Terza sconfitta in
fila in campionato dopo la striscia di dieci vittorie consecutive in apertura, la
testa della classifica lasciata alla MPS Siena vista e
strapazzata ben due volte sulle tavole del Paladozza, la caviglia
di Vujanic che non ci racconta buone nuove ...
Insomma, una
vigilia di Natale che non ci ha regalato grandi sorrisi, con
la prossima trasferta napoletana a inquietarci, una sconfitta è
probabile, il campo dei campani è storicamente difficile, sarebbe
quindi ora di prendere qualche punto importante pure su campi
avversi, non si vince in trasferta, nella competizione tricolore,
dalla gara del 9/11 a Trieste, partita nemmeno troppo
facile, vinta nel secondo tempo grazie al dinamismo di Milos,
giocatore troppo importante per poterne fare a meno a lungo
Che l'Eurolega
affatichi è cosa nota, lo dimostra appieno anche la squadra di
Bucchi che vince quasi di inerzia, trovando energie preziose da
Tusek e canestri pesanti da Barton, una serie di
triple che ci lasciano un pizzico di nostalgia e ci ricordano che
quel tipo di giocatore non è stato rimpiazzato, scelta che nelle
giornate meno nobili di Delfino si sente, eccome ...
Non siamo stati
travolti, ma praticamente mai abbiamo dimostrato di poterne uscire
da vincitori, abbiamo subito il non ritmo, solito, dei capitolini e
una serie di nefandezze in fase di realizzazione, diversi canestri
facili sbagliati in tutto l'arco della partita, hanno precluso sogni
di gloria
Nessuno in
particolare ha demeritato, come nessuno ha brillato, tolto forse
Basile, sempre più destinato a riprendersi i galloni di capitano
anche con la palla in mano, ma nel suo complesso la squadra non ha
ecceduto in grinta e voglia di vincere, ancora una volta si è persa
la lotta sotto i tabelloni, alla lunga è ovvio che affrontare
avversari di rango, in casa loro, partendo con questo handicap, non
può fare altro che affossarti
Niente di male,
sarebbe ingeneroso dimenticare che anche il nostro centro titolare
non era in grado di fornire il solito apporto, ma la Skipper
sa che per vincere deve buttare sul parquet altre doti, se si
limita a basarsi sul tasso tecnico o su quello fisico, tante sono le
squadre meglio attrezzate e nel momento in cui si abbassa la
pressione difensiva si diventa vulnerabili, fattore che Repesa
conosce perfettamente, ma che fatica a inculcare in tutti i
giocatori e a volte, come in questo caso, si dimentica di richiedere
a gregari come Prato, meno dotati di tecnica che però spesso
hanno contribuito a tenere alto il morale della truppa in certi
momenti di buio
Stupido
pensare che partite come quella interna contro Udine o come
questa contro il Myers più spento di sempre, nelle sfide da
ex, si sarebbero potute vincere usando meglio la panchina, non
possediamo la sfera di cristallo, ma noi pensiamo che perdere
lasciando riposare i titolari per qualche minuto lasci meno
strascichi polemici che tenerli in campo per 40 minuti filati
e uscirne sconfitti lo stesso
Dopo una ventina
di partite è abbastanza semplice capire questa Skipper,
debole a rimbalzo, imprecisa nel tiro dalla distanza e con pochi
giocatori capaci di uscire dal coro nei momenti di massima
difficoltà, ma allenata in maniera sontuosa, capace di essere un
gruppo coeso e pronto a dare sempre il massimo per la squadra, ma
anche un gruppo poco atletico rispetto alla media e con pecche
difensive evidenti, a volte nascoste dalle alchimie della panchina,
ma sotto gli occhi di tutti
Questa Skipper
può giocarsela con chiunque, affermazione sostenuta dai tanti
scontri impossibili dai quali siamo spesso usciti vincitori, ma per
farlo deve contare su tutti i suoi mezzi, tenere quella pressione
sul pallone che solo con Vujanic in campo abbiamo visto e
deve giocare ogni pallone come se fosse l'ultimo, cosa facile da
dirsi e meno da farsi, soprattutto giocando ogni tre giorni una
partita più difficile dell'altra
Alla luce di
questo, la sconfitta contro Roma brucia come una ferita
aperta, ma a differenza di quella contro Udine, il vero
grande passo falso di questa stagione, non ci sentiamo di affondare
il colpo ...
Cosa dicono le
cifre :
La gara persa
trova il colpevole nelle mani fredde o anche solo poco attente nei paraggi
del canestro, il 40,0% nel tiro da 2 è una novità, mai
abbiamo tirato così male, non siamo certo abituati a reagire a
queste percentuali ed il trend iniziato da qualche partita, che vede
alzarsi quelle da 3, stavolta un ottimo 42,9%, non è
stato sufficiente ad aggiustare le cifre
I 68 punti
segnati sono il minimo in campionato, battuti solo dai 64 segnati
nella palestra ateniese, ma se quelli erano il risultato di un gioco
al rallentatore imposto dai verdi greci, questi sono anche frutto di
un bisogno di riposo, di un periodo decente per recuperare le tante
energie mentali profuse
Soli 6
assist su ben 59 tiri scoccati sono un ennesimo segnale di
una gara sfortunata, giocata anche bene, non si tentano 45
tiri da 2 se non ci si passa bene la palla, ma il gioco vuole
che questa debba essere infilata nel cerchio e almeno per stavolta,
niente ...
Up & Down :
Ci piace segnalare
la gara di Basile, duro nel fermare Myers e pronto a
gonfiare il canestro, un ottimo 20 alla voce valutazione, un
buon auspicio per lo scontro con il temibile cecchino della
Pompea, quel Penberthy che già lo scorso anno aveva
bagnato in malo modo l'esordio sulla nostra panchina di Repesa
Il ragazzo ci
piace un sacco, abbiamo da tempo puntato su di lui, ma da
altrettanto tempo stiamo aspettando qualche risposta esauriente da
Lorbek,
lo sloveno che ad inizio stagione era una sicurezza, oggi entra in
campo spaventato, non ne imbrocca una in attacco e in difesa
elargisce doni in tema col Natale, ma non proprio richiesti
Ricordiamoci che
Erasmo è sempre il terzo extracomunitario e se il suo apporto
deve essere questo, occorre riflettere seriamente, a 19 anni tutto è
concesso, ma la classifica non attende ...
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