IL COMMENTO DELLA PARTITA


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/11/03 -  TIM Cup  :  Scavolini Pesaro vs FORTITUDO  108-91

 

La profezia era fin troppo facile, 52 punti concessi ad Avellino nel solo primo tempo, 97 nei tempi regolamentari al Maccabi, quando abbiamo sintonizzato la televisione sul terzo canale RAI, con la Scavolini in vantaggio 57-36, abbiamo capito che il sogno del record di gare consecutive era e restava appunto un sogno ...

La difesa non graffiava come aveva lasciato intravedere nel mese di ottobre, la pressione sulla palla sembrava un vago ricordo e i canestri a raffica subiti da fuori area sono stati il sintomo principale di una mentalità difensiva da recuperare

Non abbiamo visto le immagini del decisivo break di inizio partita, abbiamo solo letto del parziale di 32-12, delle 9 palle perse in 10 minuti e dei 14 punti, con due soli errori, concessi al pericolo pubblico numero uno, Ford ed abbiamo immediatamente realizzato che da quel momento si sarebbe giocato a chi ne faceva uno in più e non uno in meno, uno sport nel quale la Skipper parte e arriva perdente

Possiamo anche capire chi si esalta per le penetrazioni, gli scarichi, gli assist di Pozzecco, giocate spesso utili, ma se le fila del gioco devono essere tenute dall'ex varesino, sappiamo fin d'ora che le grandi sfide possiamo già considerarle ad appannaggio altrui, lo stesso vale per la bellezza estetica dei movimenti offensivi del finlandese, sono giocate che non portano da nessuna parte se nella metà campo difensiva si riposa e si evitano accuratamente i contatti

In fase di commento dei nuovi arrivi avevamo speso parole completamente errate su Vujanic "Dal punto di vista difensivo pare essere uno di quelli che si annoia nell'attesa di passare nell'altra metà campo" concetto smentito seccamente dal campo, ma che cade a pennello per Mottola, un gigante con la palla in mano, un dramma quando è il momento di recuperarla

In un gruppo dove i giocatori che emergono sono questi due, che si facciano sempre 100 punti a sera, andremo poi a vedere quante volte ne faremo uno in più degli avversari

Non è certo colpa loro se i 3 veri leader di questa squadra, coloro che in sede di costruzione del roster dovevano essere i fari di un gruppo di sbarbini, stanno stentando o solo non hanno una condizione decente per esprimere il loro potenziale

Parliamo ovviamente di Basile, che ci preoccupa seriamente, il rischio di non poter più disporre del suo talento è evidente, quelle caviglie sembrano sempre pronte a rompersi, di Smodis, che ci racconta non poter fare due partite valide di seguito a distanza di 48 ore e del nostro uomo di spicco, quello che ancora una volta ha chiarito che la Skipper va dove la porta lui, Vujanic

Si parla di una crisi e non ci vergogniamo ad ammetterlo, è la prima volta nella sua breve carriera che si prepara tutta l'estate per giocare da titolare nella nazionale serba e immediatamente dopo si trova sballottato nel difficile campionato italiano, con l'obbligo di dare il massimo anche durante la settimana nell'ancora più complicato campionato continentale

Abbastanza normale che arrivi un calo, anche deciso e se Milos non gioca da par suo, non ci sono le contromisure adatte, 15 gare disputate tra campionato e coppa sono lì a dimostrarlo

La società adesso deve essere molto brava a spegnere qualsiasi segnale di nervosismo, bisogna essere sereni e pensare che una volta perso lo smalto dei capitani, abbiamo chiesto ad una banda di ragazzini di recuperare 20 punti di scarto, davanti a 9.000 persone, contro gente come Djordjevic, Ford, Elliot, Milic eccetera di fronte, che stavano preparando il match da una settimana intera ...

La scelta di ringiovanire e nel contempo limitare le uscite è evidente, scommettere su un cinno come Lorbek, bruciare un visto di extracomunitario per un bambino di belle speranze nello stesso momento in cui si affidava a Mancinelli e Prato il ruolo di cambio per Delfino e all'imberbe Belinelli quello di Basile, lasciava facilmente intravedere il rischio di alti e bassi

Domani i due sloveni diventeranno comunitari, entrambi, per motivi differenti, avranno goduto dei vantaggi di una stagione intensa vissuta da protagonisti, lo stesso vale per i giovani indigeni e a nostro avviso saranno le prossime due stagioni quelle dove andare a raccogliere i frutti, per cui la probabile sconfitta di Mosca non deve intaccare il morale di tutto l'ambiente, che conosciamo anche troppo bene essere incline al pessimismo come nessun altro

Oggi noi sposiamo la tesi di Repesa, questo è un gruppo terribilmente inesperto, ma pieno di energia e di voglia di fare, l'anima di questo gruppo deve essere difensiva, sin dalla prossima partita, dice, inoltre, aggiungiamo noi, dobbiamo smetterla di farci ingolosire dai facili canestri di certi nostri giocatori, di esaltarci per qualche spunto tecnico di rilievo se per vedere questi preziosismi dobbiamo rinunciare a sputare sangue, a combattere come leoni feriti sotto i nostri canestri, non appena si incontrano vecchi marpioni come quelli pesaresi, veniamo immediatamente mandati a scuola e non possiamo permettercelo
 

Cosa dicono le cifre :

Cifre per lo più bugiarde, quelle offensive, mentre restiamo a bocca aperta per la prestazione di Ford e di tutta la Scavolini, 65,8% da 2, 60,0% da 3 su ben 20 tentativi, 84,6% ai liberi, sole 12 palle perse ...

Con questi numeri, che difficilmente non ci fanno pensare a forti connivenze della nostra difesa, è praticamente impossibile perdere ...

Impeccabile la prestazione offensiva di Mottola, poi andiamo a leggere 3 rimbalzi contro i 7 di Eley, il 5/5 dello stesso moro, un primo tempo in campo nel break decisivo

Chiaro che se deve essere lui l'uomo da buttare nelle tonnare, qualcuno ha pestato materiale organico, bastava leggere il suo profilo appena uscito dalla Utah University per sapere che non aveva dimestichezza col concetto di lotta dura e senza paura, ma qui siamo proprio all'idiosincrasia verso i contatti umani, fisici, intendiamo ...

15 palle perse in totale, 9 nel primo quarto perso di 20

La sconfitta è tutta qui, non abbiamo recuperato mentalmente dalla gara in coppa e non ci siamo fatti trovare pronti, abbiamo chiesto 20 minuti a Belinelli, , 24 a Mancinelli, 15 a Lorbek e 9 a Fultz e allora noi diciamo, per forza che si è perso, ma si crede anche che per questi giocatori siano stati minuti importanti per la loro crescita e allora, in fondo, va bene così

Up & Down :

Noi andiamo controcorrente rispetto a certi autorevoli firme, i 15 minuti giocati da Lorbek davanti a circa 9.000 persone sono stati di grande fattura, immaginiamo queste firme si dimentichino l'anno di nascita del giovane, il 1984 e allora 12 punti, 5/6 da 2, 5 rimbalzi offensivi, 17 di valutazione per noi sono più che sufficienti per la nostra personalissima standing ovation

Nella sezione down ci finisce di corsa Vujanic, il principale colpevole della disfatta, ma vogliamo far riflettere tutti, se ogni volta che il giovane serbo non si erge a protagonista la Skipper soffre le pene dell'inferno per vincere, anzi, non vince praticamente mai, addossargli delle colpe pare troppo facile, sarà meglio rifletterci sopra ...

 
 

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