ROSTER 2003-2004
 Tomas Van den Spiegel         #14 Centro
 

Un uomo solo al comando, la sua maglia è ...

No, mi sa che stiamo sbagliando sport, qui si parla di basket e allora che ci azzecca un belga, uno che le solite penne assetate di pseudonimi amano definire il Leone delle Fiandre ?

C'azzecca, eccome se ci azzecca, se il soggetto in questione è alto 214 cm, vola alto in cielo, stoppa e schiaccia che è un piacere e il suo nome è Tomas Van den Spiegel

Arriva a Bologna nell'estate 2001, quasi per caso, in Fortitudo si sta cercando di cambiare faccia, ormai una costante

Il mitico capitano sta elargendo sorrisi a tutti pensando alle coste calabresi, l'allenatore dello scudetto mandato a spendere per qualche parola spesa di troppo e confermato alla faccia dei sondaggi Meneghin, l'uomo che come nessun altro ha chiamato a raccolta l'intero popolo dell'Aquila, peccato sia stato per un linciaggio virtuale mai visto su questi schermi

Fa giusto in tempo a farsi vedere dal sottoscritto in un paio di allenamenti estivi, che il ginocchio salta per aria ed interrompe la scalata verso le alte vette di questo ciclista prestato alla palla a spicchi

Nato il 10/08/1978 a Ghent, Belgio, si fa conoscere con la maglia dell'Ostenda, nella stagione 2000-2001 sta in campo 23,7 minuti nelle 26 gare disputate nel proprio campionato nazionale, segna 12,4 punti e spazza dai vetri 8,2 rimbalzi

Disputa anche la Suproleague, scherzo della natura della FIBA, manifestazione nata per contrastare l'emergente Eurolega, in 20 gare conferma buoni numeri, sta in campo 26,2 minuti, segna 10,1 punti con 6,9 rimbalzi

Sono numeri rilevanti, pensando al tipo di scuola, quella belga, che non eccelle certo nel basket, si intravedono grandi margini di miglioramento, si capisce però che il restare a lungo in campo, leggi problemi di falli, non è il punto forte del nostro

Parte il campionato, lui guarda e si impegna nel tentativo di tornare quello di prima, ma non c'è spazio e viene rispedito al mittente

Intanto la solita rivoluzione, ma va, messa in atto in Via Nannetti porta proprio uno dei giocatori chiamati a coprire il ruolo per cui era stato ingaggiato lui, a reggere le sorti della nuova Skipper

Manca un lungo, Savic temporeggia, si vocifera di un costosissimo contatto con Gurovic, ma alla fine, quarta di campionato, viene tesserato Tomas, i tempi sono maturi e al massimo si sarebbe aggiunto un giocatore che si allenava con la squadra da tempo

Da allora nessuno pensa più a lui come un uomo da Liegi-Bastogne-Liegi, tutti hanno negli occhi lo show innescato dal Pozz, il suo miglior amico sul parquet, uno assisteva e l'altro finalizzava, entravano ed uscivano insieme, come un sol uomo

Da libro cuore l'impatto del dinamico duo nel derby, roba anche loro l'unica vittoria nella serie finale contro la Benetton

La stagione è quindi finita con la consapevolezza di avere un giocatore che vale certo di più dei 5,6 punti ma anche un high di 17, in soli 12,5 minuti di utilizzo, un uomo dal quale ci si aspetta un ulteriore scatto in avanti

Troppo pollo, in certe occasioni e 40 schiacciate su 87 canestri segnati sono un limite da abbattere, ma la storia e i muri, i limiti, sono fatti per essere abbattuti ...

Abbattiamoli, allora ...

 
 

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