IL COMMENTO DELLA PARTITA


04/01/04 -  TIM Cup  :  
FORTITUDO vs Euro Roseto  
91-89

 

Chi l'avrebbe mai pensato che per battere Roseto, ancora immacolata in trasferta, ci sarebbe stato bisogno di una prova in stile Batman & Robin, il dinamico duo, da soli a difendere la loro Gotham City dall'assalto delle truppe nemiche ?

Come sta capitando anche troppo spesso nelle partite casalinghe, la Skipper adotta il sistema ne segniamo uno in più e si complica la vita, dall'altra parte si sono sfregati le mani e hanno risposto con la stessa moneta, difesa intesa come optional e gara a chi segnava da più lontano o più indisturbato ...

Normalmente questo tipo di approccio ci vede perdenti in partenza e anche stavolta ci è mancato davvero poco, senza il massimo in carriera di Basile e delle saette lanciate da Delfino nelle fasi finali staremmo raccontando l'ennesimo episodio negativo di una squadra troppo morbida e con mani congelate per pensare di ambire a qualcosa di importante

Se la partita di Napoli ci ha fatto pensare che l'uomo da aggiungere potrebbe essere un esterno, quella di oggi ci fa rimangiare il tutto, mai visto un pacchetto lunghi così tenero e incapace di imporre la propria legge, almeno in casa, in tutta la storia recente o meno della nostra società

Smodis deve convivere con due scimmie sulle spalle, una che lo morde ovunque, non lo lascia in pace e gli crea problemi fisici a non finire, difficile trovare una costanza di rendimento in queste condizioni e l'altra che invece gli offusca la mente insinuandogli subdoli tarli, non si potrebbe spiegare altrimenti un nervosismo latente sempre pronto ad esplodere al primo alito di vento contrario, il talento dello sloveno è enorme, ma grazie a questi due ospiti sgraditi, per ora non ha trovato la via per diventare quel terzo o quarto leader presunto destinato a spronare i compagni

Di Lorbek inutile parlare, avevamo ed abbiamo una grande stima del ragazzo, un prospetto assoluto, le prime uscite facevano intravedere la possibilità di averne un rendimento decente da subito, ma non appena il gioco è passato dal simil-precampionato che sono le primissime giornate, al giovo intenso di una lega competitiva come la nostra, Erasmo ha evidenziato tutti i difetti deu suoi 19 anni e al momento è l'unico errore evidente della campagna acquisti, un visto da extracomunitario per lui è una scommessa per ora persa, che si paga doppio se i compagni di reparto sono Hanno Mottola e Tomas Van Den Spiegel

I due in questione erano ben noti sin dall'inizio, un giocatore sbucato dal nulla come Tomas, grande talento atletico, piedi da ala piccola, ma tecnica da costruire giorno per giorno, un scoperta continua che mancava ovviamente di continuità e di costanza, mentre il finlandese veniva descritto come un manuale di fondamentali, cosa per altro vera, ma il classico morbidone che a causa di questa sua caratteristica si era giocato una carriera più che decente nella lega che definisce i vincitori campioni del mondo

Hanno è stato una deliziosa sorpresa anche per noi, non ne siamo mai stati fan della prima ora come altri, ma il suo apporto offensivo spesso è stato fondamentale, la sua costanza di rendimento ci ha aiutato a tenere la rotta in diverse occasioni, ma pian pianino è uscita la magagna, nella giornata in cui in attacco non gira e capita, non è un robot, avere contemporaneamente in campo lui e VDS sotto le plance si tramuta in una sofferenza senza uguali

Insistiamo sul concetto che per le loro caratteristiche Mottola e Smodis sono due giocatori di cui non faremmo mai a meno, avere la possibilità di alternarli per godere dei momenti buoni e per evitare di pagare dazio in quelli meno è una grande dote che Repesa dovrebbe sfruttare al meglio, ma per ora la trasparenza del belga e lo scarso rendimento di Lorbek obbligano il coach ad usarli spesso insieme ed ognuno di noi è ormai in grado di capire che al momento la coppia non funziona

A questo va aggiunto il cattivo rapporto che si sta instaurando tra lo staff tecnico e i giovani leoni, noi ci fidiamo del condottiero, ma non capiamo a cosa possano servire i minuti iniziali di Belinelli e che pro facciano le strigliate continue a Fultz e Mancinelli, giocatori lontani dall'avere un presente garantito, magari un futuro roseo, ma se si è scelto di non ingaggiare un esterno per fare spazio a loro, cazziarli ad ogni errore serve a poco, secondo noi, magari il ragazzo se ne avvantaggia, la squadra no

Non siamo cechi, la Skipper può provare a dare il suo meglio con questi uomini e niente e nessuno pretende nulla, se non arrivassero risultati interessanti è facile capire il perchè, ci va bene lo stesso perdere se in cambio abbiamo giovani che si migliorano, ma se questi non giocano, si lascia il dubbio che si vogliano lanciare messaggi a chi siede nella stanza dei bottoni

Magari siamo fuori strada, ma qualcosa di non precisamente chiaro pensiamo esista e ci piacerebbe saperlo, sappiamo di essere monotoni, questi temi li tiriamo fuori ad ogni partita incolore, ma nella nostra mentalità il quintetto, il primo quarto, sono i momenti in cui, almeno in casa, si deve segnare la partita e lasciare accendere i Ryan, i Sekunda, i Recker del caso proprio per voler dar spazio ai ragazzini significa portarsi dietro gli avversari fino all'ultimo e ormai gli esempi di questo nostro punto di vista sono davvero tanti ...

