La profezia era
fin troppo facile, 52 punti concessi ad Avellino nel
solo primo tempo, 97 nei tempi regolamentari al Maccabi,
quando abbiamo sintonizzato la televisione sul terzo canale RAI, con
la Scavolini in vantaggio 57-36, abbiamo capito che il
sogno del record di gare consecutive era e restava appunto un sogno
...
La difesa non
graffiava come aveva lasciato intravedere nel mese di ottobre, la
pressione sulla palla sembrava un vago ricordo e i canestri a
raffica subiti da fuori area sono stati il sintomo principale di una mentalità
difensiva da recuperare
Non abbiamo visto
le immagini del decisivo break di inizio partita, abbiamo solo letto
del parziale di 32-12, delle 9 palle perse in 10
minuti e dei 14 punti, con due soli errori, concessi al
pericolo pubblico numero uno, Ford ed abbiamo immediatamente
realizzato che da quel momento si sarebbe giocato a chi ne faceva
uno in più e non uno in meno, uno sport nel quale la Skipper
parte e arriva perdente
Possiamo anche
capire chi si esalta per le penetrazioni, gli scarichi, gli assist
di Pozzecco, giocate spesso utili, ma se le fila del gioco
devono essere tenute dall'ex varesino, sappiamo fin d'ora che le
grandi sfide possiamo già considerarle ad appannaggio altrui, lo
stesso vale per la bellezza estetica dei movimenti offensivi del
finlandese, sono giocate che non portano da nessuna parte se nella
metà campo difensiva si riposa e si evitano accuratamente i
contatti
In fase di
commento dei nuovi arrivi avevamo speso parole completamente errate
su Vujanic "Dal
punto di vista difensivo pare essere uno di quelli che si annoia
nell'attesa di passare nell'altra metà campo"
concetto smentito seccamente dal campo, ma che cade a pennello per
Mottola, un gigante con la
palla in mano, un dramma quando è il momento di recuperarla
In un gruppo dove
i giocatori che emergono sono questi due, che si facciano sempre
100 punti a sera, andremo poi a vedere quante volte ne faremo
uno in più degli avversari
Non è certo colpa
loro se i 3 veri leader di questa squadra, coloro che in sede
di costruzione del roster dovevano essere i fari di un gruppo di
sbarbini, stanno stentando o solo non hanno una condizione decente
per esprimere il loro potenziale
Parliamo
ovviamente di Basile, che ci preoccupa seriamente, il rischio
di non poter più disporre del suo talento è evidente, quelle
caviglie sembrano sempre pronte a rompersi, di Smodis, che ci
racconta non poter fare due partite valide di seguito a distanza di
48 ore e del nostro uomo di spicco, quello che ancora una
volta ha chiarito che la Skipper va dove la porta lui,
Vujanic
Si parla di una
crisi e non ci vergogniamo ad ammetterlo, è la prima volta nella sua
breve carriera che si prepara tutta l'estate per giocare da titolare
nella nazionale serba e immediatamente dopo si trova sballottato nel
difficile campionato italiano, con l'obbligo di dare il massimo anche
durante la settimana nell'ancora più complicato campionato
continentale
Abbastanza normale che arrivi un calo, anche deciso e
se Milos non gioca da par suo, non ci sono le
contromisure adatte, 15 gare disputate tra campionato e coppa
sono lì a dimostrarlo
La società adesso
deve essere molto brava a spegnere qualsiasi segnale di nervosismo,
bisogna essere sereni e pensare che una volta perso lo smalto dei
capitani, abbiamo chiesto ad una banda di ragazzini di recuperare 20 punti di scarto, davanti a 9.000
persone, contro gente come Djordjevic, Ford, Elliot,
Milic eccetera di fronte, che stavano preparando il match da
una settimana intera ...
