IL COMMENTO DELLA PARTITA


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/12/03 -  TIM Cup  :  Lottomatica Roma vs FORTITUDO  
72-68

 

Terza sconfitta in fila in campionato dopo la striscia di dieci vittorie consecutive in apertura, la testa della classifica lasciata alla MPS Siena vista e strapazzata ben due volte sulle tavole del Paladozza, la caviglia di Vujanic che non ci racconta buone nuove ...

Insomma, una vigilia di Natale che non ci ha regalato grandi sorrisi, con la prossima trasferta napoletana a inquietarci, una sconfitta è probabile, il campo dei campani è storicamente difficile, sarebbe quindi ora di prendere qualche punto importante pure su campi avversi, non si vince in trasferta, nella competizione tricolore, dalla gara del 9/11 a Trieste, partita nemmeno troppo facile, vinta nel secondo tempo grazie al dinamismo di Milos, giocatore troppo importante per poterne fare a meno a lungo

Che l'Eurolega affatichi è cosa nota, lo dimostra appieno anche la squadra di Bucchi che vince quasi di inerzia, trovando energie preziose da Tusek e canestri pesanti da Barton, una serie di triple che ci lasciano un pizzico di nostalgia e ci ricordano che quel tipo di giocatore non è stato rimpiazzato, scelta che nelle giornate meno nobili di Delfino si sente, eccome ...

Non siamo stati travolti, ma praticamente mai abbiamo dimostrato di poterne uscire da vincitori, abbiamo subito il non ritmo, solito, dei capitolini e una serie di nefandezze in fase di realizzazione, diversi canestri facili sbagliati in tutto l'arco della partita, hanno precluso sogni di gloria

Nessuno in particolare ha demeritato, come nessuno ha brillato, tolto forse Basile, sempre più destinato a riprendersi i galloni di capitano anche con la palla in mano, ma nel suo complesso la squadra non ha ecceduto in grinta e voglia di vincere, ancora una volta si è persa la lotta sotto i tabelloni, alla lunga è ovvio che affrontare avversari di rango, in casa loro, partendo con questo handicap, non può fare altro che affossarti

Niente di male, sarebbe ingeneroso dimenticare che anche il nostro centro titolare non era in grado di fornire il solito apporto, ma la Skipper sa che per vincere deve buttare sul parquet altre doti, se si limita a basarsi sul tasso tecnico o su quello fisico, tante sono le squadre meglio attrezzate e nel momento in cui si abbassa la pressione difensiva si diventa vulnerabili, fattore che Repesa conosce perfettamente, ma che fatica a inculcare in tutti i giocatori e a volte, come in questo caso, si dimentica di richiedere a gregari come Prato, meno dotati di tecnica che però spesso hanno contribuito a tenere alto il morale della truppa in certi momenti di buio

Stupido pensare che partite come quella interna contro Udine o come questa contro il Myers più spento di sempre, nelle sfide da ex, si sarebbero potute vincere usando meglio la panchina, non possediamo la sfera di cristallo, ma noi pensiamo che perdere lasciando riposare i titolari per qualche minuto lasci meno strascichi polemici che tenerli in campo per 40 minuti filati e uscirne sconfitti lo stesso

Dopo una ventina di partite è abbastanza semplice capire questa Skipper, debole a rimbalzo, imprecisa nel tiro dalla distanza e con pochi giocatori capaci di uscire dal coro nei momenti di massima difficoltà, ma allenata in maniera sontuosa, capace di essere un gruppo coeso e pronto a dare sempre il massimo per la squadra, ma anche un gruppo poco atletico rispetto alla media e con pecche difensive evidenti, a volte nascoste dalle alchimie della panchina, ma sotto gli occhi di tutti

Questa Skipper può giocarsela con chiunque, affermazione sostenuta dai tanti scontri impossibili dai quali siamo spesso usciti vincitori, ma per farlo deve contare su tutti i suoi mezzi, tenere quella pressione sul pallone che solo con Vujanic in campo abbiamo visto e deve giocare ogni pallone come se fosse l'ultimo, cosa facile da dirsi e meno da farsi, soprattutto giocando ogni tre giorni una partita più difficile dell'altra

Alla luce di questo, la sconfitta contro Roma brucia come una ferita aperta, ma a differenza di quella contro Udine, il vero grande passo falso di questa stagione, non ci sentiamo di affondare il colpo ...

Cosa dicono le cifre :

La gara persa trova il colpevole nelle mani fredde o anche solo poco attente nei paraggi del canestro, il 40,0% nel tiro da 2 è una novità, mai abbiamo tirato così male, non siamo certo abituati a reagire a queste percentuali ed il trend iniziato da qualche partita, che vede alzarsi quelle da 3, stavolta un ottimo 42,9%, non è stato sufficiente ad aggiustare le cifre

I 68 punti segnati sono il minimo in campionato, battuti solo dai 64 segnati nella palestra ateniese, ma se quelli erano il risultato di un gioco al rallentatore imposto dai verdi greci, questi sono anche frutto di un bisogno di riposo, di un periodo decente per recuperare le tante energie mentali profuse

Soli 6 assist su ben 59 tiri scoccati sono un ennesimo segnale di una gara sfortunata, giocata anche bene, non si tentano 45 tiri da 2 se non ci si passa bene la palla, ma il gioco vuole che questa debba essere infilata nel cerchio e almeno per stavolta, niente ...

Up & Down :

Ci piace segnalare la gara di Basile, duro nel fermare Myers e pronto a gonfiare il canestro, un ottimo 20 alla voce valutazione, un buon auspicio per lo scontro con il temibile cecchino della Pompea, quel Penberthy che già lo scorso anno aveva bagnato in malo modo l'esordio sulla nostra panchina di Repesa

Il ragazzo ci piace un sacco, abbiamo da tempo puntato su di lui, ma da altrettanto tempo stiamo aspettando qualche risposta esauriente da Lorbek, lo sloveno che ad inizio stagione era una sicurezza, oggi entra in campo spaventato, non ne imbrocca una in attacco e in difesa elargisce doni in tema col Natale, ma non proprio richiesti

Ricordiamoci che Erasmo è sempre il terzo extracomunitario e se il suo apporto deve essere questo, occorre riflettere seriamente, a 19 anni tutto è concesso, ma la classifica non attende ...

 
 

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