stagione scorsa, nel bene o nel male il pubblico ha ritrovato
come per incanto stimoli antichi e la gioia di tornare ad incitare
i ragazzi

Ci sarebbe piaciuto
ritrovarli subito a casa nostra, vederli salire dalla scaletta del
Paladozza, sempre più bello, sempre più biancoblu, sempre
più casa, ma l'esordio della truppa di Repesa arriva in
quel di Teramo, una esordiente che per la prima volta nella sua
storia si trova a disputare un torneo nella massima serie
Primo boccone amaro
da sopportare, l'assenza di Capitan Basile, a riposo in quel
di Bologna per recuperare da un piccolo infortunio muscolare
Repesa non
ci pensa un attimo e manda in campo il giovane virgulto Belinelli,
17 affamati anni
La Skipper
tenta un primo allungo, Vujanic pare in palla, spara subito
7 punti e 2 assist, ma la difesa non ingrana e Teramo
è sempre a contatto, a nulla servono i 6 punti tutti di un fiato
di un Hanno Mottola che si destreggia sapientemente nelle aree
colorate
Il basket è fatto
principalmente di difesa, l'aspetto meno evidente del gioco, ma quello
che separa quasi sempre la vittoria dalla sconfitta
Insiste la Skipper
nel difendere con poca attenzione e nel contempo i cosiddetti rincalzi
commettono una serie infinita di falli in attacco e di leggerezze sotto
i tabelloni, lasciano che l'eterno Boni prenda fuoco e senza
accorgersene scivola fino al 41-31, un -10 che lascia
col fiato sospeso
In "evidenza" Smodis
che viaggia ad un fallo al minuto e Delfino che sembra essere
la fotocopia del giocatore scentrato che tante, troppe volte abbiamo
visto lo scorso anno ciondolare il capoccione nelle sfortunate trasferte
italiane
Si insiste troppo
su un tiro da fuori che non ne vuole sapere di entrare e il divario
di soli 7 punti all'intervallo lungo lo dobbiamo alla grinta
e al dinamismo di VDS e Mancinelli che rubano qualche
punto ad una difesa a zona che, tanto per cambiare, mette in scacco
il nostro sistema offensivo che neppure l'entrata di Pozzecco
riesce a sbloccare

Da qualche parte bisogna
ripartire, un pizzico di speranza lo offre la scarsa disponibilità della
panchina della Sanic, un Grant non lo si regala con leggerezza
a nessuno, ma è ora di capire se i giovanotti voluti da Savic
rispondono presente
Facile, adesso, ma
gli ingressi di Fultz e Lorbek sono ossigeno per la mente
e come per incanto aumenta la pressione sui portatori di palla, gli
aiuti difensivi sono più celeri e si lotta su ogni pallone che non conosce
un proprietario sicuro
La palla corre che
è un piacere, il contropiede primario e secondario manda a segno tutti
e quando Erasmo mette il tiro dalla distanza, è chiara a tutti
la direzione che ha preso l'inerzia della partita
Il figlio di John
è a suo agio come ai bei tempi delle giovanili, fionda due triple che
chiudono per sempre la partita e mette la sua firma in due fantastici
alley-hoop che mandano a schiacciare in sequenza Mancinelli e
Belinelli, una meravigliosa rima baciata
Buona la prima, fossimo
registi, ma è stata più dura del previsto, sia per merito dell'agonismo
buttato in campo dalla squadra di casa, sia per demerito nostro, troppi
meccanismi ancora da oliare
Cosa dicono le
cifre :
Il leone delle Fiandre
al suo high in maglia Skipper, una presenza costante nell'arco dei 40
minuti, attacco, difesa, intimidazione, rimbalzi, mai visto Tomas
così presente e così bravo a gestire i falli, anche se l'uscita nei
secondi finali sarà una costante della sua stagione
La partita è scivolata
nei binari giusti quando si è riusciti ad imporre quel gioco in velocità
che Repesa vuole proporre, contropiede ad ogni occasione, transizione
esasperata e un fantastico 77,8% da 2 che testimonia la
gestione eccellente di questo fondamentale, tanti tiri facili che contro
le difese schierate non sono mai all'ordine del giorno
Una della lacune più
palesi della Skipper dello scorso anno era il coefficiente tra
palle perse e palle recuperato, dato che intendiamo monitorare con grande
attenzione
Le 18 perse
contro le 17 recuperate contro una squadra evidentemente di seconda
fascia sono ancora un dato da migliorare
Up & Down :
Van den Spiegel
al suo meglio, un ragazzo che non finisce di stupire per i miglioramenti
che propone quasi minuto dopo minuto
Delfino, ripreso
pure dal suo GM, deve limitare al massimo questi momenti di apatia
totale, non è più un giovanotto di belle speranze, ma una colonna portante
della squadra sulla quale si è imbastita la campagna acquisti, è atteso
ad un pronto riscatto contro i tanti mori che caleranno dalla Brianza,
le lotte al calor bianco delle semifinali scorse lasciano presagire
una partita dove serve l'apporto totale di tutti e 12 i ragazzi,
nessuno escluso
|