La scelta di
ringiovanire e nel contempo limitare le uscite è evidente,
scommettere su un cinno come Lorbek, bruciare un visto di
extracomunitario per un bambino di belle speranze nello stesso
momento in cui si affidava a Mancinelli e Prato il
ruolo di cambio per Delfino e all'imberbe Belinelli
quello di Basile, lasciava facilmente intravedere il rischio
di alti e bassi

Domani i due
sloveni diventeranno comunitari, entrambi, per motivi differenti,
avranno goduto dei vantaggi di una stagione intensa vissuta da
protagonisti, lo stesso vale per i giovani indigeni e a nostro
avviso saranno le prossime due stagioni quelle dove andare a
raccogliere i frutti, per cui la probabile sconfitta di Mosca
non deve intaccare il morale di tutto l'ambiente, che
conosciamo anche troppo bene essere incline al pessimismo come
nessun altro
Oggi noi sposiamo
la tesi di Repesa, questo è un gruppo terribilmente
inesperto, ma pieno di energia e di voglia di fare, l'anima di
questo gruppo deve essere difensiva, sin dalla prossima partita,
dice, inoltre, aggiungiamo noi, dobbiamo smetterla di farci ingolosire dai
facili canestri di certi nostri giocatori, di esaltarci per qualche
spunto tecnico di rilievo se per vedere questi preziosismi dobbiamo
rinunciare a sputare sangue, a combattere come leoni feriti sotto i
nostri canestri, non appena si incontrano vecchi marpioni come
quelli pesaresi, veniamo immediatamente mandati a scuola e non
possiamo permettercelo
Cosa dicono le
cifre :
Cifre per lo più
bugiarde, quelle offensive, mentre restiamo a bocca aperta per la
prestazione di Ford e di tutta la Scavolini, 65,8%
da 2, 60,0% da 3 su ben 20 tentativi,
84,6% ai liberi, sole 12 palle perse ...
Con questi numeri,
che difficilmente non ci fanno pensare a forti connivenze della
nostra difesa, è praticamente impossibile perdere ...
Impeccabile la
prestazione offensiva di Mottola, poi andiamo a leggere 3
rimbalzi contro i 7 di Eley, il 5/5 dello stesso moro,
un primo tempo in campo nel break decisivo
Chiaro che se deve
essere lui l'uomo da buttare nelle tonnare, qualcuno ha pestato
materiale organico, bastava leggere il suo profilo appena uscito
dalla Utah University per sapere che non aveva dimestichezza
col concetto di lotta dura e senza paura, ma qui siamo proprio
all'idiosincrasia verso i contatti umani, fisici, intendiamo ...
15 palle
perse in totale, 9 nel primo quarto perso di 20
La sconfitta è
tutta qui, non abbiamo recuperato mentalmente dalla gara in coppa e
non ci siamo fatti trovare pronti, abbiamo chiesto 20 minuti
a Belinelli, , 24 a Mancinelli, 15 a
Lorbek e 9 a Fultz e allora noi diciamo, per forza
che si è perso, ma si crede anche che per questi giocatori siano
stati minuti importanti per la loro crescita e allora, in fondo, va
bene così
Up & Down :
Noi andiamo
controcorrente rispetto a certi autorevoli firme, i 15 minuti
giocati da Lorbek davanti a circa 9.000 persone sono
stati di grande fattura, immaginiamo queste firme si dimentichino
l'anno di nascita del giovane, il 1984 e allora 12
punti, 5/6 da 2, 5 rimbalzi offensivi, 17
di valutazione per noi sono più che sufficienti per la nostra
personalissima standing ovation
Nella sezione
down ci finisce di
corsa Vujanic, il principale colpevole della disfatta, ma
vogliamo far riflettere tutti, se ogni volta che il giovane serbo
non si erge a protagonista la Skipper soffre le pene
dell'inferno per vincere, anzi, non vince praticamente mai,
addossargli delle colpe pare troppo facile, sarà meglio rifletterci
sopra ...
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