Pozzecco è stato forse l'unico degli altri a giocare minuti importanti, ma questo suo entrare ed uscire dal quintetto di partenza durante le assenze di Vujanic (inutile aggiungere che con lui al 100% l'intensità sui due lati del campo cambia dal giorno alla notte) non gli giova, la sua mente è troppo impegnata a non fare danni, il crollo delle sue palle perse è netto e anche se potrebbe essere un bel segnale, noi ci leggiamo un totale crollo nella sua autostima, vediamo che non entra in campo con gli occhi della tigre di una volta e il primo effetto negativo è l'insicurezza nel tiro da fuori, non ha mai tirato così male in carriera e spesso manca anche tiri completamente libero, mira storta che noi imputiamo ad un ritmo mentale che si impone per frenarsi che gli impedisce di essere carico al punto giusto

Noi continuiamo a pensare che Pozzecco c'entri davvero poco con il sistema impostato da Repesa, che il suo posto sarebbe più utile lasciarlo ad un realizzatore, i minuti di Fultz da gregario, ruolo che attualmente interpreta Gianmarco, non sono da disprezzare, resta il fatto che il ragazzo si sta dimostrando più intelligente di come lo disegnano e la sua stagione è nel complesso più redditizia di quella scorsa, si è adeguato bene, anche se alla Skipper servirebbe un giocatore differente, lui una mano la sta dando

Ci sarebbe da parlare anche della partita in se, delle 20 triple tentate da Recker che avrebbe segnato anche bendato tirando all'indietro, del fade away di Nolan (impedirgli di ricevere con costanza, no ?) del gladiatore Miralles, giovane che interpreta alla perfezione il ruolo di muscolare pronto a raccogliere il possibile dalla spazzatura che spazza via come insetti fastidiosi tutti i suoi marcatori, del 75,0% concesso da due a Roseto (come si fa ...) e di altre cose, vogliamo però aggiungere che se a Napoli la panchina aveva aiutato i lunghi con scelte tattiche, stavolta li ha lasciati a cuocere nel loro brodo

Chi scrive pecca di un retaggio nelle giovanili, ci sono momenti in cui l'allenatore deve aiutare i propri giocatori ad uscire dalle sabbie mobili, ma ci sono anche momenti in cui questi devono correre con le loro gambe

A tanta gente questo può apparire assurdo, ma se i Mottola non riescono a capire da soli come venire a capo di avversari come quelli di Roseto, non c'è tattica che tenga quando gli avversari salgono di livello, se ai giocatori pigri lasci intendere che alle prime difficoltà è in arrivo il salvagente, non impareranno nulla e saranno sempre mentalmente impreparati a reagire, quindi in questo caso siamo d'accordo con la disamina feroce di Repesa

Cosa dicono le cifre :

Nonostante l'inusuale 6 alla voce rimbalzi offensivi di Delfino siamo stati stritolati ancora una volta a rimbalzo, l'agonismo messo in campo da Miralles ha prodotto in soli 20 minuti ben 10 rimbalzi quando i nostri moschettieri ne hanno raccolti 8 in 81 minuti complessivi, dura pensare di andare avanti a lungo con questo trend

Il tiro da fuori è andato benino, diciamo anche che è stato decisivo, tornando Basile a pieni giri era preventivabile, ma resta un'arma secondaria e c'è da sperare che il 2004 di Milos ci porti in dote una diversa pericolosità che ci farebbe davvero comodo

Curiosa la voce palle recuperate, 25, un numero assurdo, ma ancora più strane le 11 recuperate di squadra, possessi recuperati grazie ad errori, spesso non forzati, dell'attacco rosetano, una serie infinita di passaggi direttamente rivolti in tribuna che sicuramente avranno fatto dormire male coach Dalmonte

Venti assist su 31 canestri sono davvero tanti, ennesimo segnale di squadra compatta che si cerca, di un gioco che si sbroglia elegantemente, una voglia che bisogna esportare anche in difesa, come si cerca un compagno per un passaggio, si dovrebbe pure cercare con più attenzione l'aiuto difensivo

Up & Down :

Per diverso tempo avevamo temuto per la stagione di Basile, ma è stato anche troppo evidente che le condizioni fisiche stavano recitando un ruolo decisivo, ora che pare essere tornato in palla abbiamo rivisto quel giocatore che conoscevamo e a lui va il nostro grazie, senza la sua prestazione monstre la parola crisi poteva pure fare capolino, ma fino a prova contraria lui è il nostro giocatore più rappresentativo e sono partite di questo spessore che gli hanno fatto guadagnare quel rispetto e quella considerazione

Questo piccolo specchio della situazione del momento cade proprio a puntino per Mottola, forse il più continuo, in positivo, nella vincente trasferta campana, oggi sicuramente il peggiore, irritante in difesa e davvero poco concentrato in attacco, nei lunghi minuti contro la zona si è allontanato dall'area cercando gloria da lontano, evitando con scrupolo di fare legna ...

Sappiamo che non è il suo ruolo, ma dovrebbe capire che in certe occasioni qualcuno deve pur fare il lavoro sporco e se qualche volta volesse pensarci pure lui ...

 
 

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